31 dic 2010

MUSULMANI DI BOSNIA NON VOGLIONO “IL NONNO GELO” (BABBO NATALE)

Messaggio del presidente della comunità islamica in Bosnia Mustafa Ceric invita i musulmani a ignorare il simbolo del capodanno

 

La notizia è in lingua serba ed è stata presa da qui e voglio ricordare che già due anni fa “il nonno gelo” è stato scacciato dagli asili a Sarajevo da parte di Arzija Mahmutovic famosissima “ayatollah in gonna”. Ma non solo i Musulmani che non credono in” nonno gelo” ma anche una parlamentare serba a nome NADA KOLUNDŽIJA.

BUONA  LETTURA

26 dic 2010

RICORDO DI DUE ANNI FA, GAZA ATTACCATA DAI NAZISTI D’ISRAELE

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Le immagini sono state prese da www.saff.ba

23 dic 2010

ISRAELE CHE UCCIDE CON I SOLDI DEI CONTRIBUENTI AMERICANI. SVEGLIATEVI!!!!

APARTHEID AND OCCUPAZIONE
Sotto occupazione militare israeliana, milioni di palestinesi vivono in condizioni che si avvicinano al sistema dell'apartheid che esisteva in Sud Africa:
• Nessun diritto di libera espressione, di riunione o di movimento
• arresto e la detenzione senza accusa né processo
• La tortura
• Case di perquisizioni senza mandato
• Assassinio, omicidio extragiudiziale
• Nessun diritto di voto per il governo israeliano (anche se non controlla la loro vita)
Israele controlla tutti i confini palestinesi, tutte le importazioni e le esportazioni, e tutto il movimento tra città e città.
Striscia di Gaza, ancora circondata, assediata e controllato da Israele, è stata isolata ed effettivamente trasformato nella più grande prigione a cielo aperto del mondo.

Per saperne di più leggete  qui ed  anche  qui

Qui  sotto  c’è anche il video per chi capisce  inglese

19 dic 2010

GLI IMAM FAI DA TE, E FINO A QUANDO ?

"IMAM FAI DA TE"

Firenze, 9 dic. - (Adnkronos) - Sta facendo discutere la notizia dell'Imam di Reggello (Firenze) che vieta alla figlia di 11 anni di partecipare alle lezioni di musica perche' ''e' da infedeli''. La Lega Nord Toscana ha segnalato la vicenda al ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Secondo quanto emerso, per evitare che sua figlia undicenne, studentessa di prima media in un istituto della provincia di Firenze, seguisse il corso le ha fatto saltare la scuola ogni volta che c'era lezione di musica.

FONTE:
Islam: Firenze, Lega segnala a Maroni caso Imam Reggello - - Libero-News.it:
E questo è il risultato degli "IMAM FAI DA TE"....
Ecco cosa succede quadno qualcuno si autoproclama imam senza avere le conoscenze e gli studi adatti a dirigere una comunità, o un centro islamico o una moschea. Io non sono contro l'islam, in generale, ma contro a quello che viene indicato in Italia,e chi mi segue e legge da mesi ormai lo sa, ma sono totalmente contraria a chi ha la presunzione di conoscere l' Islam, e poi se ne salta fuori con storie del genere. Ma dico possibile che non si rendano conto che così facendo la nostra religione ci rimette e basta? Ed alla fine pure i nostri figli, che con questi esempi di sicuro non cresceranno amando l'islam.

L’articolo  preso dal nuovo  blog di  mia  moglie  http://debcallhasanagic.blogspot.com/

15 dic 2010

RECENTE DELITO D’ONORE IN TURKIA, LUI MUSULMANO E LEI CRISTIANA.

Un recente MATRIMONIO, coppia inter-religiosa sarebbe stata uccisa nel centro di Istanbul, il Sabato dal fratello della moglie, le agenzie di stampa riportatano.

La donna, una armeno turca, e l'uomo, un turco musulmano, aveva riferito, si sono sposati senza il permesso della famiglia della sposa.

