31 dic 2008

solidarietà a gaza

Gaza. Solidarizzare con chi resiste, denunciare chi collabora con i bombardamenti israeliani
In queste ore la Striscia di Gaza è stata trasformata in una trappola mortale dai bombardamenti israeliani che hanno già fatto centinaia di morti e altrettanto feriti che moriranno nelle prossime ore perché gli ospedali erano al collasso già da due anni a causa del vergognoso embargo.
I palestinesi di Gaza sono chiusi in ogni lato dai militari israeliani e da quelli egiziani, sottoposti a micidiali bombardamenti e impediti a uscire da questo nuovo “ghetto di Varsavia” per cercare rifugio, alimenti, assistenza medica e protezione.
Chiunque abbia un minimo senso di giustizia e verità oggi non può e non deve tacere di fronte al genocidio in corso a Gaza, un genocidio fatto prima di lento strangolamento economico/sanitario e di assedio e poi da missili, bombe e cannonate sull’area del mondo a maggiore densità di popolazione.
Noi riteniamo che sia giunto il momento di prendere posizione e di avviare una vasta campagna di mobilitazione tesa a impedire l’annientamento politico e materiale della popolazione palestinese da parte di Israele.
Per questi motivi riteniamo che:
1) Oggi occorre schierarsi apertamente con chi a Gaza oppone resistenza con ogni mezzo all’aggressione israeliana e condannare altrettanto apertamente chi si dissocia dalla resistenza. Riteniamo pertanto inaccettabili le parole e l’atteggiamento del presidente palestinese Abu Mazen e degli altri dirigenti dell’ANP che ritengono Hamas, e non Israele, responsabili della situazione, cercando di approfittare dell’aggressione per determinare un nuovo rapporto di forza dentro lo scenario palestinese. Abu Mazen si dovrebbe preoccupare di smentire le dichiarazioni del ministro israeliano Tzipi Livni la quale ha confermato che l’offensiva militare contro Gaza e Hamas andrà avanti fino a quando non ci sarà un nuovo equilibrio di potere funzionale agli interessi israeliani. Se la prospettiva di Abu Mazen e dell’ANP è simile a quella di un governo come quello di Al Maliki in Iraq, è evidente come tale prospettiva non possa trovare più alcun sostegno da parte di chi anima la solidarietà con la lotta del popolo palestinese.
2) Sulla situazione in Palestina emergono le gravissime complicità dei regimi arabi reazionari e filo imperialisti – in modo particolare dell’Egitto – che si rende ancora complice dell’embargo e del blocco contro la popolazione palestinese di Gaza arrivando a schierare le forze armate ai confini e facendo sparare contro i palestinesi che cercavano di fuggire dalla trappola di Gaza cercando rifugio e protezione in Egitto.
3) Va affermato con forza che la responsabilità della drammatica situazione a Gaza è della politica di annientamento perseguita da Israele con la complicità dell’Egitto, degli USA e dell’Unione Europea e non di Hamas. Non si può continuare a fare confusione su questo.
Gaza è assediata per terra e per mare da due anni chiudendo in trappola un milione e ottocentomila persone. La tregua non è stata rotta da Hamas o dalle altre organizzazioni palestinesi attive nella Striscia di Gaza ma dalle autorità israeliane che durante la "tregua” hanno ucciso 25 palestinesi, effettuato arresti e rastrellamenti in Cisgiordania, mantenuto chiusi i valichi impedendo ai palestinesi di Gaza di entrare, uscire o ricevere i rifornimenti necessari per sopravvivere. Ogni simmetria tra il lancio di razzi palestinesi a dicembre e i feroci bombardamenti israeliani è una ingiuria alla verità e alla giustizia.
4) I governi europei (incluso quello italiano) hanno preso posizioni formali ed equidistanti sul mattatoio in corso a Gaza che rivelano una grande preoccupazione per le ripercussioni degli avvenimenti in corso ma senza trarne le dovute conclusioni nelle relazioni politiche, diplomatiche e commerciali con Israele. Hanno accettato e mantenuto l'embargo contro i palestinesi di Gaza ed hanno mantenuto i rapporti di collaborazione militare, scientifico, economico con le istituzioni israeliane. Il governo israeliano ha messo non solo l’Europa ma anche la nuova amministrazione USA di fronte al fatto compiuto potendo godere di un livello di impunità per i propri crimini di guerra e contro l’umanità che la storia dal dopoguerra a oggi non ha assicurato a nessun altro stato.
5) Il popolo palestinese vive un momento estremamente difficile dal quale potrebbe uscire ridotto ad una esclusiva questione umanitaria che negherebbe decenni di lotta politica e di ambizioni alla liberazione nazionale della Palestina. Il popolo palestinese da anni affronta la più pericolosa potenza militare esistente in Medio Oriente – Israele – potendo contare sul sostegno solo delle altre forze che animano la resistenza antisionista nella regione, a cominciare dal Libano. L’unità di tutte le forze della resistenza a livello regionale è un passaggio che i movimenti di solidarietà in Europa devono appoggiare con ogni sforzo.
In questi giorni in molte città italiane – Roma, Milano, Bologna, Napoli, Pisa, Firenze, Lecce, Cagliari, Padova, Vicenza, Bari e tante altre – ci sono state alcune prime, tempestive e spontanee manifestazioni in solidarietà con il popolo palestinese, contro la strage in corso a Gaza e il terrorismo di stato israeliano. Questa mobilitazione deve proseguire nei prossimi giorni. Cortei sono già stati annunciati in diverse città italiane per sabato 3 gennaio. La nostra iniziativa deve dimostrarsi di essere capace di spezzare o mettere in crisi la catena delle complicità con i crimini di guerra israeliani a cominciare dagli anelli della disinformazione, della subalternità politica e della collaborazione militare e commerciale tra Italia e Israele.
29 dicembre
Il Forum Palestina
tratto da www.forumpalestina.org

