27 dic 2009

SOLDATI BOSNIACI NELL'ESERCITO AUSTRIACO

Ricordo, soldati Bosniaci con le divise dell'esercito austriaco. Potete vedere come erano combattivi, strenui. Tutt'ora in Austria ci sono dei cimiteri dei soldati Bosniaci morti per l'imero austro-ungerico.

Leggete qui sotto
http://www.mondoraro.org/2009/12/26/integrazione-vuol-dire-assimilazione/#comments

19 dic 2009

RAMBO DEI BALCANI

ECCO PER LA GIOIA DI CHI SAPPIAMO NOI, LA FOTO DEL RAMBO DEI BALCANI ,ORA COSI SMETTERANNO DI DIRE CHE NON ASSOMIGLIA A RAMBO ANZI SEMBRA IVAN DRAGO!


ALLA FACCIA DI TUTTI QUESTI SONO UOMINI DICO IO MUAMERA!

PER LA CRONACA STAVOLTA HO SCRITTO IO SUL SUO BLOG , IL PERMESSO GLIELO CHIEDO SOLO PER ALTRE COSE ... IN BASE A QUANTI ZERI CONTIENE L'ASSEGNO CHE MI DA OGNI SETTIMANA!



leggete anche qui come ogni domenica la rubrica dimia moglie

Posted by Picasa

18 dic 2009

ECCO L’EBREO SIONISTA CHE SPINSE GLI SWIZZERI CONTRO I MINARETI E L’ISLAM

Chi ha spinto gli Swizzeri a odiare l’Islam e musulmani , ricerca pubblicata dal giornale VAKIT GAZETE

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Soli Pardo capo del partito nazionale swizzero, uomo che ha spinto gli Swizzeri e l’Europa cristiana contro l’islam era anche ideatore del referendum al quale i Swizzeri hano votato contro il NO ai minareti. Soli Pardo (lo vedete sulla foto) è un Ebreo da Izmir di origini Turche che nacque nell’anno 1955 e approda in Swizzera 5 anni dopo la nascita. Nell’anno 1972 esce dalla cittadinanza Turcha ed è ben conosciuto per le sue posizioni anti-immigrate (come se fosse lui Swizzero originario, vienne da ridere eccome).

fonte http://www.bosnjaci.net/prilog.php?pid=36433

http://www.facebook.com/#/pages/Hassan-Nasrallah-/18286977162?ref=search&sid=1651760982.2323567658..1&__a=1&_fb_iframe_path=%2Fpages%2FHassan-Nasrallah-sn-nr-llh%2F18286977162


16 dic 2009

SERIAL DIVORATORE. CHI E'?

SERIAL   DIVORATORE.  DI SICURO MI CHIEDERETE CHI E'? NON VE LO DICO MA INDOVINATE DA SOLI E POI ME LO DITE.  AUGURI E BUON DIVERTIMENTO.  LEGGETE  LINK  SOTTO

http://orabasta.iobloggo.com/archive.php?m=10&d=12&y=2005

13 dic 2009

Le bellezze e meraviglie di BOSNIA.

il fiumme Una (Bosnia occidentale)

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Questo è Tisovica- Prenj tra Konjic e Jablanica

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Questo è la casa di Derviscio di Blagaj situato 12 km da Mostar

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Questo è rafting sul fiumme Neretva

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Cascate, il paese kravice ( Ljubuski) vicino Medjugorje

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I resti dell'impero Romano a Capljina (il mio paese natale)

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Questo sotto è un lago sulla montagna Treskavica vicino Sarajevo che mi ricordo bene quando prestai servizio militare durante la guerra in Bosnia

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sempre vicino Treskavica

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Adesso, si mangia ovviamente , BUREK

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CEVAPCICI note come salsice di manzo

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Dolce BAKLAVA

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Allora che dite su tutto questo?

12 dic 2009

MALGRADO IL DIVIETO, LO SWIZZERO, TRA L'ALTRO NON MUSULMANO, COSTRUISCE MINARETO SULLA CANA FUMARIA

U prkos zabrani: Švicarac izgradio minaret na dimnjaku

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Prkoseći novoj zabrani, jedan je Švicarac izgradio minaret na dimnjaku zgrade svoje firme u Bussignyju, u predgrađu Lausanne protestujući protiv nedavno izglasane zabrane gradnje minareta u Švicarskoj. "Skandalozno je što su Švicarci izglasali tu zabranu, zbog koje smo dobili podršku svih ekstremno desno orijentisanih stranka. To je sramotno", objasnio je Guillaume Morand koji vodi švicarski lanac trgovina cipelama.

Poslovni čovjek Morand, koji nije musliman, šokiran je rezultatima referenduma od 29. novembra na kome se većina od 57,5% izjasnila za zabranu izgradnje minareta. Gradnjom minareta, koji izdaleka zaista nalikuje pravom minaretu, on je takođe želio poslati poruku mira.

Morand tvrdi da muslimani u Švicarskoj nikada nisu izazivali probleme.

Una vergogna , spiega Guillaume Morand tra l'altro non musulmano imprenditore swizzero. Costruendo il minareto lui ha voluto lanciare il messaggio della pace. Scandaloso, perchè i musulmani in Swizzera non hanno mai creato dei problemi

http://www.tportal.hr/vijesti/svijet/47128/svicarac-izgradio-minaret-na-dimnjaku.html

IRAN TESTA I MISSILI ANTIAEREI. UN VERO INCUBO "NIGHTMARE" PER ISRAELE E GLI USA.

SIETE D'ACCORDO CHE QUESTI MISSILI VENGONO UTILIZZATI CONTRO I VELIVOLI AMERICANI E QUELLI ISRAELIANI?

Da non perdere questo  video sottoindicato:

http://samirfratellomusulmano.splinder.com/post/21864484/SOLO+PER+I+RAZZISTI%2C+ISLAMOFOB

8 dic 2009

RICORDO, GIOVANI ARABI E BOSNIACI COMBATTENTI DI ALLAH DURANTE LA GUERRA IN BOSNIA

Su questo video potete vedere i giovani Arabi e Bosniaci impegnati nei combattimenti sulle alture di Bosnia. Molti di loro diedero la vita ma se avete notato nessuno si fece esplodere. Quando l'Islam ebbe a chiedere le loro vite nessuno disse NO, tutti erano disponibili. NUR-islamico (la luce dell'islam), i nazisti Serbi e poi quelli Croati non riuscirono spegnere grazie alle vite degli Arabi e Bosniaci. Ed è giusto così.

6 dic 2009

canale NBC NEWS 20000 amricani si Convertono all' Islam

QUESTO VIDEO E' DEDICATO AI VARI VITUCCIO, STEFANIE ED ELLY.

CARA STEFANIA, HAI VISTO? QUESTE PERSONE NON TI HANNO ASCOLTATA , NON TI ASCOLTANO E NON TI ASCOLTERANNO, SE NE SONO SBATTUTI DEL TUO LIBRO "LA STORIA DI UN ITALIANA NEL CUORE DELL'ISLAM"

RUBRICA DI MIA MOGLIE

Esselamu  aleikum, come ogni domenica ecco qua l'articolo di mia moglie.

 

http://www.mondoraro.org/special/2009/12/06/minareti-il-nuovo-missile-che-spaventa-leuropa/

29 nov 2009

GLOBALNI RAST ISLAMA \ crescita globale dell'Islam

Dedicato a tutti coloro che odiano l'islam. E quindi vale la pena a credere ai "moderati" che vendono le illusioni di rinascita di un Islam laico e occidentalizzato?

26 nov 2009

BAJRAM SERIF MUBAREK OLSUN SVIM MUSLIMANIMA. Ecco come si festeggia la festa musulmana.

ESSELAMU ALEIKUM A TUTTI. PRIMA VI AUGURO E POI VI FACCIO ARRABBIARE CON CAFFE BOSNIACO E BAKLAVA UN DOLCE ANTICO PORTATO DALLA TURKIA DURANTE L'IMPERO OTTOMANO.

 

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24 nov 2009

SUL SIONISMO

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23 nov 2009

ATTENTI A COCA-COLA.

EFFETTI COCA-COLA

In molti stati degli USA le pattuglie ferroviarie caricano due galloni di Coca Cola nel portabagagli per usarli nella rimozione di sangue sulla strada dopo un incidente.
Se si mette un osso in un contenitore con Coca Cola l’osso di dissolverà in 2 giorni.
Per pulire il Water: versarvi una lattina di Coca Cola e lasciar “riposare” un’ora poi tirare l’acqua.
L’acido citrico della Coca Cola rimuove le macchie nelle stoviglie.
Per togliere macchie di ruggine dal paraurti cromato delle auto strofinare il paraurti con un pezzo di foglio di alluminio, (quello che si usa per incartare gli alimenti), bagnato con la Coca Cola.
Per ripulire oggetti corrosi da perdite di batterie di automobili versarvi sopra una lattina di Coca Cola e lasciarla sulla corrosione.
Per poter togliere una vite corrosa applicarci sopra uno straccio bagnato di Coca Cola e lasciarlo per qualche minuto.
Per togliere macchie di grasso dai vestiti versare una lattina di Coca Cola nella lavatrice con i panni sporchi di grasso, aggiungere il detersivo. La Coca Cola aiuterà a togliere le macchie di grasso.
La Coca Cola aiuta anche a pulire il parabrezza delle automobili.

