Allerta Usa, Israele battuto sulle tecnologie
In allarme il Pentagono, Rumsfeld invia una task force a Tel Aviv Allerta Usa, Israele battuto sulle tecnologie Intercettazioni fallite, contromisure inadeguate: la guerra elettronica in Libano è stata vinta da Iran e Hezbollah
Un missile Noor di produzione iraniana lanciato nel corso di manovre militari nel Golfo Persico (Reuters)
Lo smacco più bruciante per Israele non è il mancato smantellamento di Hezbollah. Gli strateghi di Tel Aviv sono angosciati da un altro fallimento che nei conflitti moderni può risultare decisivo. Sorprendentemente, Tsahal, il potente esercito di Tel Aviv ha perso la guerra elettronica contro i miliziani dello sceicco Hassan Nasrallah. È un evento di straordinaria importanza che ha messo in allarme i capi militari del Pentagono, perché gli Stati Uniti condividono con Israele buona parte della tecnologia e dei codici che permettono ai sistemi di funzionare. Se Israele ha fallito, Washington non può stare tranquilla. Perciò il segretario alla Difesa Rumsfeld ha subito spedito a Tel Aviv un gruppo di esperti in Electronic Warfare, guerra elettronica.
INTERCETTAZIONI FALLITE - Prima dell'inizio del conflitto, durato 34 giorni, i tecnici israeliani avevano raggiunto la certezza, attraverso i loro sistemi di intercettazione, che nei sotterranei dell'ambasciata iraniana a Beirut operava un centro militare collegato costantemente con lo sceicco Nasrallah e i suoi maggiori luogotenenti. Fin qui, tutto normale: miliziani sciiti e iraniani parlavano e il centro d'ascolto israeliano li intercettava. Quando però ha preso avvio lo scontro armato, le cose sono radicalmente cambiate. Di colpo le conversazioni fra iraniani e sciiti non erano più decifrabili. Uno dei fondamenti cruciali della guerra elettronica è l'assoluta necessità di neutralizzare la rete di comunicazione del nemico per impedire i collegamenti fra i reparti ed evitare la trasmissione di ordini dai vertici agli uomini sul campo. Ebbene, gli israeliani hanno provato a inserirsi sul sistema usato dagli hezbollah con l’intenzione di disturbarlo e renderlo inutilizzabile. Ma sono rimasti sconcertati quando i loro tentativi sono risultati vani. Il sistema elettronico dei miliziani si è rivelato impenetrabile. Nel frattempo gli uomini di Nasrallah erano in grado di tenersi in contatto con la centrale degli iraniani in territorio siriano, senza essere più intercettati. E addirittura riuscivano a inserirsi sul sistema di comunicazione dell'esercito d'Israele, cosa che li metteva in grado di conoscere le mosse dell'avversario e prevenirle, come hanno dimostrato alcuni attacchi mirati degli hezbollah che hanno colto di sorpresa i militari di Tel Aviv.
MISSILI HEZBOLLAH - La prova più clamorosa della guerra elettronica persa dagli israeliani è il missile degli hezbollah che ha sfasciato la corvetta Hadith al largo delle coste libanesi. Quando la nave fu colpita gli hezbollah annunciarono subito trionfanti di aver fatto centro. Invece Tel Aviv, imbarazzata, prese tempo e poi alla fine dovette ammettere. Il colpo subito dalla Hadith fa suonare un allarme impressionante. Significa che i sistemi tecnologici di Israele, e di conseguenza anche quelli degli Stati Uniti, sono antiquati, rispetto a quelli più sofisticati e imbattibili usati dagli hezbollah, e quindi dagli iraniani.
COMPUTER BLOCCATI - Il concetto di guerra elettronica si basa soprattutto sulla possibilità di neutralizzare un attacco del nemico, far scattare contromisure adeguate di fronte a una minaccia. Nel caso della corvetta Hadith non ha funzionato. Le cose dovevano andare in questo modo: la rete dei radar a terra dovevano segnalare alla nave l’arrivo del missile e innescare la partenza di un antimissile che andava a distruggerlo prima dell’impatto. Sono azioni di pochi secondi svolte dai computer. Si chiamano sistemi d’arma. Il fatto straordinario è che a loro volta gli hezbollah disponevano di radar installati sulla costa libanese attraverso i quali sono riusciti a bloccare i computer della nave che non hanno visto il missile arrivare, evitando perciò di ordinare al sistema di lancio di spedirgli contro un antimissile.
I PROGRESSI IRANIANI - I tecnici americani inviati da Rumsfeld sono sbalorditi dai progressi raggiunti dagli iraniani nel campo elettronico. Gli esperti di Teheran sono riusciti a dotare i loro sistemi di comunicazione di strumenti di protezione finora sconosciuti. C'è anche la convinzione che usino per le loro apparecchiature materiali tecnologici diversi rispetto a quelli tradizionali. Gli iraniani hanno avuto una grande scuola: l’Iraq. Il loro salto in materia di guerra elettronica è stato compiuto studiando le reti di comunicazione usate dagli americani sul territorio iracheno. Hanno escogitato i metodi per intercettare i sistemi dei militari degli Stati Uniti (compatibili con quelli di cui si serve l’esercito israeliano). Ne hanno scoperto i codici e al tempo stesso hanno elaborato un proprio sistema finora impenetrabile.
Marco Nese
26 agosto 2006
3 commenti:
non devi dar retta a chi non capisce niente di guerra elettronica...
la corvetta Ahi-Hanit (non Hadith, che sono delle tue cazzate) è stata colpita da un missile degli hiz, ma non affondata.
gli analisti militari suppongono che il secondo missile ( quello che ha colpito la nave ) non sia stato deviato dalle contromisure (chaff e decoy) lanciate dalla nave (http://israelbehindthenews.com/Archives/Jul-25-06.htm) ...
queste cose accadono in tutte le guerre, e sono ammesse in partenza.
è solo un punto degli hizbollah, mentre gli israliani ne hanno segnati di più nella partita (tanto per usare termini a te comprensibili...)
per quanto riguarda il resto dell'articolo, non mi sono messo a cercare dati , ma dato quello che dice sull'unica cosa verificabile, sarà un misto di bugie e inesattezze, come il resto.
CAPOSKAW, per le "bugie" riportate nel articolo rivolgiti a Marco Nese IL GIORNALISTA di Corriere e il suo direttore Paolo Mieli (ebreo sionista). Intanto HEZBOLLAH ci è riuscito a bloccare esercito Sio-Nazista con i missili KORNET con i quali ha perforato decine di Merkava. La verità fa male, ma Israele è stato bloccato anche a Gaza. Un altro smacco brucciante. Qui sotto la fonte del articolo.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/08_Agosto/26/nese.shtml
non contesto il fatto , ma la coclusione che ne trae...a parte che l'ignoranza di nesi è piuttosto evidente... i radar non bloccano altri radar...
decine di tank, guarda è meglio dire centinaia, o anche migliaia...
con migliaia di tank distrutti, come mai ci sono solo una decina di morti israeliani? un carro ha un equipaggio di 4 persone, come mai si salvano sempre tutte?
e poi scusa una cosa, se hamas ha vinto perchè accetta tutte le condizioni di israele?
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=107176
mi sembra proprio la storia del pugile k.o. che dice "quante me ne ha date! ma quante gli ne ho dette!"
un classico di quelli come voi.
chiacchere tante, fatti zero.
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