30 dic 2008

DICIAMO STOP AL MASSACRO A GAZA ED IN PALESTINA
VI ASPETTIAMO NUMEROSI A TRENTO SABATO 3 GENNAIO 2009 ALLE ORE 9.30 PARTENZA IN PIAZZA DUOMO, A TRENTO
METTIAMO FINE A QUESTO MASSACRO
organizzato da donne musulmane del trentino.


detto e fatto dopo tante tante telefonate sono riuscita insieme ad altre sorelle che mi stanno aiutando in questo ad organizzare una manifestazione a favore della Palestina per dire BASTA BASTA BASTA è ora di finirla con questi giochetti squallidi ed assurdi. BASTA BASTA BASTA FERMIAMO IL MASSACRO IN PALESTINA.

29 dic 2008

FERMIAMO IL MASSACRO...

FERMIAMO IL MASSACRO... Dove? In PALESTINA!!!!!!!!
Dopo il terribile attentato subito dai nostri fratelli Palestinesi c' è ancora qualcuno che mi chiede ma dove bisogna fermare il massacro?
Dove, dove???? ma siete su questo pianeta o no con quelle terribili immagini che si sono viste alla tv ( quella italiana ovviamente come sempre ha fatto vedere pochissimi minuti, chissà perchè?), comunque, grazie ad Allah swt abbiamo le altre tv...
Stamattina parladno con alcne persone mi sono letteralmente sconcertata e stupita di come la gente sia indifferente e a dir poco cinica ed egoista nel far finta che questo MASSACRO non ci sia, e mi vengono pure a chiedere perchè che massacro è? Che è successo? Ma dico io capisco che dovete festeggiare il Natale ( che tra l' altro è passato), e che adesso pensate a capodanno, ma siete proprio come si dice3 qua a Trento, "GNAMPI" cioè scemi...
Come si fa a rimanere freddi davanti ad una scena del genere!!! Persone innocenti, donne bambini, e chiunque in quel momento che passava là, MASSACRATO senza nessuna pietà, così BOOM e tutto finito!
Il mondo intero non fa nulla!!! si l' ONU si è riunito ed ha fatto una riunione speciale, se possiamo chiamarla così, ma intanto quelle persone sono morte, non ci sono più Allah swt avrà cura di loro, delle loro anime, ma intanto laggiù nella terra rubata, ( ai Palestinesi) c' è gente che soffre si dispera, è esasperata da tutto questo MASSACRO LEGALIZZATO, si MASSACRO LEGALIZZTO dal mondo intero che per paura di offendere la sensibilità di ISRAELE, sta a guardare e non fa nulla, nulla ma proprio nulla per risolvere la situazione... e intanyo la gente muore soffre non si dà pace perchè da chio ha rubato la terra oltre che il pretendere con forza il diritto di esistere, subiscono anche questi duri e spietati MASSACRI LEGALIZZATI.
Perchè nessuno dei potenti del mondo ( ovviamentemi riferisco a questo Terreno), perchè fanno tutti finta di non capire, per tanti anni Israele ha rivendicato il suo diritto di esistere e continuando a ricordare l' olocausto subito durante la seconda guerra mondiale, si è fatto strada e continua a farsi strada MASSACRANDO i PALESTINESI e nonostante tutti questi attentati loro continuano a dire che hanno diritto alla Terra di Israele, poi aggiungono anche che loro sono contrari ai massacri di vittime innocenti, allora io chiedo alla nuova Prima Donna Israeliana perchè queste parole le ha dette solo dopo il MASSACRO avvenuto, perchè non le ha dette prima di dare l' ordine di fare una strage?
FERMIAMO QUESTO MASSACRO UNA VOLTA PER TUTTE smettiamola di dare ragione ad Israele solo perchè ha subito l' olocausto, e gli olocausti subito dai musulmani di tutto il mondo, e quelli di Srebrenica in Bosnia buttati nelle fosse comuni peggio che se fossero cani, loro chi si ricorda di loro l' ONU forse, ma dove era l'ONU durante quel MASSACRO e dove era l' Onu sabato 27 dicembre 2008, dove era dove ditemelo voi perchè mi piange il cuore sapere che nessuno fa niente e in Palestina le persone sorelle e fratelli nostri musulmani soffrono per una Terra rubata e dimenticata da tutto il mondo, solo Allah swt non ha dimenticato quei nostri fratelli e sorelle che stanno soffrendo in questo momento e a noi davanti a tutto questo, noi che siamo da questa parte del mondo non ci resa che pregare pregare e pregare per loro ed almeno spiritualmente accompagnare quei poveri corpi di quei nostri fratelli e sorelle caduti in questo MASSACR, accompagnamoli pregando allegerendo loro il dolce cammino verso la casa di Allah swt per i nostri SHEID preghiamo tutti moi musulmani del mondo affinchè possiamo in qualche modo dimostrare q auesti SHEID IL NOSTRO PIENO RISPETTO E LA NOSTRA PIENA GRATITUDINE PER IL LORO SACRIFICIO CH ALLAH swt ABBIA CURA DI LORO E LI ACCOMPAGNI NEL LORO CAMMINO DELLA VITA ETERNA.