PER NOSTRA INFORMAZIONE

L’ingrediente attivo nella Coca Cola è l’acido fosforico. Il suo PH è 2,8 e dissolve un’unghia in 4 giorni circa. L’acido fosforico inoltre ruba il calcio delle ossa e è il maggior contribuente all’aumento dell’osteoporosi. Alcuni anni fa si fece una ricerca in Germania per ricercare il perché dell’apparizione dell’osteoporosi nei bambini a partire dai 10 anni (pre adolescenti).
Risultato: eccesso di Coca Cola, per mancanza di controllo dei genitori.

I camion che trasportano la Coca Cola vengono identificati con la scritta MATERIALE PERICOLOSO che è riservata per il trasporto di materiali altamente corrosivi.
I distributori di Coca Cola usano la Coca Cola per pulire i motori dei loro camion da almeno 20 anni.
Ancora un particolare: La Coca Light è stata considerata sempre più per i medici e i ricercatori come una bomba ad effetto ritardato per colpa della combinazione Coca + Aspartame, sospettata di essere la causa del Lupus e dei dolori degenerativi del sistema nervoso.
E per finire, mia cognata che fa l’assistente ad un dentista, consiglia di
NON lavarsi mai i denti dopo aver bevuto la Coca Cola perché toglie tutto lo smalto, e lo toglie per sempre !
LA DOMANDA È:
”Vorresti un bicchiere d’acqua o uno di Coca-Cola ?!?”

ALTRE INFORMAZIONI UTILI: CLIKKA QUI

Fonte http://www.menphis75.com/coca_cola.htm

22 nov 2009

LOT CHE ANDO' NELL LETTO CON LE SUE FIGLIE. LO SAPETE? E PERCHE' NON SI PARLA DI QUESTO? SCRITTO NELLA BIBBIA MICA NEL CORANO.

Genesi 19,30-38 - "Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perché temeva di restare in Zoar, e si stabilì in una caverna con le sue due figlie. Ora la maggiore disse alla più piccola: Il nostro padre è vecchio e non c'è nessuno in questo territorio per unirsi a noi, secondo l'uso di tutta la terra. Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, così faremo sussistere una discendenza da nostro padre. Quella notte fecero bere del vino al loro padre e la maggiore andò a coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. All'indomani la maggiore disse alla più piccola: 'Ecco, ieri io mi sono coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche questa notte e va' tu a coricarti con lui; così faremo sussistere una discendenza da nostro padre.' Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la più piccola andò a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. Così le due figlie di Lot concepirono dal loro padre. La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre dei Moabiti che esistono fino ad oggi. Anche la più piccola partorì un figlio e lo chiamò Figlio del mio popolo. Costui è il padre degli Ammoniti che esistono fino ad oggi."

http://www.edicolaweb.net/lett024h.htm 

Tutto questo che leggete amici e no dal Corano è severamente vietato. Perchè non studiate la vostra religione prima di scompigliare, criticare e offendere le altre fedi? E la stessa Bibbia che vi invita di non giudicare per non essere giudicati o NO?  E la stessa bibbia che vi consiglia di non guardare la pagliuza nel'occhio di tuo fratello mentre c'è la trave nel tuo occhio  o NO?

la rubrica di mia moglie...

Salve a tutti

Cari lettori,

mi presento sono Deborah Callegari Hasanagic, sono un italiana, trentina per la precisione, ho scritto un libro “la mia fuga verso l’islam” editrice nuovi autori, e sono presidente dell’ associazione SHAHRAZAD LA VOCE DELL’ISLAM un associzione tutta di donne musulmane,ed ora, grazie al vostro gentilissimo direttore, inizierò a parlare di islam e raccontarvi un po’ quello che succede nel “nostro mondo” per farvi conoscere la nostra relgione, ma anche alcuni aspetti che non sempre le tv e tutto il resto fanno vedere e cioè che siamo persone normali anche noi, facciamo le stesse identiche cose che fate voi, la spesa, le commissioni, i figli a scuola, ecc… insommma vita quotidiana anche se di religione diversa, non vuol dire non sapere fare nulla, anzi ci si può tranquillamente scambiare opinioni sempre con rispetto e reciprocità, senza offese né da una né dall’ altra parte, con estrema serenità e lucidità. E proprio in tema di lucidità in questa rubrica vorrei parlarvi anche dei terribili fatti accaduti nel 1992 in Bosnia, e del fatto che nessuno ancora oggi parla tanto di quel che è successo cosi vicino a noi, io frequento la Bosnia, mio marito è bosniaco ed ha fatto la guerra aveva 19 anni… ma ve lo racconterò un altra volta…

Intanto vi auguro buona lettura e con mio piacere farò la vostra virtuale conoscenza.

Grazie

Deborah Callegari Hasanagic

mondoraro

20 nov 2009

Daniela Santanchè a confronto con imam Milano , convertite italiane e Vittorio Sgarbi parte 1

Daniela Santanchè a confronto con imam Milano , convertite italiane e Vittorio Sgarbi parte 3

la mia rubrica...

Esselamu aleykum,
questa cari sorelle e fratelli è la rubrica che curerò personalmente dal 22 novembre, con grande piacere inizia il mio nuovo lavoro...
a voi buona lettura!
inshallah!





http://www.mondoraro.org/

19 nov 2009

STEFANIA ATZORI, CHE ASPETTI, PERCHE' NON DENUNCI ALLE FORZE DELL'ORDINE QUESTO INCITAMENTO?

19 ott 09, 12:18
Osama: sionista che tanto ci fa soffrire,speriamo come dice Ahmadinejad di cancellarlo dalle carte geografiche.Che la pace sia con te sorella,Salem

19 ott 09, 12:16
Osama: Cara sorella sono d’accordo con te,è Israele il vero nazista,speriamo chei nostri fratelli mujaheddin (che Allah sia con loro)iraniani possano dotarsi della bomba atomica e spazzare questo stato

STEFANIA ,  visto che crivere di lanciare bombe atomiche su un popolo è un reato allora che aspetti a denunciare questo crimine?  Perchè non hai informato la tua amica giornalista Maria Giovanna Maglie a scrivere anche su questo? Perchè non hai informato la Polizia Postale visto che è un reato? Chi tace lui acconsente o NO?  Non è che qualche tuo amico codardo, probabilmente suggerito da qualcuno,  si spacciò per musulmano e scrisse quello quanto riportato sopra? 

E qualcuno scrisse http://sherif.blog.dada.net/post/201043 Forse la signora Atzori si vergogna di atteggiarsi da coniglio in privato e da "leone" in pubblico?                                     

CHE  DITE DI  QUESTO?

18 nov 2009

PEDOFILIA NELL'EBRAISMO-SIONISTA. COSA NE SAPETE?

 

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VEDREMO  SE  STEFANIA  ATZORI  AVRA' CORRAGGIO DI DENUNCIARE SUL SUO BLOG ANCHE QUESTO ATTO CRIMINALE?  SCOMMETTIAMO?

17 nov 2009

PER STEFANIA ATZORI, "SAPIENTONA" SULL'ISLAM e tra l'altro PALADINA DELL'OCCIDENTE FALLITA

Cara Stefania Atzori. Mi permetto di darti del TU anche se ci conosciamo superficialmente pur essendo stato insegnato da mio simpaticissimo professore Siciliano Luigi Muraca di dare del LEI alle persone che conosco superficialmente e a quelle che meritano rispetto ma è solo una questione di comodità. In merito alla tua affermazione che io abbia cancellato i commenti sul CBOX o meglio dire rimosso tutto CBOX , i commenti di un certo Osama http://sololislam.blogspot.com/2009/11/stefania-atzori-che-aspetti-perche-non.html , la verità è questa. OSAMA , e chiunque potava spacciarsi per Osama, probabilmente qualche tuo amico nel giorno 19 Ottobre 2009. su CBOX riporta che Israele ve cancellato dalla faccia a terra e poi altro ieri mi riporta , sempre su CBOX, link di un sito http://www.italian.faithfreedom.org/ dove vienne "spiegato" che solo ignoranti riportano l'affermazione che "maometto" consumò matrimonio quando Aisha ebbe 18 anni. Non ti sembra contradditorio questo Osama? E poi , CBOX non è stato rimosso per paura di qualcuno, specialmente di te ma perchè non voglio che certa gente mi scarica immondizia e le offese verso le altre fedi inclusa anche quella Islamica come è caso di tuo blog dove nessuno si fa scrupolo di offendere. Tranquila Stefania, sul mio blog nessuno ti darà della "zoccola", ci mancerebbe, a contrario di mia consorte che è già stata definita su un altro blog immondizia e tu sai dove. Mi dai anche del "mujahiddin fallito". A dire la verità; non lo ero sfortunatamente cioè non fui stato mujahiddin perchè non ero pronto psicologicamente per compiere quella missione. Dico sfortunatamente perchè mi sono reso conto quanto ho perso presso Allah cioè nella dipartita estrema nella quale tu, presumo, non creda. In Bosnia venivano gli Arabi a combattere ma nessuno di loro si fece esplodere , tutti che erano destinati a morire , morirono nei combattimenti. "Ci vediamo in procura" , non era rivolto a te ma a quei tuoi amici che ci hanno offesi dandoci del idiotta e della zoccola e non gli nomino neanche perchè non ho intenzione di lavarmi la boca. Ti ha turbato il mio ringraziamento al marito di Aisha Barbara Farina per il suo noto "pensiero filo terrorista". Hai letto bene questo link http://ummusama.wordpress.com/2009/11/13/santanche-non-dovrebbe-essere-punita-per-vilipendio/#comments o sei cieca? Io ho ringraziato , e si vede bene ,per aver combatutto per il mio paese d'origine tale è la BOSNIA paese che contiunuerò ad amare con tutto cuore. Sai Stefania, più terorristi di ISRAELE e gli USA non c'è ne sono. Un'altra cosa!!! La rimozione del CBOX dal mio blog non significa che io smetterò di criticare ISRAELE e gli USA come due stati canaglia (che non ti venga alla mente di pensare che smetterò) che si sono già abbastanza macchiati del sangue degli innocenti. Stefania, hai un astio verso l'Islam cumulato durante tutti questi anni. Definisci le convertite "brutte" ma ti sei guardata allo specchio come ad esempio su questo link http://salamelik.blogspot.com/2005/09/la-cialtrona-di-via-bellerio-la-foto.html ? Tu Stefania Atzori, nella speranza di vendere qualche copia di libro in più, seguendo l'esempio della Fallaci, copri di fango chiunque sia - anche lontanamente - musulmano su portali di dubbia attendibilità che manipolano perfino i suoi stessi scritti. Insomma, non sei riuscita con il tuo libro diventare PALADINA dell'occidente. Le Italiane a quanto pare non ti ascoltano e continuano convertirsi all'Islam e quello che ti bruccia. Vero o no? Per non andare lontano lascio a tutti i link dove si può sapere un'po di tutto su di te http://photos1.blogger.com/blogger/4545/1264/1600/iadl1.jpg preso da http://salamelik.blogspot.com