Gonay Ö., Assassinato il fratello di 26-year-old Sonay Vural, è stato inviato al tribunale Lunedi con  l'accusa di aver ucciso la coppia di sposini.

Per la famiglia di lei era disonore avere il genero musulmano ma Sonay ha deciso lo stesso di sposarsi. Il fratello di Sonay decide così di portarli 10 giorni dopo che lei si era sposata di nascosto, alla cena e così dopo la cena li ha massacrati fino alla morte. Questi deliti d’onore in Turchia succedono in ogni fascia, in ogni ceto sociale e non riguardano solo una religione, cioè quella Islamica, ma anche quella CRISTIANA.

Preso da http://www.islambosna.ba/index.php/vijesti/vijesti-svijet/19888-istanbul-jo-jedno-ubistvo-iz-qastiq

       http://www.stophonourkillings.com/?q=taxonomy/term/73

12 dic 2010

ATTENTATO ANTI-ISLAM POCCHI GIORNI FA, E CHI PARLA DI QUESTO?

Pocchi giorni fa la città di Berlino ha  festeggiato  il suo sesto attentato antislamico dell’anno, questa volta una molotov contro il centro islamico della comunità iraniana a Tempelhof.

CHE FANNO I MASS MEDIA?  ANCHE  QUESTO ATTENTATO FA PARTE DELLA VIOLENZA CHE “INSITA NELL CREDO ISLAMICO” secondo Magdi Allam?

11 dic 2010

RAZISMO SIONISTA VERSO GLI ASINI GOYIMI, CIOE’, NON EBREI

Molti rabbini conservatori in Israele hanno chiesto un divieto sulle transazioni immobiliari tra ebrei e arabi israeliani. Politiker kritisierten das Urteil und bezeichneten es als "rassistisch". I politici criticato la sentenza e lo ha chiamato "un razzista".

Das religiöse Urteil untersagt die Vermietung und den Verkauf von jüdischen Immobilien an israelische Araber und verweist auf die jüdische Gesetzgebung (Halachah). La sentenza religiosa che vieta il noleggio e la vendita di case degli ebrei per gli arabi israeliani e si riferisce alla legge ebraica (Halakha). Die Rabbiner befürchten demnach, der Wert von Häuser und der gesamten Nachbarschaft könne nach einer Vermietung an Araber gemindert werden. I rabbini temeva, quindi, il valore delle case e l'intero quartiere potrebbe essere ridotto a un contratto di locazione per gli arabi. Zudem berge eine Vermietung oder der Verkauf die Gefahr von interreligiösen Ehen. Inoltre le montagne un affitto o vendita, il rischio di matrimoni inter-religiosi. Unterzeichnet haben das Urteil mehr als 40 jüdische Geistliche, die vom israelischen Staat angestellt sind. Hanno firmato il verdetto più di 40 ebrei religiosi che sono impiegati dello Stato israeliano. Unter ihnen prominente Gemeindeleiter wie der spirituelle Führer der Schass-Partei, Ovadja Josef, und der Oberrabbiner von Safed, Schmuel Elijahu. Compresi i leader della comunità di spicco come il leader spirituale del partito Schasse, Ovadja Giuseppe, e il rabbino capo di Safed, Shmuel Eliyahu. Beide hatten in der Vergangenheit wiederholt Schlagzeilen mit rassistischen Äußerungen gemacht. Entrambi avevano più volte in passato fatto i titoli dei giornali con dichiarazioni razziste.

Aufruf zur Denunziation Invito a presentare denuncia

Josef Ovadia a Gerusalemme (Foto: Reuters) Bildunterschrift: Großansicht des Bildes mit der Bildunterschrift: Didascalia: primo piano della foto con la didascalia: Spiritueller Führer der Schass-Partei und Unterzeichner des Verbots: Ovadia Josef leader spirituale del partito Schasse e firmatari del divieto: Ovadia Josef

