esselamu aleykum a tutti, sorelle e fratelli, in questo periodo che per me è super attivo, gli impegni per via del miolibro sono tantissimi Alamdullillah, mi sento spesso dire che i mussulmani devono integrarsi, comportarsi come ci si comporta in Italia perchè si vive qua e quindi bisogna adattarsi alle leggi e alle regole e mettiamoci pure anche le tradizioni religiose...
Ora detto questo che forse tempo fa anche avevo già accennato alla cosa, mi sono posta la domanda:"COSA SI INTENDE PER INTEGRAZIONE?"
Beh cari miei sapete purtroppo qual'è la risposta? Facendo una piccola indagine per un giornale bosniaco, ho scoperto (devo dire che però già lo sapevo e ne avevo le conferme, anche se facevo finta che non fosse così ), ho scoperto che per molta gente l' integrazione e riferita in particolare ai musulmani, viene intesa la maggior parte delle volte per ASSIMILAZIONE! Osceno a parere mio è dire poco, perchè ci sono delle persone, e mio malgrado musulmane, che fanno vedere che per essere accettati in questo Paese, cioè l' Italia, bisogna a tutti i costi comportarsi come loro e quindi ecco il "piccolo decalogo del musulmano secondo l' integrazione" o meglio l' assimilazione:
1. predicare bene e razzolare male ( gli italiani in questo sono molto bravi) cioè a casa essere islamici al 100%, ma appena esci ed incontri le altre persone cominci a comportarti peggio di loro bevedno alcolici, mangiando Haram, e pur di mantenere le amicizie fare tutto e per tutto quello che fanno loro
2. Se pur di ottenere un lavoro ti devi togliere il velo si fa tranquillamente senza problemi anzi così le altre colleghe ti considerano di più quindi non serve diventare matte per dimostrare chesai lavorare basta togliere il velo e magicamente diventi la più brava lavoratrice del mondo!
3.Senza dubbio se i tuoi figli frequentano la scuola a maggioranza cattolica allora anche tu devi per forza festeggiare il Natale e fare i regali a tutti e raccontare ai tuoi figli la favoletta di Babbo Natale che però sea casa non hai il camino da dove cavolo arriva Babbo Natale e poi se il fuoco del camino è pure acceso che fine fa Babbo Natale?
4. Non importa se nel tuo cuore tu sei islamico e sai che così facendo non ti comporti come Allah swt vorrebbe, tanto i tuoi nuovi amici ti insegneranno anche a non avere i sensi di colpa perchè ti comporti così e ti isegneranno anche che nella vita bisogna essere incoerenti perchè così arrivi molto lontano.
5. E per finire in bellezza ti insegneranno pure ad essere ignorante così tutto quello che tu sai sull' Islam e sulla tua religione loro ti diranno che lo devi adattare ai tempi moderni e non serve sapere tante cose basta solo integrarsi al pari di loro e quindi comportarsi come loro ed il Corano e gli insegnamenti di Alla swt li puoi mettere nel cassetto
6. Se dentro di te si risvegliano i sentimenti islamici che fino a quel momento hai dimenticato per essere loro amico, e quindi quando vedi tua figlia che si mette la minigonna, che fuma, che beve, e che vuole fare la modella o la velina, e inte si risvegliano questi sentimenti islamici profndi e quindi picchi tua figlia perchè si comporta così ( notare che se tu prima ti sei comportato così e hai lasciato ed insegnato ai tuoi figli lo stesso, e tu per questo una mattina tisvegli e la uccidi ( vedi la povera Hina) allora tu non sei più integrato come lo eri il giorno prima ma sei un integralista e fondamentalista.
Quindi morale della favola cari fratelli e sorelle musulmani, se volete integrarvi dovete assimilarvi, ed imparare l' incoerenza che vi porterà lontano....
Poveri i nostri figli, in Italia dove la Ummah non è per ninete unita e nessuno fa nulla, e se c'è qualcuno che vuole fare qualcosa viene bloccato dagli stessi musulmani, c' è solo da vergognarsi, purtroppo per noi perchè alla fine come dice un hadits del nostro Profeta swt :
" Io non ho paura che voi commetterete Sirk(associare a Dio il compagno) dopo la mia morte, ma ho paura dei fedeli musulmani che praticano e pensano solo a riempirsi la pancia"
Con questo voglio dire che ahimè ci sono purtroppo musulmani che guardano solo il proprio interesse e non il bene della Comunità Islamica Italiana.
25 feb 2009
21 feb 2009
Israele e lo smacco brucciante nella sua storia
Allerta Usa, Israele battuto sulle tecnologie
In allarme il Pentagono, Rumsfeld invia una task force a Tel Aviv Allerta Usa, Israele battuto sulle tecnologie Intercettazioni fallite, contromisure inadeguate: la guerra elettronica in Libano è stata vinta da Iran e Hezbollah
Un missile Noor di produzione iraniana lanciato nel corso di manovre militari nel Golfo Persico (Reuters)
Lo smacco più bruciante per Israele non è il mancato smantellamento di Hezbollah. Gli strateghi di Tel Aviv sono angosciati da un altro fallimento che nei conflitti moderni può risultare decisivo. Sorprendentemente, Tsahal, il potente esercito di Tel Aviv ha perso la guerra elettronica contro i miliziani dello sceicco Hassan Nasrallah. È un evento di straordinaria importanza che ha messo in allarme i capi militari del Pentagono, perché gli Stati Uniti condividono con Israele buona parte della tecnologia e dei codici che permettono ai sistemi di funzionare. Se Israele ha fallito, Washington non può stare tranquilla. Perciò il segretario alla Difesa Rumsfeld ha subito spedito a Tel Aviv un gruppo di esperti in Electronic Warfare, guerra elettronica.
