8 giu 2010

ISRAELE “STATO CANAGLIA”?

di Lucio Manisco
Rammarico, proteste diplomatiche dei Governi Occidentali, ma nessuna
sanzione, nessuna contromisura per fermare Netanyahu. Per fortuna l’Italia
ha Frattini che auspica una “soluzione finale” in Medio Oriente.
Solo un nazi-skin, antisemita e negazionista può escludere a priori la
possibilità che i marines israeliani abbiano ecceduto nei compiti loro
affidati dopo l’abbordaggio del mercantile turco “Mavi Marmara” uccidendo
19 invece di 18 pacifisti. Solo un terrorista della Jihad islamica può
negare l’eventualità che uno dei trentacinque ultrasettantenni tra i 600
passeggeri della nave abbia alzato in aria il bastone con cui sosteneva il
suo incerto passo durante l’attacco dei commandos della marina di Israele
provocandone una reazione ritmata su raffiche di mitragliatori Karl
Gustav. E solo un seguace di Bin Laden può sostenere che un blocco navale
unilaterale, posto in atto da una grande potenza nucleare per affamare una
popolazione di un milione e ottocentomila palestinesi, debba essere
limitato alle acque territoriali della regione colpita dall’embargo e non
essere invece esteso a qualsiasi tratto di acque internazionali, ad
esempio a cinquanta chilometri da Marsiglia, Barcellona o La Spezia.

 

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