IN NOME DI DI ALLAH IL COMPASSIONEVOLE IL MISERICORDIOSO
LA LODE APPARTIENE AD ALLAH SIGNOE DE MONDI
IL COMPASSIONEVOLE IL MISERICORDIOSO
RE DEL GIORNO DEL GIUDIZIO
TE NOI ADORIAMO A A TE NOI CHIEDIAMO AIUTO
GUIDACI SULLA RETTA VIA
LA VIA DI COLORO CHE HAI COLMATO DI GRAZIA
NON DI COLORO CHE ( SONO INCORSI) NELLA ( TUA) IRA, NE' DEGLI SVIATI

Possa allah prendersi cura dei nostri SHEID

disse Ben Gurion il primo fondatore di Israele, nel 1948 " perchè gli arabi dovrebbero fare la pace? Se fossi un dirigente arabo non firmerei mai la pace con Israele. E' normale: abbiamo preso il loro paese. Certo, Dio ce lo ha promesso, ma in cosa gli può interessare ciò? Il nostro Dio non è il loro. E' vero che siamo originari di Israele, ma la cosa risale a duemila anni fa: in che cosa gli riguarda? Ci sono stati l' antisemitismo, i nazisti, Hitler, Auschwitz, ma è stata colpa loro? Loro vedono solo una cosa: siamo venuti e abbiamo rubato il loro il Paese. Perchè dovrebbero accettare questo fatto? ( tratto da N. Goldmann, le paradosce guif, Paris 1976

PALESTINA: IL MASSACRO CONTINUA

Si continua ad aggravare il bilancio dei sanguinosi combattimenti in corso da questa mattina intorno al campo profughi di Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza. Fonti mediche hanno detto all'ANSA che negli ospedali della Striscia sono stati trasportati 36 morti, ma che almeno altri 4 cadaveri si trovano ancora sul campo di battaglia: «I nostri mezzi di soccorso li hanno individuati, ma gli israeliani non consentono alle ambulanze di avvicinarsi per recuperare i corpi» ha riferito un medico contattato preso l'ospedale Shifa della città di Gaza. Tra loro un padre con il suo bambino e due gemelli 12enni. Nell'operazione - che ha visto un violento scontro a fuoco con militanti palestinesi e il lancio di missili da parte dell'Aeronautica israeliana - sono rimasti lievemente feriti anche cinque soldati di Tsahal. Sono in totale 64, tra cui molti civili e bambini, i palestinesi rimasti uccisi nei raid e nelle incursioni condotte da Israele negli ultimi quattro giorni con l'obiettivo di distruggere le postazioni dalle quali i militanti lanciano razzi Qassam contro il sud dello Stato ebraico.
In una intervista del vice ministro della difesa israeliano Matan Vilnay (laburista) ha innescato oggi una dura polemica in Israele, e ha indotto i dirigenti di Hamas ad accusare gli israeliani di essere «i nuovi nazisti» e di progettare «un olocausto» per i palestinesi di Gaza. Parlando questa mattina alla radio militare Vilnay ha accusato i dirigenti di Hamas di essere degli "irresponsabili". «Quanto più si intensifica il lancio di razzi contro le nostre città e quanto più la loro gittata si allunga, tanto più i palestinesi - ha avvertito - si espongono al rischio di una shoah ancora più grande». Minaccia di un genocidio a danno dei palestinesi? La politica israeliana a Gaza non è scevra da questa tentazione. Utilizzando la parola «shoah» Vilnay non ha compiuto una scelta felice. Sebbene nell'ebraico biblico il termine non significhi genocidio ma semmai «rovina, distruzione fisica», nell'ebraico moderno e colloquiale esso equivale anche a «catastrofe»: espressione comunque inopportuna poichè corrispondente alla «naqba», appunto «la Catastrofe» con cui i palestinesi indicano il loro tragico esodo da Israele nel '48. Quando gli israeliani si riferiscono all'Olocausto perpetrato dai nazisti, a differenza di quanto avviene in tutte le altre lingue (nelle quali «Shoah» è già sinonimo di Olocausto) loro sono invece soliti aggiungere l'articolo, per cui dicono «ha-Shoah». Ossia «la Catastrofe» per antonomasia. In mattinata tali parole che giornalisti stranieri hanno tradotte come «olocausto» sono rimbalzate a Gaza dove gli animi sono esasperati, vedi u po', per la uccisione nelle ultime 48 ore di 31 palestinesi (fra cui otto bambini) e per i nuovi raid aerei. Episeodi che avvengono con cadenza quasi regolare nel lembo di terra martoriato dall'esercito con la stella di David. Il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha così affermato che «gli israeliani sono i nuovi nazisti». Ha rincarato la dose il sito di Hamas per il quale «È questa la prima ammissione indiretta da parte di un dirigente israeliano che quello che Israele sta conducendo contro i palestinesi in Cisgiordania e a Gaza è appunto un Olocausto, sia pure al rallentatore». In serata un portavoce di Vilnay ha lamentato come le parole del vice ministro «siano state tradotte in modo tendenzioso». Egli, ha precisato, avrebbe voluto dire che continuando a bersagliare con razzi le città israeliane i palestinesi «vanno verso una catastrofe». Avrebbe voluto dire, ma lo ha precisato con poco perdonabile ritardo.

24 dic 2008

Babbo Natale non c'è spazio a Sarajevo

Babbo Natale, a Sarajevo è vietato
"Non è islamico, non entri negli asili"
Niente Babbo Natale per i piccoli bosniaci. A Sarajevo, un'ordinanza ha messo "fuori legge" Santa Claus, con relativa slitta e senne al seguito: non potrà entrare nelle scuole materne della città perché, sostiene la direttrice dei 24 istituti Arzija Mahmutovic, non fa parte della tradizione islamica. Preoccupazione dell'Osce (l'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa): c'è il rischio di una politicizzazione dell'educazione.
Alla notizia, già circolata nelle ultime settimane e confermata nell'imminenza delle festività, dedica spazio il britannico "The Observer". Secondo la Mahmutovic, Babbo Natale - definito in passato una "creazione comunista" dal defunto pater patrie Alija Izetbegovic - non ha nulla a che fare con la tradizione bosniaca e islamica. Da qui la bella pensata di "abolirlo", alla faccia della convivenza interreligiosa ed interetnica nella regione. La capitale bosniaca, oggi, è una città praticamente monoetnica e monoconfessionale: è abitata essenzialmente da bosniaco-musulmani. Prima della dissoluzione dell'ex Jugoslavia, era invece la città simbolo della convivenza balcanica. La messa al bando di Santa Claus pone l'ennesima pietra su tutto questo, con l'aggravante di coinvolgere i bambini in una festa che vorrebbe celebrare la pace fra i popoli. A questo si aggiunge un'altra situazione emblematica che, nella città bosniaca, interesserà la formazione dei più piccoli: Sarajevo sta pensando di introdurre corsi di religione islamica nelle scuole materne. Questo ulteriore segnale non è sfuggito agli osservatori internazionali, che denunciano il rischio di andare verso una progressiva radicalizzazione dell'Islam a livello regionale.