INTERCETTAZIONI FALLITE - Prima dell'inizio del conflitto, durato 34 giorni, i tecnici israeliani avevano raggiunto la certezza, attraverso i loro sistemi di intercettazione, che nei sotterranei dell'ambasciata iraniana a Beirut operava un centro militare collegato costantemente con lo sceicco Nasrallah e i suoi maggiori luogotenenti. Fin qui, tutto normale: miliziani sciiti e iraniani parlavano e il centro d'ascolto israeliano li intercettava. Quando però ha preso avvio lo scontro armato, le cose sono radicalmente cambiate. Di colpo le conversazioni fra iraniani e sciiti non erano più decifrabili. Uno dei fondamenti cruciali della guerra elettronica è l'assoluta necessità di neutralizzare la rete di comunicazione del nemico per impedire i collegamenti fra i reparti ed evitare la trasmissione di ordini dai vertici agli uomini sul campo. Ebbene, gli israeliani hanno provato a inserirsi sul sistema usato dagli hezbollah con l’intenzione di disturbarlo e renderlo inutilizzabile. Ma sono rimasti sconcertati quando i loro tentativi sono risultati vani. Il sistema elettronico dei miliziani si è rivelato impenetrabile. Nel frattempo gli uomini di Nasrallah erano in grado di tenersi in contatto con la centrale degli iraniani in territorio siriano, senza essere più intercettati. E addirittura riuscivano a inserirsi sul sistema di comunicazione dell'esercito d'Israele, cosa che li metteva in grado di conoscere le mosse dell'avversario e prevenirle, come hanno dimostrato alcuni attacchi mirati degli hezbollah che hanno colto di sorpresa i militari di Tel Aviv.
MISSILI HEZBOLLAH - La prova più clamorosa della guerra elettronica persa dagli israeliani è il missile degli hezbollah che ha sfasciato la corvetta Hadith al largo delle coste libanesi. Quando la nave fu colpita gli hezbollah annunciarono subito trionfanti di aver fatto centro. Invece Tel Aviv, imbarazzata, prese tempo e poi alla fine dovette ammettere. Il colpo subito dalla Hadith fa suonare un allarme impressionante. Significa che i sistemi tecnologici di Israele, e di conseguenza anche quelli degli Stati Uniti, sono antiquati, rispetto a quelli più sofisticati e imbattibili usati dagli hezbollah, e quindi dagli iraniani.
COMPUTER BLOCCATI - Il concetto di guerra elettronica si basa soprattutto sulla possibilità di neutralizzare un attacco del nemico, far scattare contromisure adeguate di fronte a una minaccia. Nel caso della corvetta Hadith non ha funzionato. Le cose dovevano andare in questo modo: la rete dei radar a terra dovevano segnalare alla nave l’arrivo del missile e innescare la partenza di un antimissile che andava a distruggerlo prima dell’impatto. Sono azioni di pochi secondi svolte dai computer. Si chiamano sistemi d’arma. Il fatto straordinario è che a loro volta gli hezbollah disponevano di radar installati sulla costa libanese attraverso i quali sono riusciti a bloccare i computer della nave che non hanno visto il missile arrivare, evitando perciò di ordinare al sistema di lancio di spedirgli contro un antimissile.
I PROGRESSI IRANIANI - I tecnici americani inviati da Rumsfeld sono sbalorditi dai progressi raggiunti dagli iraniani nel campo elettronico. Gli esperti di Teheran sono riusciti a dotare i loro sistemi di comunicazione di strumenti di protezione finora sconosciuti. C'è anche la convinzione che usino per le loro apparecchiature materiali tecnologici diversi rispetto a quelli tradizionali. Gli iraniani hanno avuto una grande scuola: l’Iraq. Il loro salto in materia di guerra elettronica è stato compiuto studiando le reti di comunicazione usate dagli americani sul territorio iracheno. Hanno escogitato i metodi per intercettare i sistemi dei militari degli Stati Uniti (compatibili con quelli di cui si serve l’esercito israeliano). Ne hanno scoperto i codici e al tempo stesso hanno elaborato un proprio sistema finora impenetrabile.
Marco Nese
26 agosto 2006
In allarme il Pentagono, Rumsfeld invia una task force a Tel Aviv Allerta Usa, Israele battuto sulle tecnologie Intercettazioni fallite, contromisure inadeguate: la guerra elettronica in Libano è stata vinta da Iran e Hezbollah
Un missile Noor di produzione iraniana lanciato nel corso di manovre militari nel Golfo Persico (Reuters)
Lo smacco più bruciante per Israele non è il mancato smantellamento di Hezbollah. Gli strateghi di Tel Aviv sono angosciati da un altro fallimento che nei conflitti moderni può risultare decisivo. Sorprendentemente, Tsahal, il potente esercito di Tel Aviv ha perso la guerra elettronica contro i miliziani dello sceicco Hassan Nasrallah. È un evento di straordinaria importanza che ha messo in allarme i capi militari del Pentagono, perché gli Stati Uniti condividono con Israele buona parte della tecnologia e dei codici che permettono ai sistemi di funzionare. Se Israele ha fallito, Washington non può stare tranquilla. Perciò il segretario alla Difesa Rumsfeld ha subito spedito a Tel Aviv un gruppo di esperti in Electronic Warfare, guerra elettronica.
INTERCETTAZIONI FALLITE - Prima dell'inizio del conflitto, durato 34 giorni, i tecnici israeliani avevano raggiunto la certezza, attraverso i loro sistemi di intercettazione, che nei sotterranei dell'ambasciata iraniana a Beirut operava un centro militare collegato costantemente con lo sceicco Nasrallah e i suoi maggiori luogotenenti. Fin qui, tutto normale: miliziani sciiti e iraniani parlavano e il centro d'ascolto israeliano li intercettava. Quando però ha preso avvio lo scontro armato, le cose sono radicalmente cambiate. Di colpo le conversazioni fra iraniani e sciiti non erano più decifrabili. Uno dei fondamenti cruciali della guerra elettronica è l'assoluta necessità di neutralizzare la rete di comunicazione del nemico per impedire i collegamenti fra i reparti ed evitare la trasmissione di ordini dai vertici agli uomini sul campo. Ebbene, gli israeliani hanno provato a inserirsi sul sistema usato dagli hezbollah con l’intenzione di disturbarlo e renderlo inutilizzabile. Ma sono rimasti sconcertati quando i loro tentativi sono risultati vani. Il sistema elettronico dei miliziani si è rivelato impenetrabile. Nel frattempo gli uomini di Nasrallah erano in grado di tenersi in contatto con la centrale degli iraniani in territorio siriano, senza essere più intercettati. E addirittura riuscivano a inserirsi sul sistema di comunicazione dell'esercito d'Israele, cosa che li metteva in grado di conoscere le mosse dell'avversario e prevenirle, come hanno dimostrato alcuni attacchi mirati degli hezbollah che hanno colto di sorpresa i militari di Tel Aviv.