http://sherif.blog.dada.net/post/197690

SALVE E ARRIVEDERCI

  • chi l'ha spinta a sposarsi presto? Federico Mello, autore de "L'Italia spiegata a mio nonno" (Mondadori, 2007), sul suo blog

    "Avevo diciassette anni quando riapparve una delle mie sorelle naturali, Ivana, la maggiore, che mi aveva rintracciato dopo lunghe ricerche. Non sapevo nulla di lei, mi attaccai comunque al legame di sangue che ci univa e decisi di andare a vivere con lei e il marito. Proprio in quel periodo iniziai anche la corrispondenza con Hesham. Dopo neppure un'anno, Ivana mi comunicò che mi sarei dovua trovare un'altra sistemazione. Lei e la sua famiglia avevano bisogno di più spazio, e per di più, io non lavoravo ancora e quindi non contribuivo al loro bilancio. La mia relazione con Hesham, conosciuto attraverso le pagine di un giornale, non sembrava preoccuparla, anzi. (...) "Stefania, cosa vuoi che ti succeda?" mi incoraggiava Ivana "non vedi quante volte ti scrive e ti telefona Hesham? Non può essere un uomo cattivo. E, in ogni caso, qui da me non potresti continuare a stare. Se sei furba, te lo sposi: è ricco, ha una buona posizione. Sei fortunata, tu. Vedrai che con lui ti sistemi per tutta la vita".http://salamelik.blogspot.com/search?updated-min=2009-01-01T00%3A00%3A00%2B01%3A00&updated-max=2010-01-01T00%3A00%3A00%2B01%3A00&max-results=50

    http://salamelik.blogspot.com/2005/07/donne-coraggiose.html

    http://salamelik.blogspot.com/2005/09/la-cialtrona-di-via-bellerio.html

    E sul sito citato potete trovare tante altre cose. Ma non manca neanche Magdi Allam.

  • 14 nov 2009

    E il muro in Israele? Come la mettiamo?

     

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    http://www.holywar.org/PROPAGAN.htm

    La chiesa Serbo-Ortodossa che benedice il criminale RADOVAN KARADZIC

     

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    Immaginate  amici miei se Yusuff el-Qardavi  avesse "benedetto"  ad esempio  Osama bin Laden? Allora la mia domanda è: possiamo definire  la chiesa Serbo-Ortodossa un associazione criminale visto che fa fatica a dissocarsi dai crimini di Karadzic e Mladic.

    http://www.plbih.info/cms/index.php?id=388 

    12 nov 2009

    i soldati italiani contro la "fatina azzurra"

    Herat. Il tam tam comincia quando l’Italia non è stata ancora illuminata dalle luci dell’alba. «Visto la Santanchè?», chiede visibilmente rabbuiato, al suo team, un maresciallo della “Garibaldi” di Persano. E’ una domanda che si rivela retorica e genera commenti salaci. Il dissenso colorito, da qualche epiteto, è trasversale dal punto di vista politico. «Dire che Maometto era un pedofilo significa creare condizioni per un rischio aggiuntivo. Anche una sola frase può farci ammazzare», dice un caporalmaggiore che, per conto del Provincial reconstrution team italiano, fa ogni giorno il lavoro di scorta per le strade di Herat su fuoristrada non sempre blindati. Altri fanno proprie, con foga, le sue preoccupazioni.

    «Non dimentichiamoci che cosa accadde con le vignette sataniche e la maglietta di Calderoli, dove l’immagine del profeta veniva associata ad un maiale». Tra molte sopracciglia inarcate, che esprimono disappunto, alcuni ufficiali si chiedono che cosa sarebbe accaduto in Italia se qualcuno avesse accusato Gesù Cristo di essere un transessuale. La forte provocazione di Daniela Santanchè durante un talk show domenicale è all’origine di nuove preoccupazioni in un contesto che si era fatto un tantino più disteso dopo le tensioni elettorali (e gli attentati anche contro i militari italiani). «Disponiamo di armi perché non possiamo farne a meno, ma il nostro lavoro ci porta soprattutto a contatto con la popolazione civile. Siamo qui per aiutare. I musulmani afghani, lo sappiamo bene, sono ipersensibili. Un fanatico che voglia vendicarsi dell’offesa a Maometto lo si può sempre incontrare. Non mi resta che ringraziare la signora anche a nome delle nostre famiglie, che già vivono tra mille preoccupazioni», dice un ragazzo di Eboli che fa parte dell’equipaggio di un “Lince”. Nella chiesetta del campo dedicata alla Madonna di Loreto, il cappellano militare del contingente italiano, don Gianmario Piga, preferisce attestarsi su una posizione ecumenica. Cura le anime dei soldati, li prepara al matrimonio e alla cresima. Sostiene che agli oltre cento soldati impegnati in zona di guerra e che ogni domenica partecipano alla Santa Messa non fa che ripetere che i valori più belli sono il dialogo e la comprensione. Più pragmatico, invece, l’approccio al caso Santanchè: «Anche Gesù Cristo è stato attaccato con disegni e pubblicazioni blasfeme». Non si affida all’anonimato, cui sono indotti molti militari, il tenente colonnello Marco Mele della Brigata Sassari, responsabile dell’ufficio della pubblica informazione di Herat. Esprime una pacata posizione istituzionale, ricordando che le «consolidate tradizioni delle Forze Armate permettono di usare – nei limiti del lecito e del possibile – sempre il massimo rispetto delle culture, degli usi e delle tradizioni locali». Sottolinea che è proprio per questo «che le nostre attività non sono state né saranno mai invasive, ma attente alla specificità e alle consuetudini locali». Il commento contiene in sé anche un auspicio non secondario. Quello «di vedere ancora ricambiato dalle popolazioni e dalle istituzioni presenti sul territorio lo stesso rispetto che quotidianamente abbiamo nei loro confronti.». E’ un modo per chiudere il caso. Il problema è sapere che cosa ne pensano i ben informati integralisti disseminati al di là della muraglia che protegge l’accampamento dei soldati italiani.


    http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/mondo/2009/11/10/AMmc0u5C-ammazzare_italiani_santanche.shtml


    10 nov 2009

    MAOMETTO NON FU PEDOFILO. E GUARDATE CHI LO SOSTIENE.

    La Santanché provoca irresponsabilmente i musulmani (Libero del 10 novembre)