20 dic 2008

Auguri di Natale? Non ne posso più!!!

Ah il Natale...... le città si illuminano (alla faccia del risparmio energetico), ovunque vai ti giri e senti intonare canti di Natale, vedi gente con mille buste in mano che contengono pacchi pacchetti e pachettini, tutti ad affanarsi alla ricerca del regalo di natale da fare a qualcuno perchè se ti arriva improvvisamente a casa qualcuno e ti porta un regalo tu non puoi non contracambiarlo, ma che scherziamo fa una figura di ..... il 25dicembre si sta avvinando e come ogni anno tutti si vogliono più bene, tutti sono più buoni, tutti fanno buone azioni, tutti sono più gentili, tutti diventano più dolci ed anche al più feroce dei nemici agurano un Buon Natale, e guarda caso tutti si ricordano di avere una famiglia ed allora ci si deve riunire tutti attorno ad un tavolo per passare la gioia del Natale tutti insieme appasionatamente.
Ma che è una soap opera?
E noi musulmani, che in mezzo a tutta questa gente così dolce e felice, ci entiamo dire da tutti: " Auguri, vedi di passarlo bene". Ma che vuol dire, poi passalo bene, questo non l'ho capito, ma quando tu rispondi " guarda che io non festeggio" si impietriscono, sembra la catastrofe universale, ti guardano addiritura con gli occhi sbarrati e dicono "Ma come non lo festeggi? guarda che sei in Italia..., e i tuoi genitori li lasci soli il giorno di Natale?"
Quando mi dicono così,mi piacerebbe tanto avere un martello e darglielo sulla testa!
Non ho capito perstare con i miei genitori devo aspettare per forza il giorno di Natale, perchè a Natale non vanno lasciati soli, ma allora durante tutto l' anno si? ma che discorso è? Io i miei genitori li vedo anche troppe volte in una settimana eppure io sono musulmana e loro sono cristiani, loro fanno l' albero ed il presepe, noi no, ma non per questo a Natale io porto i miei bimbi a festeggiare da loro. E a proposito di bimbi subito ti dicono "Ma allora babbo Natale da voi non viene? I bambini stanno senza regali?"
Altra domanda che necessità di martello.... Ma per avere regali bisogna per forza avere Babbo Natale? Io non ho mai fatto regali ai miei bambini raccontandogli che c' è Babbo Natale che va in giro con una slitta trainata da renne e che in una sola notte gira tutto il mondo per scendere dal caminetto e consegnare i regali ai bambini, eppure i miei figli fantasia ne hanno lo stesso non è che per avere fantasia devono per forza avere i regali di Babbo Natale. Una volta ho sentito un bambino dire alla mamma " ma noi il caminetto non ce l' abbiamo, allora da noi Babbo Natale non viene? E qua casca l' asino, o in questo caso la renna, che rispondi? Sembra che non capiscano, ma i bambini capiscno molto più di quanto pensiamo...
Ah, la magia del Natale, ma che magia è se poi il giorno dopo tutti si dimenticano tutti?



Avete mai provato a fare gli auguri a una persona non musulamna durante la fine del ramadan, oppure per la festa del sacrificio? a me è capitato e sapete cosa mi hanno risposto? " Perchè gli auguri noi non festeggiamo niente, è il compleanno di qualcuno?"
E allora perchè noi dovremmo accetare gli auguri di Natale per una forma di rispetto, se quando poi tocca a noi festeggiare non veniamo rispettati?
Ogni anno poi devi spiegare alle stesse persone, che tra l'altro ti frequentano da molto tempo e sanno che orientamento religioso hai, che tu non festeggi, non vuoi regali, e che non ti va proprio di ricevere gli auguri. E loro no, non capiscono, c'è chi festeggia e chi no!
Perchè per dimostrare agli altri che si è integrati nella società, che poi intendiamoci bene che c'è da integrarsi se io sono nata qua? L' integrazione significa festeggiare il Natale, non riesco a concepire questo dover integrarsi festeggiando le loro feste! Non mi va giù, e mi da fastidio ogni anno sempre la stessa identica cosa.... uffh!

19 dic 2008

Mostar

La distruzione del vecchio ponte amici miei. Vecchio ponte, il simbolo di tutte le civiltà. Mio marito quasi pianse quando fu abbattuto. Nel'estate del 2004 fu inaugurazione, ma peccato che non c'era Berlusconi. Che ne dite? Un atto barbaro e vandalico? Che colpa ne aveva questo ponte?