MISSILI HEZBOLLAH - La prova più clamorosa della guerra elettronica persa dagli israeliani è il missile degli hezbollah che ha sfasciato la corvetta Hadith al largo delle coste libanesi. Quando la nave fu colpita gli hezbollah annunciarono subito trionfanti di aver fatto centro. Invece Tel Aviv, imbarazzata, prese tempo e poi alla fine dovette ammettere. Il colpo subito dalla Hadith fa suonare un allarme impressionante. Significa che i sistemi tecnologici di Israele, e di conseguenza anche quelli degli Stati Uniti, sono antiquati, rispetto a quelli più sofisticati e imbattibili usati dagli hezbollah, e quindi dagli iraniani.
COMPUTER BLOCCATI - Il concetto di guerra elettronica si basa soprattutto sulla possibilità di neutralizzare un attacco del nemico, far scattare contromisure adeguate di fronte a una minaccia. Nel caso della corvetta Hadith non ha funzionato. Le cose dovevano andare in questo modo: la rete dei radar a terra dovevano segnalare alla nave l’arrivo del missile e innescare la partenza di un antimissile che andava a distruggerlo prima dell’impatto. Sono azioni di pochi secondi svolte dai computer. Si chiamano sistemi d’arma. Il fatto straordinario è che a loro volta gli hezbollah disponevano di radar installati sulla costa libanese attraverso i quali sono riusciti a bloccare i computer della nave che non hanno visto il missile arrivare, evitando perciò di ordinare al sistema di lancio di spedirgli contro un antimissile.
I PROGRESSI IRANIANI - I tecnici americani inviati da Rumsfeld sono sbalorditi dai progressi raggiunti dagli iraniani nel campo elettronico. Gli esperti di Teheran sono riusciti a dotare i loro sistemi di comunicazione di strumenti di protezione finora sconosciuti. C'è anche la convinzione che usino per le loro apparecchiature materiali tecnologici diversi rispetto a quelli tradizionali. Gli iraniani hanno avuto una grande scuola: l’Iraq. Il loro salto in materia di guerra elettronica è stato compiuto studiando le reti di comunicazione usate dagli americani sul territorio iracheno. Hanno escogitato i metodi per intercettare i sistemi dei militari degli Stati Uniti (compatibili con quelli di cui si serve l’esercito israeliano). Ne hanno scoperto i codici e al tempo stesso hanno elaborato un proprio sistema finora impenetrabile.
Marco Nese
26 agosto 2006
20 feb 2009
Croati Cattolici che diventano Musulmani
Ci sono sempre di più i Cattolici che accettano l'Islam. Il testo è in croato ma si può usare GOOGLE TRANSLATE per capire.
SVE VIŠE HRVATA PRELAZI NA ISLAM
Jusuf (nekada Bogdan) Radonić: - Katolički svećenici jedno propovijedaju, a drugo rade. Nisu se saživjeli s vjerom
Splitski imam Kemal Skender: - Proteklih godina imamo sve više prelazaka katolika i drugih građana na islam
Zamjenik muftije Aziz Efendija: - Ljudi su razočarani u mnogo stvari, a mir nalaze u islamu
http://www.slobodnadalmacija.com/20051130/novosti03.asp
Sudeći po izjavama osoba koje su iz Rimokatoličke otišli u druge crkve ili vjerske zajednice, te samih svećenika i vjernika koji su "digli ruke" od katoličanstva, sve više vjernika napušta Katoličku crkvu u Hrvatskoj! Bivši katolici s kojima smo razgovarali tvrde i da se nisu razočarali u Boga, nego u Crkvu i dio svećenstva, koje u novcu i moći vide svog jedinog Boga.
— Jedno propovijedaju, a drugo rade. Nisu se saživjeli s vjerom. Misu odrade tek tako — reda radi. Tek sam prelaskom na islam vjerski ispunjen, a još će naših građana, nezadovoljnih Katoličkom crkvom, prijeći na islam — kaže nam Splićanin Bogdan Radonić, koji je i promijenio ime u Jusuf, jedan od mnogih u Hrvatskoj koji je prihvatio islam i ostavio katoličanstvo za sobom.
"Sad sam bolji čovjek"
— Bio sam gorljivi katolik. Često sam išao na mise, ali nisam bio zadovoljan. Na islam sam prešao ima nekoliko godina, a i jedna je moja bliska prjateljica, uvidjevši koliko mi je dobro napravila moja nova vjera, prešla na islam. Ona to još taji od svoje obitelji, ali moja obitelj je u meni, nakon prelaska na islam, vidjela boljeg čovjeka i prihvatili su to. Onaj tko prihvati islam, ne napušta ga, kao što neki napuštaju katoličanstvo — kaže Jusuf, dok nam splitski imam Kemal Skender govori da su proteklih godina imali više prelazaka katolika i drugih građana na islam, a godišnje im dođe i stotinjak ljudi koji traže savjet i informacije o islamu u njihovu centru u Splitu.