    No, Maometto non fu un pedofilo, e se qualcuno lo sostiene, per onestà deve anche ammettere che tutti noi, inclusi i fedeli si Santa Romana Chiesa siamo nipotini di pedofili al suoi pari. Ma il vero problema è che oggi molti maomettani, molti islamici contraggono matrimoni pedofili e la distinzione non è sofistica. Maometto visse a cavallo tra il ‘500 e i ‘600 dopo Cristo, in un’epoca in cui l’aspettativa di vita era di soli 25-30 anni e i matrimoni con spose bambine erano comuni sia in Arabia che nell’Europa cristiana. Innumerevoli sono i matrimoni tra reali delle grandi casate di Francia, Inghilterra e Spagna di in cui la sposa era ben più giovane di Aisha bint Abu Bakr, la bambina di nove anni che Maometto sposò dopo la morte della sua amata prima moglie, Khadija. Per di più, la storiografia musulmana sostiene che dopo averla sposata –con evidenti motivazioni politiche, tanto che il padre di Aisha, che era stato un maggiorente della Mecca, sarà poi il primo Califfo, il primo successore del Profeta- Maometto la riportò a casa e consumò il matrimonio solo in seguito (ma sul punto le versioni sono contrastanti). Di certo, Maometto amò Aisha alla follia, fu ricambiato, e morì appoggiato al suo grembo. Ma oggi, le decine di migliaia di musulmani che imitano il Profeta, non hanno nessuna giustificazione e meritano in pieno l’appellativo di pedofili, tanto che molti Stati islamici, a partire dalla semifanatica Arabia Saudita, a fronte del dilagare di spose bambine, prevedono di introdurre una età minima per il matrimonio, mentre altri l’hanno già introdotta. In Italia, fece scalpore nell’aprile scorso il caso di Samira, la tredicenne del Bangladesh sposata ad un trentaquatrenne, poi trasferitasi in Italia da dove, diventata sedicenne, rifiutò di seguire il marito in patria e fu “salvata” da una più che opportuna sentenza del tribunale dei minori di Treviso. Fece il giro del mondo nel 2008, la notizia della straordinaria forza di Nojoud Muhammed Nasser che a 8 anni –sì, a 8 anni- era stata venduta dal padre a un quarantenne, era stata violentata, ma era riuscita a scappare e a ottenere dal tribunale yemenita la dissoluzione del matrimonio. Sempre dallo Yemen ci giunge la terribile storia di Fawzya Abdullah Youssef, sposa bambina morta a dodici anni per un parto che le ha sfraziato il piccolo grembo. Mille, diecimila, centomila sono oggi le storie di indegni matrimoni con bambine nel mondo musulmano (lo stesso Khomeini, sposò una bimba di 12 anni) e tendono a crescere, anziché a diminuire, soprattutto in Iran. Un costume che prende a pretesto della pratica pedofila, l’esempio di Maometto, ma lo travolge e lo irride. A suo tempo, infatti, Maometto fu uno straordinario riformatore dei diritti delle donne. Stabilì, innanzitutto, la piena, totale parità di maschi e femmine quanto alla fede, e fu un atto rivoluzionario. Sul piano legale, stabilì poi che le donne fossero titolari di diritti ereditari (sia pure in quota ridotta, rispetto ai maschi), un principio innovatore dalle conseguenze immense sul piano sociale, perché codificava il loro pieno diritto autonomo di proprietà di immobili, denaro e greggi (si pensi che nell’Impero romano le donne erano inesistenti, quanto a diritti, erano proprietà piena e totale di maschi, come fossero armenti). Stabilì anche regole precise per la poligamia (non più di 4, ma lui ne aveva già 10) e mai, mai stabilì la morte per le adultere (in un versetto consigliò il perdono, in un altro cinquanta frustate), che fu stabilita solo nella sharia successiva. I musulmani di oggi, invece, vivono in un mondo in cui lo scorrere dei secoli ha illuminato i cuori sulla pienezza dei diritti delle donne. Sposarle bambine, è solo esercizio del diritto di stupro pedofilo, e poco conta che i loro padri, per denaro, glielo abbiano concesso. Purtroppo, però, gli stati musulmani sul punto soffrono di una criminale distrazione, che si fa complicità e così anche è per le grandi università coraniche che si guardano bene dal condannare queste barbarie.

    http://www.carlopanella.it/web/dett-edi.asp?ID=799

    ancora insulti a maometto

     

    Santanché-pedofilia

    Insulti a Maometto: timore di reazioni

    Santanché e le accuse di pedofilia.
    cattolici e musulmani concordi: a rischio l'integrazione ma attenti anche alla reciprocità.
    di Karima Moual, Il Sole24Ore
    Tra i più colpiti è Carlo Cardia. «Quello che ha detto l'onorevole Santanchè - dice il giurista cattolico ed editorialista di Avvenire - mi sembra una cosa fuori dal mondo». Maometto pedofilo? «Se dobbiamo affrontare il problema dei rapporti tra religioni è difficile partire senza il rispetto reciproco che vale per tutti». Il timore, sia chiaro, non è a senso unico: «A me preoccupano tutti gli insulti, anche quelli fatti ai cristiani, che sono stati molti ma per i quali non è stato fatto niente». Per Cardia «non è educativo per i nostri giovani i che crescono in questo ambiente. Stiamo trascurando l'integrazione delle comunità degli immigrati, e se manca la politica dell'integrazione anche gli episodi più piccoli possono provocare dei piccoli incendi e favorire i fondamentalismi». Maneggiare con cura, è il messaggio. Magari favorendo il dialogo con i moderati e i mettendo ai margini i fondamentalisti. Lo sostiene anche la fondazione Farefuturo, vicina a Gianfranco Fini, che sottolinea come «così non si fa neanche la peggiore politica. Si fa comunicazione, e in modo spregiudicato». Esperto di comunicazione è Sherif El Sebaie, 28 anni, egiziano, in Italia da 10 anni, animatore di un blog (salamelik.blogspot.com) attivo dal 2004 su Islam e immigrazione che si è aggiudicato il posto tra i 1000 blog più visti in Italia: «Chi ha a cuore la società che vorrebbe rappresentare non si atteggia in modo provocatorio rischiando di mettere in pericolo la pace sociale. Così c'è il rischio di alimentare reazioni su persone deboli e facilmente manipolabili». Valentina Colombo, moglie di Magdi Allam e docente di geopolitica del mondo islamico all'università europea di Roma, la pensa diversamente: «Giusto moderare i toni, ma c'è un dato di fatto, Maometto ha avuto una moglie piccola e giovanissima, Aisha. Lui rappresenta il profeta ed è il modello da seguire per tutti i musulmani. Ci sono oggi diversi religiosi, come dimostrano alcuni casi in Arabia Saudita e nello Yemen, che giustificano i matrimoni con i minori, questo è un dato grave e inammessibile». Khalid Chaouki, giornalista di origini marocchina e direttore del portale sul mondo islamico minareti.it, invita a «un gesto collettivo di condanna». Ma in un paese libero e democratico non c'è il diritto per ogni persona di dire quello che vuole? «Certo - risponde Zouhair Louassini giornalista di Rai-news24, di origine marocchina e professore di letteratura araba all'Università Roma 3 - la libertà d'espressione è uno dei grandi valori di democrazia. Il problema è che l'onorevole Santanchè fa il gioco di molti altri fanatici, che con la loro aggressività dimostrano poca obiettività e incitano alla violenza. Da ateo cresciuto nella cultura musulmana, devo anche dire che l'affermazione sul profeta Muhammad, senza analizzare il contesto storico, dimostra una mancanza di rigore scientifico».

    preso da

    9 nov 2009

    grazie a chi ci ha ascoltato...

    gli unici che fino adesso ci hanno ascoltate
    http://www.mondoraro.org/2009/11/09/il-comunicato-ufficiale-dellassociazione-shahrazad-la-voce-dellislam-in-merito-alle-dichiarazioni-offensive-della-santanche/

    ennesima offesa di pedofila è VERGOGNOSO



    allora questa è l'ennesima offesa che questa "signora" per non dire altro, SI è PERMESSA ANCORA UNA VOLTA, di offendere la nostra religione ed il nostro profeta pbdl. E' veramente indegna di andare in giro per tutte le tv ad offendere così il nostro amato profeta, totalmente ignorante e senza cervello, io da ITALIANA MUSULMANA mi ritengo offesa e precisamente indignata delle affermazioni che la "fatina azzurra" ha fatto e continua a fare, e quello che mi fa più schifo in tutto questo è che gli viene permesso di farlo senza che nessuno abbia il diritto di controbattere e dirgliene quattro come si deve, non bastava la provocazione che ha fatto alle nostre sorelle alla fine di ramadan, ora anche questa per l'ennesima volta. Ora io dico che il rispetto prima di tutto ma in questo caso se fossimo stati noi a dire il contrario? cosa che non faremmo mai, si sa, ma è solo un esempio se fossimo stati noi ci sarebbero state così tante possibilità di continuare ad offendere il profeta??? Quanti musulmani hanno mai offeso Gesù?

    vorrei ricordarvi alcuni passi della Bibbia perchè sopratutto alla "signora" sarebbe meglio ricordare :


    Genesi 16:2,3
    Sarai disse ad Abram: «Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli». Abram ascoltò la voce di Sarai.
    3
    Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nel paese di Canaan, Sarai, moglie di Abram, prese Agar l’egiziana, sua schiava
    e la diede in moglie ad Abram, suo marito.

    In Numeri leggiamo che anche Mose’ aveva sposato un’altra donna pur essendo gia' sposato con Sefora, Mosè infatti si prese in moglie una donna Cushita, cioe’ una discendente di Caino.

    Vediamo anche il caso di Gedeone, in Giudici 6:22-23
    Gedeone vide che era l’angelo del Signore e disse: «Signore, ho dunque visto l’angelo del Signore faccia a faccia!».
    Il Signore gli disse: «La pace sia con te, non temere, non morirai!».
    giudici 8:30
    Gedeone ebbe settanta figli che gli erano nati dalle molte mogli.
    Sembra che anche Gedeone fosse un uomo favorito da Dio, no?

    2 Samuele capitolo 12:
    Così dice il Signore: Ecco io sto per suscitare contro di te la sventura dalla tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un tuo parente stretto, che si unirà a loro alla luce di questo sole.



    SANTANCHE' HAI TOCCATO NO IL FONDO, MA PEGGIO ,VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA,
    VERGOGNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

    ORA BASTA CI HAI ROTTOOOOOOOO!

    8 nov 2009

    per chi offende ilnostro profeta pbdl

    AsSalamu Alikom (la pace sia su di voi)

    Invitiamo tutti i fratelli di fede islamica di fare almeno mille preghiere sul Profeta Muhammad, pace e benedizione su di lui, e chiedere ad Allah SwT di rispondere il più presto a chi parla male del nostro amato Profeta e che fa di loro un esempio per tutti coloro che pensano di parlare male su di lui:

    “Coloro che offendono Allah e il Suo Messaggero sono maledetti da Allah in questa vita e nell'altra: [Allah] ha preparato per loro un castigo avvilente.” (Corano, 33:57).

