11 dic 2010

RAZISMO SIONISTA VERSO GLI ASINI GOYIMI, CIOE’, NON EBREI

Molti rabbini conservatori in Israele hanno chiesto un divieto sulle transazioni immobiliari tra ebrei e arabi israeliani. Politiker kritisierten das Urteil und bezeichneten es als "rassistisch". I politici criticato la sentenza e lo ha chiamato "un razzista".

Das religiöse Urteil untersagt die Vermietung und den Verkauf von jüdischen Immobilien an israelische Araber und verweist auf die jüdische Gesetzgebung (Halachah). La sentenza religiosa che vieta il noleggio e la vendita di case degli ebrei per gli arabi israeliani e si riferisce alla legge ebraica (Halakha). Die Rabbiner befürchten demnach, der Wert von Häuser und der gesamten Nachbarschaft könne nach einer Vermietung an Araber gemindert werden. I rabbini temeva, quindi, il valore delle case e l'intero quartiere potrebbe essere ridotto a un contratto di locazione per gli arabi. Zudem berge eine Vermietung oder der Verkauf die Gefahr von interreligiösen Ehen. Inoltre le montagne un affitto o vendita, il rischio di matrimoni inter-religiosi. Unterzeichnet haben das Urteil mehr als 40 jüdische Geistliche, die vom israelischen Staat angestellt sind. Hanno firmato il verdetto più di 40 ebrei religiosi che sono impiegati dello Stato israeliano. Unter ihnen prominente Gemeindeleiter wie der spirituelle Führer der Schass-Partei, Ovadja Josef, und der Oberrabbiner von Safed, Schmuel Elijahu. Compresi i leader della comunità di spicco come il leader spirituale del partito Schasse, Ovadja Giuseppe, e il rabbino capo di Safed, Shmuel Eliyahu. Beide hatten in der Vergangenheit wiederholt Schlagzeilen mit rassistischen Äußerungen gemacht. Entrambi avevano più volte in passato fatto i titoli dei giornali con dichiarazioni razziste.

Aufruf zur Denunziation Invito a presentare denuncia

Josef Ovadia a Gerusalemme (Foto: Reuters) Bildunterschrift: Großansicht des Bildes mit der Bildunterschrift: Didascalia: primo piano della foto con la didascalia: Spiritueller Führer der Schass-Partei und Unterzeichner des Verbots: Ovadia Josef leader spirituale del partito Schasse e firmatari del divieto: Ovadia Josef

Die Petition folgt einem Aufruf, den eine Gruppe von 18 prominenten Rabbinern vor einigen Monaten gestartet hatte. La petizione segue un appello che è stato lanciato da un gruppo di 18 rabbini eminenti pochi mesi fa. "Bekanntermaßen gibt es Menschen mit extremistischen Ansichten, die fordern, alle Araber aus dem Staat Israel zu vertreiben", erklärte dazu einer der Unterzeichner, Rabbi Shlomo Aviner, in einem Rundfunkinterview. "Ci è noto che le persone con posizioni estremiste, la richiesta di espellere tutti gli arabi da parte dello Stato di Israele", ha spiegato uno dei firmatari, il rabbino Shlomo Aviner, in un'intervista radiofonica. Er werde dieser Sicht nicht zustimmen, so der Geistliche aus der jüdischen Siedlung "Beit El" nahe Ramallah weiter. Egli non sarebbe d'accordo con questa visione, il clero da l'insediamento ebraico di Beit El "nei pressi di Ramallah. "Wir sollten aber auch nicht in das andere Extrem verfallen und den Arabern helfen, hier Wurzeln zu schlagen." "Ma non dobbiamo cadere in estremo e aiutare gli arabi a colpire le radici qui". Nach Angaben der linksliberalen Zeitung "Haaretz" werden Juden in dem jüngsten Schreiben zum Immobilienverbot auch dazu angehalten, ihre Nachbarn zu denunzieren, sollten sie sich nicht an das Urteil halten. Secondo il quotidiano Haaretz liberale di sinistra, gli ebrei nella lettera più recente al divieto immobiliare ha inoltre esortato a denunciare i loro vicini, non devono rispettare il verdetto.

Medienberichten zufolge verurteilte die israelische Regierung am Mittwoch (08.12.2010) umgehend den Vorstoß der Rabbiner. Riferito, ha condannato il governo israeliano il Mercoledì (2010/08/12) immediatamente per l'anticipo del rabbino. Ministerpräsident Benjamin Netanjahu erklärte, der Staat Israel weise solche Äußerungen entschieden zurück. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che lo Stato di Israele, tali osservazioni indietro deciso. Solche Dinge dürften in einem demokratischen Staat nicht gesagt werden, fügte er hinzu. Queste cose non si deve dire in uno stato democratico, ha aggiunto. Auch Staatspräsident Schimon Peres lehnte das Verbot ab und erklärte, das Schreiben führe zu einer moralischen und grundlegenden Krise Israels als jüdischer und demokratischer Staat. Anche il presidente Shimon Peres ha respinto il divieto e ha detto che la lettera avrebbe portato a una crisi morale e fondamentale di Israele come stato ebraico e democratico.

Intensivkurs in jüdischer Geschichte Corso intensivo di storia ebraica

Noch einen Schritt weiter geht der stellvertretende Knesset-Vorsitzende Ahmed Tibi in seiner Beurteilung des Immobilien-Verbots. Un passo ulteriore è il vice presidente della Knesset Ahmed Tibi nella sua valutazione degli immobili-ban. Er bezeichnete das Schreiben als "Massenverbrechen einer Gruppe von rassistischen Rabbinern, denen man einen Intensivkurs in jüdischer Geschichte erteilen sollte." Egli ha descritto la lettera come "crimini di massa di un gruppo razzista dei rabbini, che dovrebbero dare un corso accelerato di storia ebraica." Bereits am Dienstag hatte ein Abgeordneter der linksgerichteten Meretz-Partei eine polizeiliche Untersuchung und die Entlassung der betroffenen Rabbiner gefordert. Già il Martedì, un membro del partito di sinistra Meretz aveva chiesto una indagine di polizia e il licenziamento del rabbino colpite. Doch nicht nur Politiker, auch andere einflussreiche Geistliche äußerten Kritik. Ma non solo i politici, gli altri religiosi influenti espresso critiche. So wird der ultra-orthodoxe Geistliche Aaron Lei Steinman in der Tageszeitung Haaretz zitiert: "Was wäre, wenn es in Berlin einen ähnlichen Aufruf gegen die Vermietung an Juden gäbe?" Così il clero ultra-ortodosso Aaron Steinman Lei sul quotidiano Haaretz è citato: "E se fosse a Berlino un appello simile al noleggio per gli ebrei?"

Autorin: Stephanie Gebert (dpa, kna) Autore: Stephanie Gebert (dpa, KNA)

Redaktion: Ina Rottscheidt Editore: Rottscheid Ina                                                                                                                                  Fonte http://www.dw-world.de/dw/article/0,,6312117,00.html

E leggete anche su Norman Gary Finkelstein    « Hezbollah rappresenta la speranza. Combattono per difendere la propria terra e l'indipendenza della propria nazione; difendono se stessi dai predatori, dai vandali, dagli assassini stranieri   http://antonyloewenstein.com/2008/01/08/going-with-hezbollah/

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