Zamjenik muftije Aziz Efendija, inače jedan od najuglednijih pripadnika muslimanske vjerske zajednice u Hrvatskoj, kaže:
— Istina je da nam dolazi sve više ljudi koji žele primiti islam. Svakodnevno nam se obraćaju ljudi i znam osobno one koji su s katoličanstva prešli na islam. Mi smo dužni da tim ljudima koji nam dolaze budemo servis. Neki od njih slušaju predavanja, a dio ih odmah želi prijeći na islam. Ljudi su razočarani u mnogo stvari, a mir nalaze u islamu — kaže nam Efendija dodajući da je u Hrvatskoj između 60 i 100 tisuća muslimana.
Napominje i da broj muslimana kontinuirano raste. Pitali smo ga i jesu li katolici sve više razočarani u Crkvu, a na što on nije htio dati odgovor, navodeći kako nije na njemu da tumači razloge
SVE VIŠE HRVATA PRELAZI NA ISLAM
Jusuf (nekada Bogdan) Radonić: - Katolički svećenici jedno propovijedaju, a drugo rade. Nisu se saživjeli s vjerom
Splitski imam Kemal Skender: - Proteklih godina imamo sve više prelazaka katolika i drugih građana na islam
Zamjenik muftije Aziz Efendija: - Ljudi su razočarani u mnogo stvari, a mir nalaze u islamu
http://www.slobodnadalmacija.com/20051130/novosti03.asp
Sudeći po izjavama osoba koje su iz Rimokatoličke otišli u druge crkve ili vjerske zajednice, te samih svećenika i vjernika koji su "digli ruke" od katoličanstva, sve više vjernika napušta Katoličku crkvu u Hrvatskoj! Bivši katolici s kojima smo razgovarali tvrde i da se nisu razočarali u Boga, nego u Crkvu i dio svećenstva, koje u novcu i moći vide svog jedinog Boga.
— Jedno propovijedaju, a drugo rade. Nisu se saživjeli s vjerom. Misu odrade tek tako — reda radi. Tek sam prelaskom na islam vjerski ispunjen, a još će naših građana, nezadovoljnih Katoličkom crkvom, prijeći na islam — kaže nam Splićanin Bogdan Radonić, koji je i promijenio ime u Jusuf, jedan od mnogih u Hrvatskoj koji je prihvatio islam i ostavio katoličanstvo za sobom.
"Sad sam bolji čovjek"
— Bio sam gorljivi katolik. Često sam išao na mise, ali nisam bio zadovoljan. Na islam sam prešao ima nekoliko godina, a i jedna je moja bliska prjateljica, uvidjevši koliko mi je dobro napravila moja nova vjera, prešla na islam. Ona to još taji od svoje obitelji, ali moja obitelj je u meni, nakon prelaska na islam, vidjela boljeg čovjeka i prihvatili su to. Onaj tko prihvati islam, ne napušta ga, kao što neki napuštaju katoličanstvo — kaže Jusuf, dok nam splitski imam Kemal Skender govori da su proteklih godina imali više prelazaka katolika i drugih građana na islam, a godišnje im dođe i stotinjak ljudi koji traže savjet i informacije o islamu u njihovu centru u Splitu.
Zamjenik muftije Aziz Efendija, inače jedan od najuglednijih pripadnika muslimanske vjerske zajednice u Hrvatskoj, kaže:
— Istina je da nam dolazi sve više ljudi koji žele primiti islam. Svakodnevno nam se obraćaju ljudi i znam osobno one koji su s katoličanstva prešli na islam. Mi smo dužni da tim ljudima koji nam dolaze budemo servis. Neki od njih slušaju predavanja, a dio ih odmah želi prijeći na islam. Ljudi su razočarani u mnogo stvari, a mir nalaze u islamu — kaže nam Efendija dodajući da je u Hrvatskoj između 60 i 100 tisuća muslimana.
Napominje i da broj muslimana kontinuirano raste. Pitali smo ga i jesu li katolici sve više razočarani u Crkvu, a na što on nije htio dati odgovor, navodeći kako nije na njemu da tumači razloge
14 feb 2009
per le spose....
Giunto, attraverso un viaggio meraviglioso, al jannat an-naim (Giardino della bellezza e Felicità), il profeta Muhammad domandò a Gabriele quale fosse il segreto di tale paradiso. Ed egli rispose:
"Dio creò questo paradiso per riflettere la bellezza e la perfezione delle donne. La luce di questo paradiso è la sorgente delle luci angeliche di tutte le donne sulla terra. Le donne sono state create per portare il segreto della creazione in loro stesse. Dio le ha onorate enormemente facendo dei loro ventri, ricettacoli della Sua parola che rappresenta lo spirito.”
[…]
"Dio ha dato alle donne cinque qualità angeliche che gli uomini possiedono raramente. Sono la sorgente della pace, come Dio dice di averle create ' Affinchè tu possa trovare riposo in loro' (30:21). Questo è l'attributo del primo paradiso che è chiamatao 'la Dimora della Pace'. Sono oasi di costanza in mezzo al caos e al cambiamento. Questo è il motivo per cui esse danno la vita. La madre alleva e protegge il bambino in modo più affidabile del padre. Questo è l'attributo del secondo paradiso che viene chiamato 'la Dimora della Costanza'. Perpetuano le generazioni. Attraverso la loro progenie Dio crea i profeti angelici e i santi che stabiliscono il Suo ricordo perpetuo sulla terra, così come gli angeli fanno in cielo. Questo è l'attributo del terzo paradiso che viene chiamato 'la Dimora dell'Eternità'. Sono generose e benefiche. Sono descritte come 'una terra fertile' in tutte le scritture perché danno ogni cosa senza chiederne conto, persino la vita. Sacrificano loro stesse per un'altra creazione, e questo è l'attributo del quarto paradiso che viene chiamato 'il Giardino della Protezione'. Infine, sono la sorgente della bellezza. Attraverso la loro delicatezza e finezza, Dio ha coronato la terra con il diadema della grazia angelica. Questo è l'attributo del quinto paradiso che viene chiamato 'il Giardino della Bellezza'."
