L'altro giorno, Il Corriere della Sera ha resuscitato nientepopodimeno che Magdi Allam, l' "esperto di Islam" "costretto ad approfondire la conoscenza del Corano e di Maometto" solamente a partire dal 2003 (ovvero dopo averci personalmente informato di essere destinatario di una fatwa che gli permette di aggirarsi con la scorta a spese dei contribuenti). Sì, esatto, quello che si fregiava dell'etichetta di "musulmano moderato" salvo poi farsi battezzare in diretta televisiva e a reti unificate, dopo "un percorso di spiritualità interiore che, a partire dall'età di quattro anni, sfocerà oltre mezzo secolo dopo nella conversione in Cristo". Inutile dire che trovo vergognoso che si permetta a questo "inquietante figuro" e "mediocrissimo scriba, i cui argomenti sono ingiurie criminalizzanti e banalità stupefacenti, all’insegna di un manicheismo penoso", per dirla alla Angelo D'Orsi, di riprendere a spargere veleni dopo che - con la complicità del Corriere stesso - ha preso per i fondelli i suoi lettori per qualche annetto. Ma tant'è, ormai ci tocca: ogni 11 settembre il Corriere deve tirare fuori dall'armadio qualche scheletro: che sia Allam o la Fallaci non fa differenza. Stavolta, però, il De Bortoli ha superato se stesso sfornando un incubo degno di un videoclip in salsa horror. Nel suo pezzo, infatti, Allam ci descrive per filo e per segno cosa farebbe se si trovasse di fronte la defunta Fallaci: "Di slancio ti abbraccerei forte fissandoti dritto negli occhi", "Tenendoti per mano ti accarezzerei i capelli così come mi è capitato di fare durante i nostri lunghi colloqui (...) Tu mi lasciavi fare senza alterarti, mai svelando i tuoi sentimenti", "Accarezzandoti la mano e custodendola come un bene prezioso tra le mie mani, ti donerei ancora una volta quel modo di essere che mi appartiene profondamente, una presenza partecipata e avvolgente che percepisco come l’essenza della mia umanità. E’ questo il vero amore? Tra noi è stato molto di più dell’amore tra i comuni mortali. Il sentimento che si era creato tra noi, così come l’ho vissuto, è un evento indelebile che resterà scolpito nel mio cuore e nella mia mente fino all’ultimo respiro", "Avrei avvicinato un bicchiere d’acqua alla tua bocca". Il crescendo rossiniano lasciava presagire un bacio clou se non qualcos'altro, ma il pudore di Allam e il rispetto per la defunta - che non si può difendere - ce l'ha evidentemente risparmiato. Devo prendere atto, però, delle doti descrittive e altamente suggestive di Allam: mi piacerebbe tanto quindi, che ci descrivesse - per filo e per segno - come si svolge la vivisezione degli animali sdoganata dal Parlamento Europeo con il suo voto favorevole e cristianamente convinto.
PS: Nello stesso numero del Corriere, c'era anche un editoriale molto meno poetico di un tale Panebianco. Stavolta è il mio, di pudore, ad impedirmi di commentarlo, quindi segnalo due ottime risposte: quella di Lorenzo Declich e quella di Andrea Franzoni.
Illustrazione: o macellaio 'nnamurato, di Lorenzo Pasqua
Preso da http://salamelik.blogspot.com/2010/09/o-macellaio-nnamurato.html
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