Die Petition folgt einem Aufruf, den eine Gruppe von 18 prominenten Rabbinern vor einigen Monaten gestartet hatte. La petizione segue un appello che è stato lanciato da un gruppo di 18 rabbini eminenti pochi mesi fa. "Bekanntermaßen gibt es Menschen mit extremistischen Ansichten, die fordern, alle Araber aus dem Staat Israel zu vertreiben", erklärte dazu einer der Unterzeichner, Rabbi Shlomo Aviner, in einem Rundfunkinterview. "Ci è noto che le persone con posizioni estremiste, la richiesta di espellere tutti gli arabi da parte dello Stato di Israele", ha spiegato uno dei firmatari, il rabbino Shlomo Aviner, in un'intervista radiofonica. Er werde dieser Sicht nicht zustimmen, so der Geistliche aus der jüdischen Siedlung "Beit El" nahe Ramallah weiter. Egli non sarebbe d'accordo con questa visione, il clero da l'insediamento ebraico di Beit El "nei pressi di Ramallah. "Wir sollten aber auch nicht in das andere Extrem verfallen und den Arabern helfen, hier Wurzeln zu schlagen." "Ma non dobbiamo cadere in estremo e aiutare gli arabi a colpire le radici qui". Nach Angaben der linksliberalen Zeitung "Haaretz" werden Juden in dem jüngsten Schreiben zum Immobilienverbot auch dazu angehalten, ihre Nachbarn zu denunzieren, sollten sie sich nicht an das Urteil halten. Secondo il quotidiano Haaretz liberale di sinistra, gli ebrei nella lettera più recente al divieto immobiliare ha inoltre esortato a denunciare i loro vicini, non devono rispettare il verdetto.

Medienberichten zufolge verurteilte die israelische Regierung am Mittwoch (08.12.2010) umgehend den Vorstoß der Rabbiner. Riferito, ha condannato il governo israeliano il Mercoledì (2010/08/12) immediatamente per l'anticipo del rabbino. Ministerpräsident Benjamin Netanjahu erklärte, der Staat Israel weise solche Äußerungen entschieden zurück. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che lo Stato di Israele, tali osservazioni indietro deciso. Solche Dinge dürften in einem demokratischen Staat nicht gesagt werden, fügte er hinzu. Queste cose non si deve dire in uno stato democratico, ha aggiunto. Auch Staatspräsident Schimon Peres lehnte das Verbot ab und erklärte, das Schreiben führe zu einer moralischen und grundlegenden Krise Israels als jüdischer und demokratischer Staat. Anche il presidente Shimon Peres ha respinto il divieto e ha detto che la lettera avrebbe portato a una crisi morale e fondamentale di Israele come stato ebraico e democratico.

Intensivkurs in jüdischer Geschichte Corso intensivo di storia ebraica

Noch einen Schritt weiter geht der stellvertretende Knesset-Vorsitzende Ahmed Tibi in seiner Beurteilung des Immobilien-Verbots. Un passo ulteriore è il vice presidente della Knesset Ahmed Tibi nella sua valutazione degli immobili-ban. Er bezeichnete das Schreiben als "Massenverbrechen einer Gruppe von rassistischen Rabbinern, denen man einen Intensivkurs in jüdischer Geschichte erteilen sollte." Egli ha descritto la lettera come "crimini di massa di un gruppo razzista dei rabbini, che dovrebbero dare un corso accelerato di storia ebraica." Bereits am Dienstag hatte ein Abgeordneter der linksgerichteten Meretz-Partei eine polizeiliche Untersuchung und die Entlassung der betroffenen Rabbiner gefordert. Già il Martedì, un membro del partito di sinistra Meretz aveva chiesto una indagine di polizia e il licenziamento del rabbino colpite. Doch nicht nur Politiker, auch andere einflussreiche Geistliche äußerten Kritik. Ma non solo i politici, gli altri religiosi influenti espresso critiche. So wird der ultra-orthodoxe Geistliche Aaron Lei Steinman in der Tageszeitung Haaretz zitiert: "Was wäre, wenn es in Berlin einen ähnlichen Aufruf gegen die Vermietung an Juden gäbe?" Così il clero ultra-ortodosso Aaron Steinman Lei sul quotidiano Haaretz è citato: "E se fosse a Berlino un appello simile al noleggio per gli ebrei?"