“Fra i credenti vi sono coloro che hanno la più gentile predisposizione e sono i più gentili nei confronti delle loro famiglie; tali sono coloro che mostrano la più perfetta fede. I migliori fra loro sono coloro che sono i più gentili nei confronti delle loro spose.”
"Dio creò questo paradiso per riflettere la bellezza e la perfezione delle donne. La luce di questo paradiso è la sorgente delle luci angeliche di tutte le donne sulla terra. Le donne sono state create per portare il segreto della creazione in loro stesse. Dio le ha onorate enormemente facendo dei loro ventri, ricettacoli della Sua parola che rappresenta lo spirito.”
[…]
"Dio ha dato alle donne cinque qualità angeliche che gli uomini possiedono raramente. Sono la sorgente della pace, come Dio dice di averle create ' Affinchè tu possa trovare riposo in loro' (30:21). Questo è l'attributo del primo paradiso che è chiamatao 'la Dimora della Pace'. Sono oasi di costanza in mezzo al caos e al cambiamento. Questo è il motivo per cui esse danno la vita. La madre alleva e protegge il bambino in modo più affidabile del padre. Questo è l'attributo del secondo paradiso che viene chiamato 'la Dimora della Costanza'. Perpetuano le generazioni. Attraverso la loro progenie Dio crea i profeti angelici e i santi che stabiliscono il Suo ricordo perpetuo sulla terra, così come gli angeli fanno in cielo. Questo è l'attributo del terzo paradiso che viene chiamato 'la Dimora dell'Eternità'. Sono generose e benefiche. Sono descritte come 'una terra fertile' in tutte le scritture perché danno ogni cosa senza chiederne conto, persino la vita. Sacrificano loro stesse per un'altra creazione, e questo è l'attributo del quarto paradiso che viene chiamato 'il Giardino della Protezione'. Infine, sono la sorgente della bellezza. Attraverso la loro delicatezza e finezza, Dio ha coronato la terra con il diadema della grazia angelica. Questo è l'attributo del quinto paradiso che viene chiamato 'il Giardino della Bellezza'."
“Fra i credenti vi sono coloro che hanno la più gentile predisposizione e sono i più gentili nei confronti delle loro famiglie; tali sono coloro che mostrano la più perfetta fede. I migliori fra loro sono coloro che sono i più gentili nei confronti delle loro spose.”
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9 feb 2009
consulta "islamica" di nuovo
Vi ricordate sicuramente quando io srissi una lettera riguardante la CONSULTA "ISLAMICA" nel quale mi dissocio dai resti della consulta. Che loro rappresentano solo se stessi non lo dico solo io ma anche Massimo Introvigne che non è un musulmano ma cristiano. Leggete qui sotto.
Massimo Introvigne
I fatti sono noti. L’Ucoii (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia), il cui presidente fa parte della Consulta per l’islam italiano istituita dall’ex ministro Pisanu, ha fatto pubblicare a pagamento su diversi quotidiani un’inserzione che paragona Israele alla Germania nazista. Il ministro Amato ha convocato la Consulta per discutere il caso. Chi fin dall’inizio non voleva l’Ucoii nella Consulta ne approfitta per attaccare l’ex ministro e il precedente governo.
La legge istitutiva della Consulta ne fa un luogo dove il governo si confronta con esponenti dell’islam scelti - così recita la legge - «a prescindere da ogni carattere rappresentativo». La Consulta non crea un’impossibile «Chiesa islamica» in Italia e non pretende di rappresentare l’islam italiano. Diversamente, non avrebbe senso il fatto che al suo interno hanno un voto intellettuali islamici rispettabilissimi ma che rappresentano solo se stessi, e un voto i rappresentanti di organizzazioni che attraverso le moschee loro fedeli controllano migliaia o anche decine di migliaia di musulmani. D’altro canto, le indagini sociologiche mostrano che la maggioranza dei fedeli dell’islam presenti in Italia non conosce nessuna delle varie organizzazioni islamiche italiane né la Consulta, che dunque certamente non può parlare a nome dei musulmani italiani.
Tuttavia, le associazioni islamiche non sono tutte uguali. Ci sono gruppi - come l’Associazione delle donne marocchine della signora Souad Sbai, di tendenza laica, e la Coreis, di ispirazione sufi - che contano aderenti e simpatizzanti in un ordine che va dalle centinaia alle poche migliaia di persone. C’è la Lega musulmana mondiale dell’ex ambasciatore Scialoja a Roma, autorevole per il controllo della moschea di Roma e i legami privilegiati con gli Stati arabi. E c’è l’Ucoii, l’unica organizzazione a suo modo «rappresentativa» perché - anche se non controlla la maggioranza dei musulmani italiani - ha dalla sua oltre l’ottanta per cento delle moschee. Il problema della Consulta è che le organizzazioni moderate come quelle della Sbai o la Coreis hanno pochi aderenti. L’unica organizzazione con molti aderenti, l’Ucoii, ha una dirigenza neofondamentalista con parecchi leader storicamente vicini alla casa madre del fondamentalismo mondiale, i Fratelli Musulmani.
Una Consulta con l’Ucoii è dunque una Consulta con i fondamentalisti. Una Consulta senza Ucoii è una Consulta dove è rappresentata una frazione minima dell’islam italiano. In Francia Sarkozy (che non è Diliberto, e neppure Chirac) ha accolto in una Consulta simile l’Ucoif, il gemello francese dell’Ucoii, e si è preso critiche analoghe. La scommessa era che, dialogando con grandi istituzioni fondamentaliste, si facesse emergere al loro interno una componente non violenta e ostile al terrorismo.