    Che Allah ci perdoni per essere vivi in tempo il cui i musulmani non difendono il loro Profeta come si vede …

    La pace sia su coloro che seguano i suoi passi …

    Pace e Benedizione sul Profeta Muhammad, la Misericordia di Allah l’Altissimo per tutta l’Umanità.

    http://muhammad.huda.it/

    Cosa viene detto sul Profeta Muhammad, pace e benedizione su di lui:

    http://muhammad.huda.it/profeta.html

    www.huda.it

    (Inoltra per amore del tuo Profeta)

    Se l’uomo sociale disponesse della memoria, i problemi della convivenza si ridurrebbero a meno del tre per cento.allam magdi

    Purtroppo non è cosí. Il concerto dei media, tutti, pubblici e privati, sono costantemente all’opera affinché per le frottole raccontate ieri non ci sia oggi spazio per una verifica critica. Negli ultimi anni abbiamo avuto al proposito piú di un esempio clamoroso di notizia sensazionale sulle prime pagine di tutti i quotidiani poi rivelatasi falsa o quantomeno ampiamente manipolata e mai rettificata con lo stesso clamore.

    La mattina del 23 febbraio del 2006 viene arrestato a Milano Kamel A.. Il generale Pollari, quello del rapimento dell’imam Abu Omar, aveva fatto sapere che “uno straniero è coinvolto in un progetto terroristico da porre in essere nel territorio nazionale, in particolare nella città di Milano”. Quindi la dettagliata descrizione di un attentato che sarebbe stato compiuto a qualche settimana dalle elezioni politiche “in modo da condizionarne l’esito”. Qualcosa di terrificante, quanto e peggio le bombe nella stazione di Madrid. Due cariche esplosive programmate per esplodere a mezzora l’una dall’altra, “in modo da causare il maggior numero di vittime”. La notizia è in tutte le aperture di giornale su tutte le reti televisive, ma non è vero niente. Kamel A. viene immediatamente espulso e poi riconosciuto assolutamente innocente dal tribunale che lo ha giudicato. Le accuse si basavano sulle confidenze di un cittadino libanese squattrinato il quale si era fatto venire l’idea di conquistare delle benemerenze trasformandosi in informatore dei servizi segreti. E aveva deciso così di accusare di terrorismo il suo coinquilino Kamel A., un siriano. Questi era stato subito sottoposto a pedinamenti e intercettazioni, tutte le sue amicizie e frequentazioni erano state passate al setaccio. Ma alla fine sia la Digos di Milano, sia il sostituto procuratore incaricato dell’indagine, Maurizio Romanelli, erano arrivati alla conclusione che il libanese si era inventato tutto. E, infatti, nei suoi confronti, era stato anche aperto un procedimento penale per calunnia.

    Nel luglio 2007 viene perquisita la moschea di Ponte Felcino. Il caso è clamoroso. Repubblica scrive: “All’interno del luogo di culto, fuori dall’orario delle cerimonie, si svolgeva un’opera di istruzione e addestramento all’uso delle armi e alle tecniche di combattimento proprie delle azioni terroristiche, oltre a lezioni di lotta corpo a corpo. Il tutto corredato dalla visione di proclami, filmati e documenti scaricati da siti internet “protetti”, mostrati tra anche ad alcuni bambini frequentatori della moschea. Nei video, anche indicazioni per la preparazione e l’uso di sostanze velenose o esplosive, le istruzioni per raggiungere le zone di conflitto in modo sicuro, inviare messaggi criptati in rete e perfino guidare un Boeing 747”. (!!!) GUIDARE UN BOEING 747 !!! GRAZIE AD UN VIDEO !

    L’imam è stato condannato a sei anni. Nei due anni di indagine, culminati con gli arresti del luglio 2007, la Digos perugina ha raccolto materiale scaricato da siti internet riferibili all’estremismo islamico, ma anche bottigliette di sostanze sequestrate a Korchi, come il potassio nitrato e l’ammonio nitrato. Praticamente nulla. Il termine “referibili all’estremismo islamico” puó voler dire tutto e niente e, se avete un vaso di fiori sul balcone, probabilmente avete in casa bottigliette col potassio nitrato e l’ammonio nitrato che sono concimi liberamente in vendita in qualsiasi negozio. Quanto al potassio nitrato (nitro) ne avete sicuramente un barattolo in cantina se ultimamente avete ridipinto le inferriate di casa vostra.

    Vi ricordate gli attentati del 10 agosto 2003 a Londra? Quelli sventati all’ultimo momento dalla polizia che arrestó 24 terroristi pronti a salire su 10 aerei con le famose lattine di Gatorade con sostanze chimiche da mescolare fra di loro per costruire l’esplosivo in grado di far saltare gli aerei? Una bufala. Questo esplosivo liquido, triacetonetriperossido, «è facile a fabbricare partendo da acetone per unghie ed altri prodotti in vendita in qualunque drogheria».
    Ma gli esperti, sempre più scettici: «il TATP richiede molto tempo per la fabbricazione; la polvere esplosiva si deposita sul fondo della provetta solo dopo molte ore».
    Ore chiusi nel WC dell’aereo a mescolare i componenti?
    Sembra improbabile.
    E poi quale aereo?
    Nessuno degli incriminati ha comprato né prenotato un biglietto aereo.
    Molti di loro non hanno nemmeno il passaporto.

    E allora, per la precisione, quali sono gli indizi che schiacciano i 24 terroristi?
    Risposta: «Telefonate ed e-mail».
    Ah, finalmente qualcosa di solido.
    I sospetti, dice la polizia, «utilizzavano nomi in codice che non lasciavano nessun dubbio sulle loro intenzioni; nonché delle espressioni fantasiose come, per esempio ‘UVA PASSA’, termine che è spesso usato in arabo per designare degli esplosivi».
    Ecco vedete, qui entrate con noi nei segreti più intimi del terrorismo islamista, nel codice occulto con cui comunica Al Qaeda.
    Nomi in codice che «non lasciano dubbi sulle intenzioni».
    Proviamo a fare un esempio: «Ciao, qui è Jack lo Squartatore. Parlo con Rambo?».
    Oppure: «Buonasera, qui è Hakim il Velato; mi passa il Vecchio della Montagna?».

    Anche gli attentati a Londra del 7 luglio 2005 alla metropolitana in cui morirono 52 persone hanno portato alla luce una serie di “coincidenze” strane. Come il fatto che il treno che secondo la versione ufficiale ha portato gli attentatori dal loro quartiere periferico al centro di Londra non è mai partito. Come il fatto che la foto pubblicata dai giornali di tutto il mondo che riprende i quattro terroristi con lo zaino è un montaggio. Come il fatto straordinario che la BBC il 16 maggio 2004 (oltre un anno prima degli attentati) trasmise un talk show dove esperti dell’”anti-terrorismo” discutevano sulle misure da intraprendere nel caso di un ipotizzato attacco terroristico in tre stazioni metropolitane e ad un bus di superficie!!!

    Cosa che nemmeno Jukas Casella e il mago Zurlí…

    Ebbene, nonostante queste (ma potrei continuare quasi all’infinito) evidenti fandonie, l’equivalenza Islam = terrorismo è dura a morire.

    Perché?

    Perché oltre a chi tira le fila dietro le quinte di queste azioni clamorose, il nostro mondo si è riempito di pinocchietti che a vario titolo battono anche gli ultimi angoli di periferia a divulgare l’immagine di un Islam brutto e cattivo, nemico dell’occidente e della civiltá.

    È il caso del pinocchietto Allam Magdi Cristiano che, grazie ai numerosi amici di fede fallaciana che lo sostengono, riesce a vendere un’immagine di sé che va da quella di esperto dell’Islam a quella dall’eroe combattente e sprezzante del pericolo per la causa della Veritá.

    Il signor Allam è stato poi premiato dall’altro pinocchietto di Regensburg che lo ha battezzato in mondovisione.

    C’è da chiedersi quale sia lo schema che sta dietro a tutta la strategia e cosa spinge i pinocchietti in questione a calcare il palcoscenico della provocazione e dell’odio.

    Lo schema è in realtá semplice.

    Se vuoi fare il pieno di voti battendo il tamburo fra gli strati sociali con le caratteristiche di limitate capacitá intellettuali, devi farlo con argomenti elementari come allo stadio o nell’arena. Il paradigma è ridotto ai minimi termini perché anche l’ultimo della classe lo capisca: noibuoni-lorocattivi, milan-inter, cowboy-indiani, bianco-nero.

    Ecco, adesso è facile. Si puó alzare il sipario: entra Allam Magdi Cristiano, al quale mi permetto di ricordare che:

    “Ha scavato una fossa e l’ha resa profonda, ma è caduto nella fossa che ha fatta.

    La sua malizia gli ritornerà sul capo, e la sua violenza gli scenderà sulla testa”.