18 dic 2008

Coraggio islamico

Riuscire a far capire alla gente il perchè una donna occidentale si converte all' islam è molto difficile, quando dici che sei sposata con un musulmano subito ti guardano ti fanno quel sorrisino da imbecille, e poi ti dicono:" Ah ecco perchè..."
E' questo che mi dà più fastidio nelle persone, quella frase in realtà nasconde, "allora ti ha obbligata".
Grrr che rabbia! E' in questi momenti che mi viene in mente quel proverbio che dice "GLI OCCHI SONO LO SPECCHIO DELL' ANIMA", e più ci penso più mi rendo conto che è così,le persone ti guradano negli occhi e non hanno il coraggio di dirti quello che pensano.
E ti guardano pure dall' alto in basso come se avessi una malattia contagiosa e se solo ti guardano succede chissà quale catastrofe.
Mi sono sempre chiesta perchè alle persone mancasse così tanto il coraggio di dire le cose in faccia senza girare intorno ad inutli discorsi per poi non arrivare a capirne nulla.
Prima di portare il velo i dubbi sono tanti, ma quello che più fa paura è la reazione delle persone che ti conoscono che abitano vicino, le loro reazioni sono sembrano essere il motivo principale per cui una donna non debba portare il velo. Sentirai sempre persone che ti diranno "Ecco ti ha lavato il cervello".....oppure "schiavizzati ad allah" o ancora " stai a casa non lavorare così sarai senza dignità"... queste parole fanno male credetemi, parlo per esperienza personale, quando poi a dirtele è tua sorella o tuo zio fanno ancora pù male,il loro peso si sente molto di più! Per quanto uno cerchi di spiegare loro non capiranno, non capiranno mai il fatto che ti senti più a posto con te stessa da quando sei diventata musulmana, non capiranno mai il fatto che il tuo cuore si è aperto ad Allah swt, non riusciranno mai a capire perchè ti metti il velo... non riusciranno mai a capire che il percorso di conversione che una persona, è come quando costruisci una casa, prima fai le fondamenta e dopo metti tutto il resto, e alla fine aggiubgi il tetto, non riusciranno mai a caire che per te il velo è come il tetto della casa che hai costruito....
Si dice anche provare per credere... la maggior parte delle persone quando sentono la parola islam, si ricordano subito del musulmano che va in giro nel desrto con il cammello a vendere tappeti, o come ultimamente si sente dire kamikaze... anche qui ce ne sarebbe da dire ma parecchio...
Rinunciare alla vita di prima e accettare quella nuova è molto difficile, complicato, sembra una strada in salita che non ha mai fine, ma quando poi arrivi in cima, sai che ci sei arrivata con fatica sudore e lacrime, ti volti guardi indietro e alla fine pensi che è tutto dietro di te e che sta a te far rimanere tutto lì fermo dov'è,rifare la salita è faticoso ora che sei arrivata perchè tornare indietro? Pensa al percorso che hai fatto nella tua vita a quante cose avresti voluto fare e non le hai fatte per paura... e ricorda ora sei in cima non rovinare la strada che hai fatto vai avanti e vedrai che i rimpianti non avranno spazio nel tuo cuore, perchè ci sarà solo Allah swt a colmare quella sensazione di abbandono che ti circonda, ma quella sensazione sono gli altri a provarla perchè è il coraggio quello che conta ed il volere di allah swt, Allah swt ti ha aperto il cuore, non chiuderlo di nuovo......
Riuscire a spiegare questi concetti è complicato ma non bisogna perdersi d'animo, bisogna invece andare avanti avere coraggio, osare perchè tanto comunque vada Allah swt è con te ed è quella la cosa che conta di più.
Alla fine mi sono resa conto che non importa quello che dicono gli altri, non importa se ti guardano male, fregarsene di quello che dicono è il miglior sistema per poter condurre una vita Terrena tranquilla poi all' altra vita ci penserà Allah swt!

Porta a Porta: Islam , lapidazione , hijab e apostasia

Sarah tourabi messa quasi contro tutti. Vi sembra giusto?

16 dic 2008

DU'A PER CHI SOFFRE



BISMILLAH AR RAHMAN AR RAHIM
In nome di Allah, il Compassionevole, Il Misericordioso
La lode appartiene ad Allah, signore dei mondi
Il Compassionevole, Il Misericordioso
Re del Giorno del Giorno del Giudizio
Te noi Adoriamo e a Te chiediamo aiuto
Guidaci sulla retta via
La via di coloro che hai colmato di grazia, non di coloro che (sono incorsi) nella Tua ira, nè degli sviati.
Amin.
Per tutte le persone che soffrono facciamo Du'a per loro e rimaniamo spiritualmente vicini.
Dedicato ad una persona in particolare, nonno Husnja, un forte nonnino bosniaco che nonostante i suoi 80 e più anni, ed i vari infarti subiti, dopo l' ennesimo infarto, ha ancora la forza di alzarsi e pregare Allah.