Le bravate dell’Ucoii sembrerebbero indicare che in Italia la scommessa è stata persa. Ma in realtà le Consulte sono strumenti la cui utilità dipende da chi li tiene in mano. Un Sarkozy, o un Pisanu in Italia, potevano permettersi i neofondamentalisti nelle Consulte, perché queste presenze erano bilanciate dalla linea inequivocabile del ministero e del governo. Sono le ambiguità di Prodi e D’Alema che rendono la presenza dell’Ucoii - che trova nella nuova maggioranza sponde che non aveva nella vecchia - assai più discutibile oggi che ieri. È l’attuale governo che rende la Consulta con l’Ucoii uno strumento ambiguo e pericoloso, e non viceversa.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=113774
Massimo Introvigne
I fatti sono noti. L’Ucoii (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia), il cui presidente fa parte della Consulta per l’islam italiano istituita dall’ex ministro Pisanu, ha fatto pubblicare a pagamento su diversi quotidiani un’inserzione che paragona Israele alla Germania nazista. Il ministro Amato ha convocato la Consulta per discutere il caso. Chi fin dall’inizio non voleva l’Ucoii nella Consulta ne approfitta per attaccare l’ex ministro e il precedente governo.
La legge istitutiva della Consulta ne fa un luogo dove il governo si confronta con esponenti dell’islam scelti - così recita la legge - «a prescindere da ogni carattere rappresentativo». La Consulta non crea un’impossibile «Chiesa islamica» in Italia e non pretende di rappresentare l’islam italiano. Diversamente, non avrebbe senso il fatto che al suo interno hanno un voto intellettuali islamici rispettabilissimi ma che rappresentano solo se stessi, e un voto i rappresentanti di organizzazioni che attraverso le moschee loro fedeli controllano migliaia o anche decine di migliaia di musulmani. D’altro canto, le indagini sociologiche mostrano che la maggioranza dei fedeli dell’islam presenti in Italia non conosce nessuna delle varie organizzazioni islamiche italiane né la Consulta, che dunque certamente non può parlare a nome dei musulmani italiani.
Tuttavia, le associazioni islamiche non sono tutte uguali. Ci sono gruppi - come l’Associazione delle donne marocchine della signora Souad Sbai, di tendenza laica, e la Coreis, di ispirazione sufi - che contano aderenti e simpatizzanti in un ordine che va dalle centinaia alle poche migliaia di persone. C’è la Lega musulmana mondiale dell’ex ambasciatore Scialoja a Roma, autorevole per il controllo della moschea di Roma e i legami privilegiati con gli Stati arabi. E c’è l’Ucoii, l’unica organizzazione a suo modo «rappresentativa» perché - anche se non controlla la maggioranza dei musulmani italiani - ha dalla sua oltre l’ottanta per cento delle moschee. Il problema della Consulta è che le organizzazioni moderate come quelle della Sbai o la Coreis hanno pochi aderenti. L’unica organizzazione con molti aderenti, l’Ucoii, ha una dirigenza neofondamentalista con parecchi leader storicamente vicini alla casa madre del fondamentalismo mondiale, i Fratelli Musulmani.
Una Consulta con l’Ucoii è dunque una Consulta con i fondamentalisti. Una Consulta senza Ucoii è una Consulta dove è rappresentata una frazione minima dell’islam italiano. In Francia Sarkozy (che non è Diliberto, e neppure Chirac) ha accolto in una Consulta simile l’Ucoif, il gemello francese dell’Ucoii, e si è preso critiche analoghe. La scommessa era che, dialogando con grandi istituzioni fondamentaliste, si facesse emergere al loro interno una componente non violenta e ostile al terrorismo.
Le bravate dell’Ucoii sembrerebbero indicare che in Italia la scommessa è stata persa. Ma in realtà le Consulte sono strumenti la cui utilità dipende da chi li tiene in mano. Un Sarkozy, o un Pisanu in Italia, potevano permettersi i neofondamentalisti nelle Consulte, perché queste presenze erano bilanciate dalla linea inequivocabile del ministero e del governo. Sono le ambiguità di Prodi e D’Alema che rendono la presenza dell’Ucoii - che trova nella nuova maggioranza sponde che non aveva nella vecchia - assai più discutibile oggi che ieri. È l’attuale governo che rende la Consulta con l’Ucoii uno strumento ambiguo e pericoloso, e non viceversa.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=113774
3 feb 2009
Monthman ovvero l'uomo falena...
Non vi spaventate mentre leggete il titolo ma in questi giorni in cui sono stata ammalata, ho visto una replica di una trasmissione televisiva che si chiama Voyager, in questa trasmissione parlavano dell' "uomo falena", ovvero una strana creatura che sarebbe un incrocio tra un uomo ed un gufo...
No non sono diventata pazza, però il fatto mi ha incuriosito molto, e devo dire la verità anche le coincidenze in cui è stato avvistato l' animale mi ha fatto riflettere e poi vi dirò perchè...
Quello che mi ha fatto pensare subito questa leggenda è stato che questa creatura viene sempre vista prima di una tragedia, anche nelle esplosioni di Cernobyl persne che lavoravano nel laboratorio nucleare dichiararono di aver visto questo strano "uccello" volare sopra alla nube di fumo dopo l' esplosione, anche nei fatti recenti del crollo delle Torri Gemelle è stato avvistato...
Ora questo mi ha fatto pensare che nell' islam, si crede molto nel giorno del giudizio citando alcuni segnali che ci possono in qualche modo aiutare a riconoscere questo giorno, e mi è venuto in mente che uno dei segnali è che quano si vedrà l' animale uscire dalla Terra allora sarà un segnale del Giorno del Giudizio...
Ora non voglio fare la sapiente di turno ma le coincidenze sono molte provate a riflettere e se questo essere prima di ogni tragedia uscisse proprio dalla Terra? Non vi fa pensare questo...
La leggenda narra che tra il 1966 ed il 1967 in america a Point Pleasant, ci furono i primi avvistamenti della strana creatura... qui sotto la leggenda...
Quello che successe a Point Pleasant tra il Novembre del 1966 e il Dicembre dell'anno successivo, culminati con il crollo del Silver Bridge che provocò 46 morti, rimane avvolto nel mistero e probabilmente non sapremo mai la verità sui numerosi avvistamenti avvenuti nei pressi di quella piccola cittadina del West Virginia.
