Un video interessante che prende in giro KARADZIC con i sottotitoli in inglese
28 ago 2010
26 ago 2010
Il presidente Sharkozy che non lascia in pace l’Islam. (essi non smetterano di combatervi finchè non vi faranno allontanare dalla vostra fede, sura Al-Baqara)
French president accused of attacking Islam
Fasting French-style blog post sparks outrage Il digiuno post del blog in stile francese scintille indignazione
Un articolo sarcastico da un blogger marocchino circa in stile francese digiuno indignazione ha suscitato in molti paesi musulmani, quando le notizie diffuse, mentre il presidente francese è stato accusato di attaccare uno dei principali pilastri dell'Islam.
Owner of the blog called "Alach: Reflections of a Moroccan on what happens in Morocco and the world" posted an article called "Sarkozy proposes French-style fasting" in which he wrote that the French president launched a new project called Ramadan of France. Proprietario del blog chiamato "Alach: riflessioni di un marocchino su quanto accade in Marocco e nel mondo" pubblicato un articolo intitolato "Sarkozy propone il digiuno in stile francese", in cui ha scritto che il presidente francese ha lanciato un nuovo progetto chiamato Ramadan di Francia.
"I musulmani francesi sono il francese prima di essere musulmani, per questo non possono rinunciare alla tradizione francese di avere caffè e croissant al mattino"
http://www.alarabiya.net/articles/2010/08/24/117489.html
Se è vero che Sarkozy fa parte del’armeè dei Sionisti in Francia allora non vi supite. Ecco qui sotto il video
24 ago 2010
SALUTI DALLA BOSNIA
14 ago 2010
10 ago 2010
9 ago 2010
I SOlDATI AMERICANI SOPRAVISUTI IN IRAQ E I LORO RACCONTI
Da piccoli sono stati insegnati che America è il paese più ricco nel mondo, più democratico, più forte. Amavano guardare i film nei quali gli Americani vincono sule forze del “oscurantismo e del male”. E per questo si sono arruolati nel US ARMY e diedero il loro contributo all’occupazione dell’Iraq. In Iraq videro che i loro politici li hanno mentiti e che la guerra in Iraq non è nell’interesse del popolo americano. Molti soldati Americani morirono e molti rimasero feriti in Iraq. In questo video sotto guardate il documentario nel quale sentirete le testimonianze raccapriccianti dei soldati americani. Il video è in inglese con i sottotitoli in bosniaco.
QUI Download
7 ago 2010
La guerra d’Israele e i crimini contro bambini
Bambini israeliani che si divertono a scrivere sui missili che andranno ad ammazzare bambini arabi. E POI LEGGETE SOTTO:
Nel 1989 in Israele, il partito Shass (ultraortodosso di destra) pubblicò una preghiera nell’edizione speciale delle Nuove Dolci Preghiere, composta per la festa del Simhat Torah, in cui i bambini (quelli che oggi firmano le bombe sorridendo) vengono portati alla sinagoga.[1]
Riporto solo la prima parte della preghiera (dedicata ai bambini), perché il resto ha il medesimo e duro tono.
Un giorno di purezza per gli ebrei
Un giorno di impurità per gli arabi
Un giorno di salvezza per gli ebrei
Un giorno di pianto per gli arabi
Un giorno di prosperità per gli ebrei
Un giorno di estinzione per gli arabi
Un giorno di conoscenza per gli ebrei
Un giorno di sporcizia per gli arabi
Un giorno di dominio per gli ebrei
Un giorno di peste per gli arabi
Un giorno di consolazione per gli ebrei
Un giorno di vendetta contro gli arabi
Un giorno di perdono per gli ebrei
Un giorno di lapidazione per gli arabi[2]
...
Lo stesso anno (1989) sulla rivista Ha’aretz, il quotidiano più prestigioso d’Israele apparve un'altra poesia, questa volta la versione laica di una preghiera che, incorniciata, era esposta, pensate voi, nell’edificio della pubblica amministrazione israeliana della striscia di Gaza.[3]
«Sì, è vero che odio gli arabi
e che voglio cancellarli dalla carta geografica.
E’ questo il mio lavoro
e passo la vita piacevolmente:
ogni pallottola che sparo vola via una testa.
Che gioia quando si fa centro!
Entra nella testa e la spacca.
Allora mi sento liberato
e provo grande gioia
A vedere come vola via la testa.
Nei territori ci sono tanti bei posti.
C’è il mare, ci sono le belle spiagge
e tanto palmizi…
Peccato che ci siano anche gli arabi…»[4]