Sfogliando la stampa bosniaca trovo un articolo molto interessante di un nostro studioso a nome di Abdusamed Nasuf Busatlic che potete trovare anche su facebook. Come avete già capito dal titolo, un anno fa sia io che mia moglie eravamo entrati in conflitto con gli Italiani “convertiti”, specialmente con “le convertite” ma incoerenti all’insegnamento dell’Islam, loro islam spiegato in maniera superficiale come ad esempio: “pronuncia la shehada, metti il velo e il paradiso è a portata di mano”. E il resto? Tornando al discorso di maledire e la questione della mubahella che autorizza il credente, se è un vero e proprio credente, di inviare la maledizione e chiedere Allah tramite la d’ua di punire la persona che ha fatto del male o diffamava le persone e/o la persona vi trasmetto una storia che fu successa durante il khalifo Harun er Reshid notata da Ibn Kessir uno dei più noti commentatori del Kur’an (Corano). Il Khalifo in questione se ne accorse che il Veziro Jahja el Bermeki era coinvolto nelle tangenti e le malversazioni, ordina di mettere in galera sia lui che il suo figlio. E questo imprigionamento era un colpo duro specialmente per il suo figlio che gli chiese: Papà, perchè siamo andati a finire in galera dopo la ricchezza e bellezza della vita che abbiamo goduto? Il padre rispose: Qualcuno che ci ha maledetti per il male che gli abbiamo fatto e colui che nel silenzio della notte faceva la d’ua verso Allah lamentandosi dei nostri mali che abbiamo commesso. Noi due abbiamo dimenticato ma Allah non dimentica. Preso da El Bidaje ve-n-nihajje 10\222.
Allora, come avete letto, ve ne siete accorti che la storia dell’Islam ha notato gli avvenimenti che riguardano la maledizione allora perché i “convertiti” e specialmente “le convertite” hanno paura di chiedere ad Allah tramite la d’ua la punizione nei nostri confronti visto che noi siamo coloro che vanno in giro per i blog a sputanarli? Invece di andare ad un certo Mufti Ismail Mousa, tra l’altro fa parte dei Suffisti che voi quando fa comodo odiate ma quando vi fanno le fatwe e fatwite su misura allora è un “mufti rispettato”, perché non fatte come fece al epoca Ibn Abbas invitando alla Mubahella visto che vi ritenete i coccoloni e le coccolone di Allah? Ma non vi preoccupate, la morte che loro amano falsamente non se l’augureranno mai e si guarderanno ben intorno. Chiedete ai “convertiti” quanti di loro hanno ritirato il certificato di battesimo? Vi diranno; ma dai non serve, ma sai e varie. Non lo ritireranno mai perché non si sa, può sempre servire per parare il seder. Fidatevi di quello che vi ho scritto ma non quello che leggete dai loro testi tra l’altro da una parte manipolati.
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