Tutto iniziò il 12 Novembre 1966 quando un gruppo di cinque persone che stavano preparando una tomba, videro sopra le loro teste un essere alato e dalla forma umanoide. Da quel giorno gli avvistamenti dell'essere divennero molto frequenti nella zona.
Il 15 dello stesso mese due giovani coppie, mentre stavano transitando vicino alla zona TNT, videro un essere, in piedi vicino ad un edificio, alto, a detta loro, più di 2 metri e mezzo, con ali ripiegate sulla schiena e dotato di due grossi occhi ipnotici. La creatura si accorse dei quattro ragazzi i quali si diedero alla fuga inseguiti, apparentemente senza sforzo, dal misterioso essere.
I primi avvistamenti furono sufficienti per attirare l'attenzione dei mass-media. Fu proprio un giornalista che coniò il termine di Mothman, l'uomo falena, prendendo spunto da uno dei personaggi della serie tv "Superman" che in quel periodo spopolava tra le gente.
Gli avvistamenti continuarono anche nei giorni seguenti. Tra le testimonianze più eclatanti possiamo citare quella di un certo Ury che, viaggiando in macchina nei pressi dell'area TNT, vide in un campo un creatura che ad un certo punto spiegò le ali e insegui l'auto per un certo tratto.
Comunque sono molte le testimonianze di persone che hanno visto il Mothman in quegli ultimi mesi del 1966 e durante tutto il 1967.
La maggior parte degli avvistamenti è avvenuta dalle parti della zona TNT, come viene definita l'area dai cittadini di Point Pleasant.
Finora abbiamo parlato più volte di questa zona TNT, ma che cos'è esattamente ?
Il nome, come è facilmente intuibile, si riferisce al fatto che la zona, situata nelle vicinanze della cittadina, durante la seconda guerra mondiale, era adibita a deposito di esplosivi dell'esercito. Per contenere il materiale esplosivo vennero costruiti una serie di piccoli edifici chiamati "igloo".
I numerosi avvistamenti del Mothman, nei pressi di questi "igloo" hanno suggerito l'idea che tra l'esercito e questa creatura ci potesse essere un collegamento.
Il Mothman è forse il prodotto di qualche esperimento genetico condotto dall'esercito ? Impossibile da dire anche perchè le prove, per tali ipotesi, sono molto deboli.
Dal punto di vista morfologico, gli avvistamenti tenderebbero a disegnare il Mothman come un essere alato, dalle sembianze, più o meno, umane e dall'altezza che potrebbe arrivare ai 3 metri. Secondo alcuni avvistamenti la creatura non avrebbe la testa, ma due occhi, rossi ed ipnotici, piazzati sulle spalle.
Le ipotesi sulle origini del Mothman sono molteplici.
I più scettici asseriscono semplicemente che si tratta di una bufala o perlomeno, se la gente ha veramente visto qualche cosa, che si tratta di un animale tuttaltro che misterioso come lo può essere un gufo, per esempio. Il CSICOP, il "Comitato americano pe l'indagine scientifica delle affermazioni sul paranormale", tende a ridimensionare di molto il fenomeno; gli occhi rossi osservati dai testimoni, sono comuni fra gli uccelli notturni ed inoltre le dimensioni e tutto quello che di misterioso circonda questa creatura, sarebbero frutto della suggestione e dei gusto del sensazionalismo dei media.
Insomma, secondo gli scettici, gli abitanti di Point Pleasant avrebbero preso un abbaglio colossale o, peggio, avrebbero abusato della credulità popolare per attirare turisti e curiosità sulla loro piccola cittadina del West Virginia.
Dall'altra parte della barricata ci sono quelli che pensano che effettivamente qualcosa di misterioso è successo a Point Pleasant tra il 1966 e il 1967.
Tralasciando la "solita" ipotesi dell'origine extraterreste, che spunta sempre fuori quando si tratta di avvistamenti di creature misteriose, e anche quella che accusa l'esercito di aver fatto esperimenti biologici di cui il Mothman sarebbe un prodotto più o meno riuscito, dobbiamo un attimo soffermarci sulla teoria proposta da John A. Keel.
Keel è un famoso ufologo autore di svariati libri tra cui il "The Mothman Prophecies", da cui venne tratto il film omonimo interpretato da Richard Gere. Egli, dopo svariati studi sul tema, e dopo aver ascoltato vari testimoni, nega l'origine extraterreste dell'essere; propende, piuttosto, per la sua provenienza da un'altra dimensione.
Gli avvistamenti della creatura non furono l'unico evento strano che colpì il paese di Port Pleasant in quel periodo: avvistamenti di luci in cielo, l'arrivo in paese di strani personaggi vestiti di nero, attività di Poltergeist, fino al drammatico episodio finale di cui parleremo tra poco.
Tutti questi fenomeni, secondo Keel, sarebbero collegati tra di loro e si tratterebbero di segnali, da parte di entità, provenienti da universi paralleli, e capaci di conoscere il futuro, per mettere in guardia l'umanità di una imminente sciagura.
Oltretutto sembra che avvistamenti del Mothman ci siano stati anche in occasione del disastro di Chernobyl.
Ma qual'è il disastro su cui la creatura cercava di avvisare la popolazione di Point Pleasant ?
La sequela di avvistamenti, come abbiamo detto, rimase concentrata nel giro di pochi mesi a cavallo tra il 1966 e il 1967.
Il 15 Dicembre 1967 crollò il Silver Bridge, il ponte sul fiume Ohio, che provocò la morte di 46 persone.
Il ponte venne inaugurato il 30 Maggio 1928 ed era stato costruito per collegare Point Pleasant con il paese di Gallipolis, nell'Ohio.
Venne costruito con una tecnica ardita per quel periodo e, a causa del colore datole dal materiale usato, l'alluminio, venne chiamato dalla gente locale "Silver Bridge".