Autorin: Stephanie Gebert (dpa, kna) Autore: Stephanie Gebert (dpa, KNA)

Redaktion: Ina Rottscheidt Editore: Rottscheid Ina                                                                                                                                  Fonte http://www.dw-world.de/dw/article/0,,6312117,00.html

E leggete anche su Norman Gary Finkelstein    « Hezbollah rappresenta la speranza. Combattono per difendere la propria terra e l'indipendenza della propria nazione; difendono se stessi dai predatori, dai vandali, dagli assassini stranieri   http://antonyloewenstein.com/2008/01/08/going-with-hezbollah/

7 dic 2010

Pedofili, bufale, mestatori e cani matrimoniali

Tra i commenti, una signora scrive chiedendo chiarimenti a proposito di una foto che pare circoli furiosamente in rete.

Cerchiamo di ricostruirne la storia.

Un certo Paul L. Williams cura un sito chiamato Thelastcrusade.org, che porta come motto  “nolite bastardes carborundorum”, che è appunto quello che resta del latino dopo l’ultima crociata.

Paul L. Williams si vanta di aver scritto editoriali per il Wall Street Journal  e di collaborare con la Horowitz Foundation, l’Intelligence Summit e America’s Truth Forum [1]. Paul L. Williams è un crociato imparziale: oltre a prendersela con i musulmani, fa la guerra anche ai cattolicissimi messicani.

Paul L. Williams afferma chenon deporremo la spada finché non sarà stato sconfitto l’ultimo jihadista e l’ultimo crislamista” [Chrislamist] e promette di “non prendere prigionieri“.

Paul L. Williams ci fa vedere sul suo sito una foto con una fila di giovani uomini, età apparente dai venti ai trent’anni, che tengono ciascuno per mano una bambina, si direbbe tra i tre e gli otto anni.

wedding-hamasPaul L. Williams afferma che si tratta di un “matrimonio di massa” tra maschi adulti e bambine, con vari commenti sulla presunta pedofilia dei musulmani.

L’articolo è stato ripreso da David Horowitz – che collabora regolarmente con Fox e CNN – su Front Page Magazine ed è entrato nelle vene dello spam planetario, riproducendosi con clic dopo clic di madri sconvolte, che sui forum a maggioranza femminile invitano al bombardamento o alla castrazione dei giovani che si vedono nella foto. Non sono sciocchezze: cose come queste costituiscono le fondamenta stesse dell’islamofobia di massa in tutto l’Occidente.

In questo caso, una foto autentica viene usata per diffondere una bufala clamorosa: le bambine sono le damigelle, non le spose.

Almeno dal 2005, l’età legale minima legale per il matrimonio in Palestina, compresa Gaza, sono 18 anni, 16 anni con il permesso speciale di un tribunale (esattamente come in Italia). E qui abbiamo a che fare con una cerimonia pubblica, cui Hamas ha invitato i giornalisti di Sky: anzi, la scena è un frame di un video girato da Tim Marshall, giornalista inglese tutt’altro che tenero verso gli islamisti.

La cerimonia era un matrimonio di massa per ben 450 coppie (di adulti e consenzienti) e circa 5000 ospiti, ed è un esempio significativo del motivo per cui non ci capiamo tante volte, tra Oriente e Occidente.

Hamas è un movimento localista quanto i No-Tav della Val di Susa: si interessa poco del resto del mondo, ma sa molto bene il fatto suo. E quindi può fare delle mosse che localmente sono assai abili, ma debitamente ricostruite dal mercato mediatico planetario, possono avere effetti pessimi per il pubblico occidentale.

Innanzitutto, Hamas ha voluto mandare un messaggio positivo e vitale: per quanto ci possiate continuare a opprimere, noi continueremo a far festa, tutti insieme.

In secondo luogo, il governo di Gaza – che ha anche regalato 500 dollari a ciascuna coppia di sposi – si afferma come partecipante nella cerimonia più importante della vita di tante famiglie.