SCARPE CONTRO BUSH

BAGDAD - Il giornalista iracheno che ha scagliato le sue scarpe contro il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, atto visto come un enorme insulto, è diventato improvvisamente famoso in Iraq. Il giornalista televisivo Muntazer al-Zaidi, sciita, che era già finito una volta sui giornali per essere stato rapito per breve tempo nel 2007 da un uomo armato sconosciuto, ha detto di provare rabbia nei confronti di Bush per le migliaia di iracheni morti dall'invasione nel 2003 delle forze guidate dagli Usa. L'uomo adesso rischia sette anni di carcere.IL CARCERE - Lo ha detto all'Ansa Tariq Harb, avvocato penalista ed esperto legale iracheno. «In base al codice penale iracheno, se viene riconosciuta la premeditazione dell'atto, al-Zaidi potrebbe esser condannato anche a sette anni di carcere», ha detto Harb, confermando che nella tarda serata di domenica, dopo l'accaduto, è stata subito aperta un'inchiesta dalle autorità giudiziarie di Bagdad. «Se invece il suo gesto viene considerato come una semplice aggressione, il giornalista se la caverà con un massimo di due anni di carcere o, addirittura, solo col pagamento di un'ammenda pecuniaria».ARRESTATO - Zaidi è stato arrestato lunedì dal governo iracheno, che lo accusa di aver compiuto un «"atto vandalistico». Il canale televisivo indipendente per cui lavora, al-Baghdadiya television, ha chiesto il suo rilascio, mentre manifestazioni in suo sostegno sono state organizzate anche a Sadr City a Baghdad, a Bassora, roccaforte meridionale sciita, e nella città santa di Najafa, dove alcuni dimostranti hanno lanciato scarpe contro un convoglio Usa. "«Grazie a Dio l'atto compiuto da Muntazer riempie gli iracheni d'orgoglio», ha detto a Reuters Television suo fratello, Udai al-Zaidi, chiedendo che il governo lo rilasci. «Sono sicuro che molti iracheni vorrebbero fare quello che ha fatto Muntazer. Lui diceva sempre agli orfani che avevano perso il padre che la colpa era di Bush». «CANE» - Zaidi ha urlato a Bush «questo è un addio dal popolo iracheno, cane», durante una conferenza stampa in cui il presidente degli Usa, in una visita inattesa di addio a Bagdad, stava incontrando il primo ministro Nuri al-Maliki. Il giornalista ha poi lanciato una scarpa contro Bush, costringendolo ad abbassare la testa, e poi un'altra, che gli è passata sopra ed è andata a finire contro il muro dietro di lui. Lanciare le scarpe contro qualcuno è uno dei peggiori insulti nella cultura araba. Zaidi dopo l'episodio, è stato trascinato fuori dalla stanza scalciante e urlante dalle guardie di sicurezza, e dopo un attimo di interruzione la conferenza stampa è proseguita, con le urla del giornalista che si sentivano ancora da fuori.

Questoo articolo è stato preso da il corrire.it

Islam my ummah la elaha el ALLAH

14 dic 2008

Rubrica Saff: da frate all' ISLAM




Vernes Hodzic,ragazzo musulmano che si è convertito al cristianesimo e poi è ritornato all' ISLAM e ringrazia Allah per averlo salvato dall' inganno. Si era convertito al cristianesimo diventando frate, il fatto è realmente accaduto nella Bosnia centrale. Appena riesco ad avere il materiale necessario vi tradurrò l' intervista.
Che pensate care sorelle e fratelli di tutto ciò? Sperate forse che magdi Allam farà così?

Srebrenica: parte il processo ai caschi blu olandesi » Panorama.it - Mondo

Srebrenica: parte il processo ai caschi blu olandesi » Panorama.it - Mondo

12 dic 2008

Eid Mubarak

11 dic 2008

RUBRICA EL-ASR: IL CREDENTE FORTE...

COMMENTIAMO GLI HADIS

Il credente forte è migliore(1) ed è caro ad Allah e non da spazio all' indebolimento della fede. Non pensate però con questo che il credente debole non sia amato da Allah e che in lui, credente, non ci sia nessuna fortuna(2)anzi lui è caro ad Allah, egli lo ama ed in fondo la fortuna arriverà.
L' inviato di Allah (pace e benedizione su di Lui), terminava questo hadis con queste parole: "...è in voi coltivare la fortuna, e questo vale per il credente forte che per il credente debole."

SCRIVE IL PROF. OSMAN SMAJLOVIC: Come trasmesso dall' inviato di Allah (pace e benedizione su di loro), Il forte credente è migliore ed è ad un livello più elevato difronte ad Allah ( pace e benedizione su di Lui),rispetto al credente debole ma in tutti loro c'è fortuna. Prestate attenzione a quello che ci può essere utile, cercate aiuto in Allah ( pace e benedizione su di Lui), e non indebolitevi. E se qualcosa ti colpisce non dire:" Se avessi fatto così, sarebbe andata così!". Allah ( pace e benedizione su di Lu) così ha destinato e Lui fa quello che vuole! Perciò le parole:" Se io fossi, se io avessi...", sono attribuibili a SHEJTAN ( diavolo). Queste parole trasmesse con l' hadis del Profeta ( pace e benedizione su di lui), contengono dentro di sè un forte, chiaro e significativo insegnamento ed è questo: ogni uomo che si accorge che nella sua vita, è sicuro di portare o avere fortuna, sbaglia, solo Allah (pace e benedizione su di Lui), può sapere questo.
Ragionevole messaggio che Allah (pace e benedizione su di Lui), ci vuol far capire, e che in realtà, Allah ( pace e benedizione su di Lui), am colui che opera buone azioni,ed è anche quello che descrive nel Corano e nella Sunna, un esempio ci viene da questi ayet:"Siate generosi sul sentiero di Allah, non gettatevi da soli nella perdizione, e fate il bene, Allah ama coloro che compiono il bene". Al-baqara, ayet 195
Come ad Allah ( pace e benedizione su di Lui), non piace il disordine(3):"Quando ti volge le spalle, percorre la terra spargendovi la corruzione e saccheggiando le colture ed il bestiame. E Allah non ama la corruzione".
Allah (pace e benedizione su di Lui), ama la dolcezza in ogni cosa. Nessuno è come Lui, egli tutto ascolta e tutto vede il suo amore si differenzia verso il credente, ma non per questo ama più gli uni degli altri. Il forte credente è caro ad Allah perchè Lui ama quello che ricorda il Suo nome e si comporta in base al Suo volere...(4) tramite il credente forte ci parla e ci dice che nel credente forte sono nascoste le cose che riguardano la fortuna, e non la forza fisica,ed è proprio questa la caratteristica positiva di questo hadis, è un pò come quando una volta si diceva che l'uomo forte, in senso fisio, è forte nella sua mascolinità! Quindi l' insegnamento che dobbaimo trarre da tutto questo è: che noi siamo forti o deboli nella fede Allah ci ama comunque, ma riserva per così dire un posto in prima fila, per il credente forte ma non per questo concede più fortuna ad uno o all' altro...