    (Salmi, 7; 15-16)

    http://ilderviscio.wordpress.com/2009/11/07/pinocchio-nel-paese-dei-balocchi/#more-467

    7 nov 2009

    Svolta a Marsiglia: via libera alla moschea più grande di Francia


    Avrà un minareto di 25 metri, dal quale sarà proiettato un fascio di luce per richiamare i fedeli alla preghiera. Sarà rivestita di vetri cristallizzati e pietra bianca d’Istria, la stessa utilizzata per il Ponte dei Sospiri di Venezia. Potrà accogliere settemila persone in una sala di 3.500 metri quadri. Diventerà il sessantaquattresimo luogo di culto islamico in città, ma è già l’edificio dei record. Con il via libera appena ottenuto dal comune, nascerà a Marsiglia la più grande moschea di Francia.
    Il taglio del nastro è fissato per il 2011, ma per i musulmani della città francese - composta da 200mila persone, oltre un quarto della popolazione - è già tempo di festeggiare. Dopo anni di trattative, il sindaco di centrodestra Jean-Claude Gaudin (Ump), inizialmente contrario al progetto, ha cambiato idea e ha consegnato ai rappresentanti della comunità, in una cerimonia ufficiale, il permesso di costruzione. I lavori dovrebbero cominciare già il prossimo aprile per un progetto ambizioso quanto simbolico per i fedeli islamici. «È un grande giorno - ha commentato soddisfatto Nourredine Cheikh, presidente dell’associazione che si è battuta per il via libera alla costruzione del luogo di culto islamico -. È l’atto di nascita della nostra moschea. A noi adesso il compito di costruirla».
    Un compito che non mancherà di trovare ostacoli lungo il cammino. Il clima nella città più multietnica di Francia si è già surriscaldato a causa dell’ok concesso dalla municipalità. Se è vero che prima di dare il via ai lavori sarà necessario raccogliere 22 milioni di euro per finanziare il progetto, la concessione strappata ieri è considerata da molti un passo troppo in avanti verso l’islam. Il Front National è già sul piede di guerra. Il partito di estrema destra ha manifestato ieri davanti alla sede del municipio con un cartello che non lasciava spazio a equivoci: «Non à la mosquée», niente moschea a Marsiglia. Dalla sua parte anche i nazionalisti di Mnr (Mouvement National Républicain), che hanno già fatto ricorso contro il provvedimento del sindaco. Poi c’è la Lega del Sud che annuncia un altro ricorso sulla base di un cavillo: «L’affitto è troppo basso e potrebbe essere considerato un aiuto alla costruzione, il che sarebbe contrario alla legge sulla laicità».
    Dal canto suo il sindaco Gaudin, per difendere il provvedimento e la svolta durante il suo mandato, cita i sondaggi: «Nel ’96 la situazione era ancora prematura. Nel 2001 invece il paesaggio musulmano ha cominciato a evolversi e sono maturati i tempi per aprire una discussione - ha detto a Le Figaro -. Anch’io mi sono evoluto, come gli abitanti di questa città. Oggi il 57 per cento della popolazione di Marsiglia è favorevole al progetto». Mancano solo i fondi. Una quindicina di Paesi li ha già garantiti. Poi tutto sarà pronto per la moschea dei record.


    leggi qui

    6 nov 2009

    moglie e marito nell' islam

    Quando ti sposi, non sposi solo una donna, ma sposi tutto il suo mondo. Da quel momento in poi, lei sarà ogni giorno la tua partner, la tua compagna e il tuo miglior amico.
    Lei condividerà con te ogni momento, ogni giorno. Condividerà i piaceri e i dispiaceri della vita, i successi e i fallimenti, i sogni e le paure, le risate e le lacrime...Quando sarai ammalato si prenderà cura di te, quando avrai bisogno farà l'impossibile per aiutarti.
    Quando avrai da confidarle un segreto, lei lo conserverà, quando ti servirà un consiglio, lei ti darà quello migliore.
    Lei sarà sempre accanto a te: quando ti sveglierai al mattino, la prima cosa che vedrai sarà lei, durante il giorno anche se non vi vedrete, lei sarà ogni momento con te con il pensiero, pregando per te con tutto il cuore. Quando andrai a dormire, l'ultima cosa che vedrai sarà lei....
    ...Tua moglie è il tuo mondo e tu sei il suo mondo...


    "....Esse sono come una veste per voi, voi siete come una veste per loro..."(Corano 2.187)
    In verità, i consorti sono come dei vestiti, l'uno per l'altro, che offrono protezione, conforto e dolcezza.


    " Il DIO vi ha concesso delle femmine, nate tra voi..." (Corano 16.72)


    " Un altro dei Suoi segni: per voi, da voi stessi, ha creato le vostre donne perché presso di loro viviate in grata compagnia, ha collocato fra voi desiderio e simpatia. Non sono forse segni interessanti per gente che riflette? " (Corano 30.21)


    Il rapporto tra i due consorti è il più interessante tra i rapporti umani: la quantità d'amore, l'intimità, la misericordia, la dolcezza, la tenerezza, la pace e la tranquillità che riempiono il cuore dei due è semplicemente indescrivibile. Questo mix di sentimenti non ha altra risposta che: Misericordia da ALLAH s.w.t.
    Ma la felicità nel matrimonio non si può avere gratis. La felicità continua bisogna guadagnarla ogni giorno con l'impegno di tutti e due. L'albero dell'amore nuziale ha bisogno di cure quotidiane.
    Non dimenticare che il Profeta s.a.w.s. trovava il tempo per andare a correre e fare a gare, al deserto, con la sua consorte Aisha r.a.
    Non dimenticare che sarai ricompensato da Allah s.w.t. per ogni emozione che confidi a tua moglie. Per questo il Profeta s.a.w.s. ha detto: "...anche il cibo che metti nella bocca di tua moglie è sadaka..."
    Non sottovalutare mai le piccole cose come metterle il cibo nella sua bocca, regalarle una rosa, aprirle la porta...piccoli gesti...ma di grande significato.
    Ogni volta non dimenticare di essere buono con tua moglie, con le parole e con le azioni. Parla con lei, sorridi, chiedile un consiglio, chiedile il suo pensiero...
    Non dimenticare che il Profeta s.a.w.s. ha detto: " Il migliore fra di voi sono coloro che sono i migliori con le loro mogli"
    Trova il tempo di pregare insieme a lei, sarà Allah s.w.t. che rinforzerà il vostro legame.
    E alla fine, non basterà confermare che la ami fino alla morte. Noi crediamo nelle vita oltre la morte, e l'amore tra i due consorti che hanno fatto buone opere nella dunya (vita), continuerà nell'aldilà, inshAllah, come Allah s.w.t. ci ha promesso:


    " Entrate nel Jannat, voi e le vostre donne: vi sarà riservato un buon trattamento " (Corano 43.70)
    Tratto da: huda.it

    3 nov 2009

    la famiglia nell islam

    Nel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, il Clementissimo

    LA TUTELA (WILAYAH) MATRIMONIALE

    estratti dal “Fiqhu-s-Sunnah”

    (Le Regole della Legislazione Islamica

    illuminate dalla Tradizione Profetica)

    di Sayed Sabiq

    Significato della tutela

    La tutela è un diritto legittimo che costringe la persona ad essa sottoposta a sottomettervisi.

    Distinguiamo due generi di tutela: la tutela generale e la tutela speciale.

    La tutela speciale significa la gestione dei beni del minore e la sua rappresentanza negli atti giuridici come il matrimonio, da cui deriva la tutela matrimoniale.

    Le condizioni della tutela

    Il tutore deve essere libero, ragionevole e maggiorenne (pubere), che la persona sotto tutela sia Musulmana oppure no. Lo schiavo, il folle o il minorenne (impubere) non hanno il diritto di svolgere la tutela (su altre persone), poiché – non potendo essere responsabili (giuridicamente) di se stessi, a più forte ragione non possono essere tutori di altri.

    Aggiungiamo a queste condizioni una quarta, quella dell’Islâm, se la persona sotto tutela è Musulmana. Il non-musulmano non può esercitare tutela sul Musulmano, poiché Allah (subhânaHu waTa’ala) dice:

    …Allah non concederà ai miscredenti (alcun) mezzo (di vittoria) sui credenti (Corano IV. An-Nisâ’, 141)

    Non precisare la dignità del tutore

    La dignità non è prevista per il tutore, così come la dissolutezza non esclude dalla capacità di concludere i contratti di matrimonio, salvo nel caso in cui diventi libertinaggio (conclamato), in tal caso il tutore non è più considerato degno di fiducia e la sua tutela è annullata.

    La tutela della donna su se stessa nel caso del matrimonio

    Secondo l’opinione di diversi Sapienti, la donna non può sposarsi senza tutore, né essere la tutrice di qualcun altro: così il matrimonio non è concluso con la sua espressione, poiché la tutela è una condizione per la validità del contratto e la prima delle parti che partecipano alla (conclusione del) matrimonio è il tutore… per dimostrare ciò, questi Sapienti hanno presentato i seguenti argomenti:

    1. Allah l’Altissimo dice:

    Unite in matrimonio quelli tra voi che non sono sposati e i vostri schiavi, maschi e femmine, che siano onesti… (Corano XXIV. An-Nûr, 32)

    2. Allah (Gloria a Lui, l’Altissimo) dice:

    …E non date spose agli idolatri finché non avranno creduto… (Corano II. Al-Baqara, 221)

    In questi due versetti, Allah l’Altissimo si è rivolto agli uomini parlando del matrimonio, e non alle donne.[1]

    Questi due versetti possono essere interpretati come segue: oh tutori, non date in spose le donne sotto la vostra tutela ai miscredenti.