Terzo, il governo permette alle famiglie partecipanti di risparmiare somme notevoli: sappiamo tutti cosa significa in termini economici un matrimonio a sud di Latina o a est di Trieste.

E quindi, musica assordante. Sfilano i bambini delle famiglie, poi i futuri sposi che tengono per mano le damigelle, cioè le proprie sorelline e cuginette, felicissime di essere coinvolte nella cerimonia e portate sul palco, anche se pare che a un certo punto si siano annoiate e messe a giocare in mezzo al pubblico.

Lascio a voi immaginare la fantastica rete di contrabbandieri che ha introdotto  nella Striscia di Gaza  la necessaria fornitura di scarpette cinesi di plastica a tacchi alti misura 31, schivando poliziotti egiziani, cecchini israeliani e contractor statunitensi.

L‘Islam metropolitano – e Gaza è certamente una delle metropoli più metropolitane del pianeta – è così: da una parte abiti da cerimonia, per sposi, spose e damigelle, che sembrano usciti da un catalogo americano degli anni Cinquanta.

Dall’altra, l’idea che una sfilata congiunta degli sposi e delle spose sarebbe stata cosa poco consona. Così, le future spose se ne stavano a chiacchierare e bere il tè da un’altra parte: immaginiamo tra molto profumo, hennè, tensioni e pettegolezzi un po’ maliziosi.

Quando gli islamofobi in agguato hanno cominciato a estrapolare le immagini dal loro contesto, il povero Tim Marshall ha fatto del suo meglio per ristabilire la verità. Non mi risulta che nessun islamofobo abbia proprio chiesto scusa, ma alcuni hanno corretto il proprio errore.

Per la maggior parte, si sono limitati però a dire che Tim Marshall doveva essere al servizio di Hamas, altrimenti a quest’ora lo avrebbero già ucciso. L’islamofobia – come tante altre fobie – si costruisce anche così: Tim Marshall è assolutamente affidabile quando fa un video da cui si estrapola un’immagine, diventa un inaffidabile agente dei terroristi quando spiega che gli islamofobi stanno abusando di quell’immagine.

Intanto, mi sono messo cercare qualche foto in rete. Gli Stati Uniti ci forniscono tante pagine dedicate ai cani-damigella e cani-paggetto, con relativi consigli tecnici. E ci sembra un ottimo metodo per non venire sospettati di pedofilia.

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Paggetto e damigella

Ma qualcuno, negli Stati Uniti come a Gaza, pare che ricorra ancora alle flower girl e ai ring bearer umani. Secondo voi, ci possiamo fidare di quei degenerati di euroamericani?

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Flower girl e Groom

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La pedopoligamia si diffonde anche tra di noi?

Nota:

[1] L’Intelligence Summit afferma di avere tra i suoi consulenti “due ex-capi della CIA, il capo della British Joint Intelligence, importanti dirigenti del Mossadi dei servizi di intelligence dell’esercito e dell’aeronautica degli Stati Uniti ed esperti accademici”. L’Intelligence Summit ha come principale finanziatore l‘oligarca russo-israeliano, Michael Cherney; e il direttore dell’Intelligence Summit, John Loftus (presidente, non ebreo, del Museo dell’Olocausto della Florida, di cui abbiamo parlato qui), ripaga il debito con un‘accesa difesa del controverso mecenate.

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Michael Cherney in una foto segnaletica dell'Interpol

Nel 2007, con i soldi di Cherney, la Intelligence Summit organizzò la Secular Islam Summit a St. Petersburg in Florida. Ora, il mondo è piccolo: al convegno c’era anche Magdi Allam, e fu allora che si lanciò il manifesto dei “musulmani laici” dell’Institution for the Secularization of Islamic Society di cui abbiamo già parlato qui.

America’s Truth Forum è un’organizzazione diretta dal banchiere Jeffrey Epstein. I relatori ai convegni includono Frank Gaffney e Caroline Glick, due persone di cui abbiamo già parlato qui.

Preso da  Miguel Martinez