NOTE:
1.per migliore si intende colui che svolge tutte le orazioni e si comporta come ha prescritto Allah
2.Fortuna nel senso di coltivazione della propria fede
3.disordine non nel senso letterario della parola, ma inteso come disordine comportamentale e corruzione e perdizione
4.in base al sSu volere cioè il volere di Allah come prescrive nel Corano

TRATTO DAL GIORNALE IN LINGUA BOSNIACA EL-ASR
TRADUZIONE ITALIANA EFFETUATA DA DEBORAH(MUAMERA) CALLEGARI HASANAGIC

DAL BOSNIACO ALL' ITALIANO....

Con l' tento di poter fare di questo blog un "piccolo giornalino islamico" ecco che a partire da domani ci saranno due nuove rubriche:

la prima, che verrà pubblicata ogni venerdì,porterà a voi delle traduzioni di un giornale islamico che si chiama EL-ASR scritto in bosniaco, ovviammente la traduzione sarà effettuata da me in italiano.

la seconda,che verà pubblicata di lunedì, sarà sempre tratta da un giornale bosniaco che si chiama SAFF e però riguarda l' islam più dal versante politico ed attuale.

Sperando di fare cosa gradita a tutti già da domani potrete iniziare a leggere...

Grazie

Volere di Allah

" In verità (per) quelli che non credono, non fa differenza che tu li avverta oppure no: non crederanno".
Corano Sura Al baqara, ayet 6



" Allah ha posto un sigillo sui loro cuori e sulle loro orecchie e sui loro occhi c'è un velo; avranno un castigo immenso".
Corano Sura Al baqara, ayet 7

10 dic 2008

El-Mudžahedin البوسنة والهرسك

Combattenti di Allah prima di una delle offensive contro integralisti e fondamentalisti e fanatici Serbo Ortodssi.

Moschea, bocciato il referendum della Lega - Local | L'espresso

Moschea, bocciato il referendum della Lega - Local | L'espresso

VICINO AL PONTE DI MOSTAR

 
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9 dic 2008

Pellegrini alla Mecca

Dal Mondo

Islam. Pellegrini alla Mecca
07-12-2008

IL CAIRO. Le autorità saudite contano tre milioni di pellegrini, più o meno, arrivati fino a venerdì alla Mecca per la ricorrenza religiosa musulmana in assoluto più importante, il grande pellegrinaggio (Haji), dovere di ogni musulmano almeno una volta nella vita, per pregare Dio e purificarsi dei suoi peccati.
Un numero enorme di persone è giunto nel territorio dei primi due luoghi santi dell'Islam (Mecca e Medina) da ogni parte del mondo islamico, per garantire la sicurezza del quale Riad ha messo in campo 100.000 agenti ben armati e dotati di sofisticate apparecchiature. Erano forse solo scimitarre e pugnali a proteggere qualche centinaio di fedeli 14 secoli fa, nell'anno 632 dopo Cristo, quando accompagnarono il profeta Maometto da Medina alla Mecca nell'itinerario e nei riti che per la prima volta venivano compiuti solo da musulmani (fino a quel momento pellegrini alla Mecca erano stati anche cristiani e pagani), diventando poi uno dei cinque pilastri fondamentali della religione islamica. Fuori dell'Arabia Saudita chi non ha potuto vestire i panni del pellegrino (l'hiram o purificazione, due lenzuola bianche senza orli, tenute ferme da una sciarpa dello stesso colore ed un paio di sandali), a 40 giorni di distanza dal mese sacro del Ramadan, quest'anno caduto nel mese di ottobre, comincerà a celebrare la festa più attesa, quella del Gran Bayram (o Kurban Bayram, come lo chiamano i turchi, o anche Eid el Adha, in arabo).
Oggi sarà preceduta dal raduno sul monte Arafat, 27 chilometri a est della capitale, dove i fedeli, dopo aver percorso gli ultimi 15 chilometri a piedi (o i più deboli e i più fortunati a bordo di autobus) si raccoglieranno in preghiera e meditazione. "Se un pellegrino non passa il pomeriggio sull'Arafat il suo pellegrinaggio sarà considerato non valido", mettono in guardia i siti web che parlano dell'Haji, considerando quel momento il più solenne di tutto il viaggio. Ma per i poco informati occidentali i passaggi di maggior richiamo sembrano sicuramente il rito iniziale del ‘mutaaf', i 49 giri intorno alla Kabaa (il monumento quadrato al centro della piazza principale della Mecca).
Per renderli più sicuri non è più necessario che tutti i fedeli bacino la sacra Pietra Nera inclusa nella Kabaa, è sufficiente che le rivolgano lo sguardo. O molto più suggestivi possono risultare il lancio delle sette pietruzze contro tre pilatri (oggi sostituiti da muri alti e larghi, per evitare assembramenti pericolosi), che simboleggiano i tre rifiuti di Abramo al Diavolo offertosi di aiutarlo per salvare il figlio Isacco, che Dio gli aveva chiesto di sacrificare. E, commosso da tanta devozione - racconta il Corano, al pari della Bibbia - Dio decise di accontentarsi del sacrificio di un montone. Ed anche questo potrebbe essere un aspetto di grande interesse per i non musulmani, con la novità che al posto dei sacrifici fatti un tempo da singoli pellegrini, oggi è possibile fare un versamento in banca alla Mecca per ottenere che in uno dei tanti mattatoi statali venga sacrificata una pecora o una mucca (se la pagano insieme sette fedeli), senza dovere più assistere all'atto sacrificale.
L'innovazione, non è difficile capirlo, è stata certo dettata da motivi igienici e di ordine pubblico. Così come adeguata ai tempi è l'introduzione delle tecnologie (reti cellulari e web wi-fi), aspramente criticata dai conservatori più tradizionalisti.