    3. Abu Mûsâ (radiAllahu ‘anhu) riferì che il Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “Non vi è matrimonio senza walî” (riportato e autentificato dall’Imâm Ahmad, Abû Dâwûd, Tirmidhi, Ibn Hibban e Hakim).

    Così il matrimonio senza tutore non è valido, come citeremo nell’hadîth di ‘Aisha (radiAllahu ‘anha).

    4. Bukhârî riportò, da Hasan, a proposito del versetto:

    …Non impedite loro… (Corano II. Al-Baqara, 232):

    “Ma’qil ibn Yasar mi raccontò che questo versetto fu rivelato per risolvere il suo problema: “Diedi in sposa mia sorella ad un uomo che la divorziò, e che venne poi a richiederla nuovamente in matrimonio dopo che la sua ‘idda (periodo di attesa in seguito alla dichiarazione di divorzio) era trascorsa. Allora gli risposi: “Te l’ho data in sposa, sono stato generoso con te, ma tu l’hai divorziata, poi vieni a richiederla di nuovo in sposa!! No, giuro su Allah che non la riavrai mai”. Questo ex marito era un brav’uomo, e la donna voleva ritornare con lui. Allora Allah l’Altissimo rivelò: …Non impedite loro… (Corano II. Al-Baqara, 232). Chiesi al Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam): “E se ora la facessi risposare?”, e la diedi di nuovo in sposa (all’ex marito)”.”.

    Al-Hafiz (rahimahullah) riporta nel suo libro “Al-Fatih”: Uno degli argomenti più validi è quello citato nel versetto qui menzionato. Tale versetto è la prova più diretta che la presenza di un tutore sia necessaria, altrimenti l’astenersi (di Ma’qil) non avrebbe avuto senso. Se la donna avesse potuto sposarsi senza tutore, non avrebbe avuto bisogno (del consenso) di suo fratello, poiché non si può dire di una persona responsabile di se stessa che le sia impedito di agire secondo il suo volere…

    5. ‘Aisha (che Allah sia soddisfatto di lei) riferì che il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: “Ogni donna che si sposi senza il permesso del suo tutore, il suo matrimonio non è valido, il suo matrimonio non è valido, il suo matrimonio non è valido… Se ha consumato il matrimonio, avrà la dote di compensazione. Inoltre, se i tutori rifiutano di dare in spose le donne, il governatore è il tutore della persona che non ne abbia uno” (riportato da Abû Dâwûd, Ibn Mâjah e Tirmidhi, che disse: questo hadîth è buono. Qurtubi commentò: questo hadîth è autentico).

    Ciò che Ibn ‘Ulaya riportò da Ibn Jurayj non viene preso in considerazione; egli riferì: chiesi di questo argomento a Zuhry, ma non ne sapeva (nulla). E nessun altro riportò tale opinione da Ibn Jurayj, a parte Ibn ‘Ulaya, un gruppo lo riportò da Zuhry… Se ciò è affermato da Zuhry, non serve come prova, poiché è stato riportato da uomini di fiducia, come l’Imâm Sulayman ibn Mûsâ e Ja’far ibn Rabi’a. E se Zuhry l’ha dimenticato, non è colpevole, perché tutti gli uomini possono dimenticare.

    Al-Hakim disse: la versione è autentica, (proveniente) dalle spose del Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam): ‘Aisha, Umm Salamah e Zaynab (che Allah sia soddisfatto di tutte loro)… poi citò trenta versioni a questo proposito.

    Ibn Mundhir commentò: Qualcuno dei suoi compagni ha riportato ciò che lo contraddice.[2]

    6. È stato detto: Poiché il matrimonio ha diversi obiettivi, e la donna è per sua natura sentimentale, non può sempre operare la scelta migliore.

    Così, rischia di non raggiungere questi obiettivi, ed è per questo che non può concludere da sola un contratto di matrimonio ed ha bisogno di un tutore.

    In questo modo, gli obiettivi del matrimonio saranno meglio realizzati.

    Tirmidhi disse: I Sahâbah mettevano in pratica questo hadîth. Tra loro possiamo citare: ‘Umar ibn al-Khattâb, ‘Ali ibn Abi Talib, ‘Abdullah ibn ‘Abbâs, Abu Hurayra, Ibn ‘Umar, Ibn Mas’ûd e ‘Aisha (che Allah sia soddisfatto di tutti loro).

    Tra gli adepti (Salaf), vi sono: “Sa’id ibn Musayyib, Hasan al-Basri, Shurayh, Ibrahim an-Nakh’y, ‘Umar ibn ‘Abdul’Azîz e altri.

    È anche l’opinione di Sufyan ath-Thawri, al-’Uza’y, ‘Abdullah ibn Mubarak, Shafi’i, Ibn Shabrama, Ahmad, Ishaq ibn Hazm, Ibn Abi Layla, Tabarani e Abu Thawr.

    Tabari commentò: Secondo l’hadîth di Hafsa (che Allah sia soddisfatto di lei), quando ella rimase vedova (suo padre) ‘Umar (che Allah sia soddisfatto di lui) la diede in sposa, e non fu lei a sposarsi da sola, e ciò annulla l’opinione di coloro che hanno detto che la donna maggiorenne (pubere) e libera abbia il diritto di sposarsi da sola, senza tutore. Se ciò fosse stato vero, il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) avrebbe lasciato Hafsa (radiAllahu ‘anha) disporre di se stessa senza walî, e non l’avrebbe chiesta in sposa al padre, se questi non avesse avuto alcun diritto di rappresentarla, essendo la donna responsabile di se stessa, e non suo padre (per lei).

    Abu Hanifa e Abu Yusuf hanno ritenuto, al contrario, che la donna ragionevole e maggiorenne (pubere) abbia il diritto di sposarsi da sola, che sia vergine oppure no. È preferibile che dia procura al suo tutore, al fine di evitare l’imbarazzo di trovarsi (da sola) con degli estranei (per concludere il contratto).

    Il suo tutore, che sia erede nello stesso tempo, non ha il diritto di porre obiezioni su tale matrimonio, a meno che ella non voglia sposare una persona non qualificata, o se la sua dote sia inferiore a quella delle sue simili (le donne della sua stessa condizione). In effetti, se sposa un non-qualificato senza l’accordo del suo tutore erede – secondo Abu Hanifa e Abu Yusuf – il suo matrimonio non è valido; poiché non tutti i tutori sono buoni avvocati, né tutti i giudici sono giusti; per questo (gli Ulamâ’ citati) hanno reso la decisione giuridica sostenente che questo matrimonio non è valido, allo scopo di evitare gli antagonismi.

    Si riporta anche che il tutore abbia il diritto di obiettare e reclamare la separazione al fine di evitare la vergogna, se la donna non abbia avuto ancora dei bambini e non sia ancora incinta; in questi ultimi casi il tutore perde il diritto di chiedere la separazione, per paura che il bambino o il feto sia perduto.

    Tuttavia, se il marito è qualificato e la dote è inferiore all’ordinario, il tutore ha il diritto di chiedere una dote equivalente a quella delle sue simili; se il marito accetta, il contratto sarà definitivo, altrimenti il giudice può annullarlo.

    Inoltre, nel caso in cui la donna non abbia un tutore che erediti da lei, o non abbia del tutto un tutore, oppure abbia un tutore che non sia suo erede, nessuno ha il diritto di opporsi al suo matrimonio, che si sposi con un qualificato oppure no, e che la dote sia uguale o inferiore a quella delle sue simili, poiché spetta a lei (il diritto) di decidere, dunque avrà agito con pieno diritto, vista l’assenza di un tutore che possa avere vergogna di un suo matrimonio “non qualificato”.

    Il suo diritto ad una dote equivalente a quella delle sue simili è eliminato per rinuncia.

    Gli Hanafiti si sono basati sui versetti seguenti:

    1. Allah l’Altissimo dice:

    Se divorzia da lei (per la terza volta) non sarà più lecita per lui finché non abbia sposato un altro… (Corano II. Al-Baqara, 230)

    2. Allah l’Altissimo dice:

    Quando divorziate dalle vostre spose, e sia trascorso il termine, non impedite loro di risposarsi con i loro mariti… (Corano II. Al-Baqara, 232)

    In questi due casi, il matrimonio è attribuito alla donna e l’attribuzione riviene all’agente reale…

    3. dato che la donna può concludere da sola un contratto commerciale, può anche concludere da sola una convenzione matrimoniale, poiché (giuridicamente) non vi è differenza tra i due contratti… tuttavia il matrimonio non può essere annullato, anche se il suo tutore ha il diritto di intervento, nel caso in cui ella abbia mal agito o abbia sposato un non-qualificato. Poiché la sua condotta è vergognosa per i suoi tutori.

    È stato detto (anche): le tradizioni che parlano della tutela come di una condizione per il matrimonio riguardano la donna priva di capacità (giuridica): minorenne (impubere) o folle.

    La specificazione del generale e la sua applicazione su qualche (altro) caso per analogia è una cosa (giuridicamente) permessa, secondo molti uomini di tradizione.

    La necessità di chiedere l’opinione della donna prima del matrimonio

    Qualunque sia il conflitto riguardo alla tutela della donna, il tutore deve prima di tutto chiedere l’opinione della donna e ottenere il suo consenso, prima di concludere il contratto, poiché il matrimonio è una relazione continua e reciproca tra uomo e donna

    Inoltre il consenso della donna è necessario per stabilire l’affetto, la tenerezza e l’armonia.

    In più, è vietato dalla Legislazione Islamica obbligare la donna – vergine oppure no – a sposare un uomo che ella non desideri, dunque il matrimonio (stipulato) senza il suo consenso non è valido, ed ella ha il diritto di dissolverlo, allo scopo di annullare i comportamenti autoritari del tutore, nel caso in cui quest’ultimo abbia concluso un tale contratto:

    1. Ibn ‘Abbâs (radiAllahu ‘anhu) riferì che il Messaggero di Allah (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “La vedova e la divorziata hanno più diritto di disporre di se stesse rispetto al loro tutore. In quanto alla vergine, bisogna consultarla. Il suo silenzio vale come consenso” (riportato da tutti gli Ulamâ’, tranne Bukhârî).

    Secondo una versione di Ahmad, Muslim, Abû Dâwûd e Nisa’i: “…In quanto alla vergine, suo padre le chiede il permesso”, che significa: prima di concludere il contratto.

    2. Abu Hurayra (radiAllahu ‘anhu) riferì che il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: “La vedova non può essere data in sposa che su suo ordine, e la vergine non può essere data in sposa senza il suo consenso”. Gli venne chiesto: “E come (sarà) il suo consenso?”, ed egli (sallAllahu ‘alayhi waSallam) rispose: “Se starà zitta”.

    3. Hansa’ bint Khadam (radiAllahu ‘anha) riferì che suo padre l’aveva data in sposa senza il suo permesso, malgrado il suo stato di vedovanza, allora ella si recò (a lamentarsi) dal Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam), che annullò questo contratto. (Al-Jama’a (tutti i compilatori delle raccolte di ahadîth) hanno riportato questo racconto, ad eccezione di Muslim).

    4. Ibn ‘Abbâs (che Allah sia soddisfatto di lui) narrò che una giovane ragazza vergine si presentò dal Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) per lamentare il fatto che suo padre l’aveva sposata senza chiederle il consenso; allora il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) le lasciò la scelta di rimanere con suo marito oppure di lasciarlo (annullando il contratto). (questo hadîth è riportato dall’Imâm Ahmad, Abû Dâwûd, Ibn Mâjah e Daraqutni)

    5. ‘Abdullah ibn Barida riferì di aver sentito suo padre raccontare che una giovane ragazza venne un giorno a dire al Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Mio padre mi ha data in sposa a suo nipote per migliorare il proprio livello sociale”.

    Allora il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) le diede la possibilità di scegliere se lasciare suo marito oppure rimanere con lui.

    Ella rispose: “Accetto ciò che ha fatto mio padre; volevo soltanto insegnare alle donne che i padri non hanno alcun diritto in questo affare”. (questo hadîth è riportato da Ibn Mâjah; i suoi trasmettitori fanno parte dei trasmettitori del Sahîh).

    30 ott 2009

    MODA ISLAMICA A ZAGABRIA (CROAZIA) NEL CENTRO ISLAMICO. E QUANDO LA FAREMO IN ITALIA?

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    Esselamu  aleikum fratelli e sorelle nell'Islam. Quello che vi faccio vedere è la sfilata delle ragazze Islamice che vogliono promuovere il modo di vestire islamico. Incredibilmente, la sfilata di moda ha suscitato gran interessamento dei mass-media che hanno espresso le critiche molto positive. E una cosa molto interessante da notare è, che quella serata erano presenti circa 200 donne di Pola, Zagabria, Rijeka e Lubiana.  Che nè dite?

    27 ott 2009

    ricordatevi di srebrenica

    "Per non disperdere la memoria di una grande tragedia avvenuta a poca distanza da noi"

    Le 'Madri di Srebrenica' ricevute in Municipio dal Sindaco

    26-10-2009

    “Siamo qui per un momento non convenzionale, ma di grande rilevanza simbolica e sostanziale. Un piccolo gesto, ma intenso, affinchè non si disperda la memoria di una grande tragedia avvenuta a poca distanza dalle nostre case e che rappresenta una ferita inguaribile nella storia dell’umanità.”
    Con queste parole il sindaco Tiziano Tagliani ha salutato oggi (26ott09) in Municipio Catic Hajra e Ibrahimovic Advija, rappresentanti dell’associazione “Zene Srebrenice” (Madri di Srebrenica) da anni impegnate ad individuare le cause e i colpevoli del genocidio di diecimila musulmani bosniaci da parte delle truppe serbo-bosniache, avvenuto nella loro città l’11 luglio 1995.
    “La memoria storica è un valore troppo importante e che va salvaguardato. Oggi voglio condividere con tutti voi il piacere di onorare queste donne - ha aggiunto il sindaco rivolto ai numerosi presenti in rappresentanza di associazioni locali e Istituzioni - custodi fedeli del ricordo di quei drammatici avvenimenti nei quali hanno perduto tante persone care e ancora più che mai decise nel perseguire verità e giustizia di fronte al mondo intero. A tutte loro e all'associazione che rappresentano vanno la piena solidarietà e l'amicizia dell’Amministrazione e dell’intera comunità ferrarese”.
    Catic Hajra e Ibrahimovic Advija hanno poi ricevuto il sindaco Tiziano Tagliani una targa in riconoscimento dell'impegno dell'associazione.
    La visita in Municipio della delegazione è stata organizzata in collaborazione con l’associazione di Pieve di Cento “Le case degli Angeli di Daniele”, che il 22 ottobre scorso ha assegnato il premio internazionale “Daniele – Le case degli angeli 2009” proprio alle Madri di Srebrenica in quanto 'testimoni di un genocidio che non si deve dimenticare'.
    Al termine dell'incontro in Municipio le due ospiti si sono recate al Cafè de la Paix (piazzetta Corelli 24) per un incontro pubblico sul tema “Le testimonianze di un genocidio”.

    LA SCHEDA - Il genocidio operato l’11 luglio 1995 a Srebrenica - città bosniaca protetta dalle Nazioni Unite con la presenza dei caschi blu olandesi - da parte delle milizie serbo bosniache guidate da Ratko Mladic, è fra le peggiori atrocità mai commesse in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nel massacro risultano scomparse diecimila persone musulmane bosniache di Srebrenica, di molte delle quali non sono ancora stati ritrovati i corpi mentre a Tuzla, dove ha sede il centro scientifico, si cerca ancora di attribuire un nome ai resti rinvenuti nelle fosse comuni. Dopo la fine della guerra soltanto 3.500 persone (su 37mila abitanti della città) sono ritornate a Srebrenica attualmente parte della Repubblica Srpska. Il Tribunale internazionale dell’Aja ha condannato per genocidio per i fatti di Srebrenica il comandante dell’esercito serbo bosniaco. Ma, pur riconoscendo la natura di genocidio al massacro perpetrato l’11 luglio 1995 nell’enclave musulmana, non ne ha imputato la responsabilità alla nazione serba, malgrado proprio la Serbia rendesse disponibile un notevole supporto finanziario e militare alle milizie responsabili dei crimini.
    L’associazione civica “Zene Srebrenice” (Donne di Srebrenica) è composta dalle vedove, dalle madri, dalle sorelle e dalle figlie degli scomparsi, opera a Tuzla e si occupa di promuovere la ricerca di verità e giustizia sul genocidio. Il giorno 11 di ogni mese, a Tuzla, l’associazione percorre la città fino alla piazza della Fontana, in centro, portando i drappi con i nomi dei propri cari scomparsi, utilizzando il modello di manifestazione inventato a Buenos Aires dalle madres de Plaza de Mayo che, analogamente, chiedono verità e giustizia sui desaparecidos argentini. L’associazione civica “Zene Srebrenice” ha comprato uno stabile per promuovere un progetto che possa permettere almeno a una decina di famiglie di lavorare e sopravvivere.

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    Karadzic "ordinò pulizia etnica in Bosnia

    Non si presenta al Tpi, giudici vanno avanti

     

     

    Radovan Karadzic

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    Radovan Karadzic

    L'AJA - Radovan Karadzic è responsabile, in quanto "comandante supremo delle forze armate", della pulizia etnica in molte parti della Bosnia, compresa Srebrenica. Lo ha detto il procuratore del Tribunale penale internazionale leggendo i capi d'accusa contro Karadzic.

    Per il secondo giorno consecutivo Radovan Karadzic ha disertato l'aula del Tribunale penale internazionale (Tpi), dove si celebra il processo contro di lui. I giudici hanno aperto la seconda udienza registrando la nuova assenza dell'imputato.

    I giudici del Tribunale dell'Aja hanno deciso di andare avanti con il processo nonostante l'assenza dell'imputato. "Registriamo con disappunto la nuova assenza di Karadzic ma procediamo lo stesso e daremo la parola all'accusa", ha detto il giudice O-Gon Kwon. "Karadzic ha deciso volontariamente di non presentarsi nemmeno alla seconda udienza e dunque accetterà le conseguenze del suo comportamento", ha detto il giudice. O-Gon Kwon ha spiegato che "il diritto a difendersi da solo non è assoluto e ha se intralcia la giustizia può essere sospeso". Il processo, ha annunciato il giudice, proseguirà dunque come stabilito. Oggi l'accusa leggerà i capi d'imputazione e lunedì prossimo ci sarà l'udienza successiva. "Se Karadzic non si presenterà nemmeno la prossima volta - ha concluso il giudice - si continuerà in sua assenza anche con l'ascolto dei testimoni e si nominerà un avvocato d'ufficio".

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