ISLAM IN BOSNIA ED HERZEGOVINA

L'AYATOLLAH KHOMEYNY è STATO UN GRANDE UOMO DI FEDE

"VOLTAIRE UCCIDE L' OCCIDENTE,PREFERISCO IL SACRO DELL' ISLAM"Lo scrittore siscilano racconta  il suo nuovo libro  che critica  la modernità in nome  di una tradizione spirituale  (quasi ) perduta.

Buttafuoco, lei mette nelle prime  pagine un' ampia citazione di Ahmadinejad sui diritti della donna. Qualcuno reagirà male leggendo....

"La citazione nessun giornale italiano l' ha riportata anche se era un discorso all' ONU. Mi meraviglio sempre  dell' assoluta ignoranza in cui  ci muoviamo, l'ho messa per quello. Esattamente nessuno sa quanto i musulmani venerino la Vergine. Insomma, si pretende lo scontro di civiltà quando ignoriamo tutto..."

Lei parla  di un Occidente che si fabbrica il suo happy end mentre in realtà si limita  a consumarsi. E' laltra faccia di questa ignoranza?

" Io sono cresciuto in una famiglia che ha fatto dell' occidente una bandiera, sono cresciuto a pane e Pino Romualdi, quindi può capire la sofferenza. Ma oggi questa parola è solo il cavallo di Troia con cui la sinistra fa fare il lavoro sporco alla destra... Per fare un esempio, quando  vedo tutti starnazzare attorno alle moschee mi chiedo: ma non sarebbe  meglio chiudere le discoteche? La destra una volta era il senso della tradizione, della fede, e della patria. Ora cos'è che dovremmo  difendere: le minigonne? La vita a la page? Il consumo? ... Oppure tutti quei miscredenti che parlano di valori solo prechè non tollerano  di vedere altri, i musulmani, che sono capaci di fermarsi e pregare mentre noi non ci riusciamo?"

POTETE TROVARE IL RESTO DELL' INTERVISTA SU  il Giornale  del 25 novembre 2008

8 dic 2008

Never forget.. Never forgive.. Bosnia

Giovani: richiamo all'Islam









Chi crede che l' Islam cadrà come il comunismo o peggio ancora come il nazismo, beato lui e la sua ignoranza che nel suo cervello ha trovato un rifugio sicuro e terreno fertile!

Hajj

Scenes of Hajj from Mecca

Miracle on earth معجزة في مكة المكرمة

5 dic 2008

Beautiful Islam su Yahoo! Video

Beautiful Islam su Yahoo! Video
Sempre in tema di festa guardate questo video e ditemi s equesti bimbi non sono bellissimi!
Che Allah swt sia soddisfatto di loro e di noi che li educhiamo bene!

4 dic 2008

ISLAM: MARONI APPLICARE LEGGE MANCINO A CENTRI SOPSPETTI DI TERRORISMO

copiato da www.oknotizie.alice.it


Roma, 4 dic. (Apcom) - Applicare la legge Mancino ai centri islamici sospettati di fiancheggiamento del terrorismo. E' la proposta del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, secondo il quale è necessario "accendere un faro" su queste realtà che, sottolinea il titolare del Viminale, "non sono moschee". Alla domanda se sia d'accordo all'introduzione di una moratoria per la nascita di nuove moschee in Italia, Maroni parlando a margine di un convegno dell'Abi, ha risposta: "Moratoria è una semplificazione, bisogna intervenire perché questi luoghi, questi siti, che non sono mai denominati moschee, sono centri culturali dove si fa di tutto, si fa somministrazione di cibo, si fa scuola, si prega anche e si fa in alcuni casi - è dimostrato - reclutamento e finanziamento dell'attività terroristica".
Su questi luoghi sospetti "bisogna accendere i riflettori e io ho proposto di estendere a queste attività la norma della legge Mancino che consente di intervenire e sciogliere associazioni, enti che fanno propaganda razzista".
Non si capisce perché non si possa applicare (la legge Mancino, ndr) - ha concluso Maroni - si fa propaganda per i terroristi". Maroni ha annunciato che presenterà un emendamento, sul punto, al disegno di legge sulla sicurezza. E sulla moratoria "deciderà il Parlamento". ....




LA DOMANDA NASCE SPONTANEA....
Allora anche la Lega Nord, stando alla legge Mancino, deve smettere di fare propaganda razzista?

TERRORISMO: INTELLETTUALI MUSULMANI, MORATORIA MOSCHEE SAREBBE INUTILE

copiato da www.asca.it


(ASCA) - Roma, 3 dic - ''A parte la Grande Moschea di Roma, il cui ente e' riconosciuto fin dal 1974, non ci sono altre moschee ufficiali in Italia. Quindi una moratoria sulla costruzione di nuove moschee e' di fatto inutile'': lo ricorda in una nota Ahmad Gianpiero Vincenzo, presidente dell'associazione Intellettuali Musulmani Italiani e consulente tecnico per l'immigrazione e i ghetti urbani presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato.''Sarebbe importante - prosegue l'esponente islamico - invece cercare di mettere ordine nella galassia dei centri culturali islamici, dove in mancanza di meglio i musulmani si ritrovano a pregare''.''La Grande Moschea di Roma - aggiunge il Prof. Vincenzo - ha da tempo iniziato a federare quei centri che garantiscono una conduzione allineata con i principi pacifici e moderati della religione islamica. Si tratta di un lavoro lento, delicato e di importanza strategica per l'Islam italiano. Una maggiore collaborazione da parte del Governo e delle forze politiche sarebbe senz'altro preziosa per una piu' rapida normalizzazione della situazione, da cui certo si trarrebbero vantaggi anche in tema di sicurezza e di controllo del territorio''