Sul finire del 1967, il 15 Dicembre, il ponte collassò causando decine di vittime. Sulle cause che portarono al crollo della struttura, le spiegazioni non furono unanime. L'ipotesi più realistica è che ci sia stato un cedimento strutturale dovuto al grande traffico di quel periodo quasi natalizio.
Ma il mistero rimane anche perchè alcuni dissero di aver avvistato dei Mothman poco prima che il ponte crollasse.
Qualunque sia stata la causa del disastro, da quel giorno, gli avvistamenti dell'uomo-falena di ridussero drasticamente.
I due avvenimenti sono in qualche modo in relazione tra loro ? Sembrerebbe di si, ma, come sempre, non sapremo mai la verità.
Gli avvistamenti di qualcosa che potrebbe assomigliare ad un uomo-falena, avvennero anche in altre zone del monto tra cui l'Inghilterra e l'India, ma il suo nome è legato alla cittadina di Point Pleasant che deve al Mothman la sua celebrità. Le autorità cittadine hanno addirittura dedicato, alla creatura, una statua (nella foto all'inizio dell'articolo).
No non sono diventata pazza, però il fatto mi ha incuriosito molto, e devo dire la verità anche le coincidenze in cui è stato avvistato l' animale mi ha fatto riflettere e poi vi dirò perchè...
Quello che mi ha fatto pensare subito questa leggenda è stato che questa creatura viene sempre vista prima di una tragedia, anche nelle esplosioni di Cernobyl persne che lavoravano nel laboratorio nucleare dichiararono di aver visto questo strano "uccello" volare sopra alla nube di fumo dopo l' esplosione, anche nei fatti recenti del crollo delle Torri Gemelle è stato avvistato...
Ora questo mi ha fatto pensare che nell' islam, si crede molto nel giorno del giudizio citando alcuni segnali che ci possono in qualche modo aiutare a riconoscere questo giorno, e mi è venuto in mente che uno dei segnali è che quano si vedrà l' animale uscire dalla Terra allora sarà un segnale del Giorno del Giudizio...
Ora non voglio fare la sapiente di turno ma le coincidenze sono molte provate a riflettere e se questo essere prima di ogni tragedia uscisse proprio dalla Terra? Non vi fa pensare questo...
La leggenda narra che tra il 1966 ed il 1967 in america a Point Pleasant, ci furono i primi avvistamenti della strana creatura... qui sotto la leggenda...
Quello che successe a Point Pleasant tra il Novembre del 1966 e il Dicembre dell'anno successivo, culminati con il crollo del Silver Bridge che provocò 46 morti, rimane avvolto nel mistero e probabilmente non sapremo mai la verità sui numerosi avvistamenti avvenuti nei pressi di quella piccola cittadina del West Virginia.
Tutto iniziò il 12 Novembre 1966 quando un gruppo di cinque persone che stavano preparando una tomba, videro sopra le loro teste un essere alato e dalla forma umanoide. Da quel giorno gli avvistamenti dell'essere divennero molto frequenti nella zona.
Il 15 dello stesso mese due giovani coppie, mentre stavano transitando vicino alla zona TNT, videro un essere, in piedi vicino ad un edificio, alto, a detta loro, più di 2 metri e mezzo, con ali ripiegate sulla schiena e dotato di due grossi occhi ipnotici. La creatura si accorse dei quattro ragazzi i quali si diedero alla fuga inseguiti, apparentemente senza sforzo, dal misterioso essere.
I primi avvistamenti furono sufficienti per attirare l'attenzione dei mass-media. Fu proprio un giornalista che coniò il termine di Mothman, l'uomo falena, prendendo spunto da uno dei personaggi della serie tv "Superman" che in quel periodo spopolava tra le gente.
Gli avvistamenti continuarono anche nei giorni seguenti. Tra le testimonianze più eclatanti possiamo citare quella di un certo Ury che, viaggiando in macchina nei pressi dell'area TNT, vide in un campo un creatura che ad un certo punto spiegò le ali e insegui l'auto per un certo tratto.
Comunque sono molte le testimonianze di persone che hanno visto il Mothman in quegli ultimi mesi del 1966 e durante tutto il 1967.
La maggior parte degli avvistamenti è avvenuta dalle parti della zona TNT, come viene definita l'area dai cittadini di Point Pleasant.
Finora abbiamo parlato più volte di questa zona TNT, ma che cos'è esattamente ?
Il nome, come è facilmente intuibile, si riferisce al fatto che la zona, situata nelle vicinanze della cittadina, durante la seconda guerra mondiale, era adibita a deposito di esplosivi dell'esercito. Per contenere il materiale esplosivo vennero costruiti una serie di piccoli edifici chiamati "igloo".
I numerosi avvistamenti del Mothman, nei pressi di questi "igloo" hanno suggerito l'idea che tra l'esercito e questa creatura ci potesse essere un collegamento.
Il Mothman è forse il prodotto di qualche esperimento genetico condotto dall'esercito ? Impossibile da dire anche perchè le prove, per tali ipotesi, sono molto deboli.
Dal punto di vista morfologico, gli avvistamenti tenderebbero a disegnare il Mothman come un essere alato, dalle sembianze, più o meno, umane e dall'altezza che potrebbe arrivare ai 3 metri. Secondo alcuni avvistamenti la creatura non avrebbe la testa, ma due occhi, rossi ed ipnotici, piazzati sulle spalle.
Le ipotesi sulle origini del Mothman sono molteplici.
I più scettici asseriscono semplicemente che si tratta di una bufala o perlomeno, se la gente ha veramente visto qualche cosa, che si tratta di un animale tuttaltro che misterioso come lo può essere un gufo, per esempio. Il CSICOP, il "Comitato americano pe l'indagine scientifica delle affermazioni sul paranormale", tende a ridimensionare di molto il fenomeno; gli occhi rossi osservati dai testimoni, sono comuni fra gli uccelli notturni ed inoltre le dimensioni e tutto quello che di misterioso circonda questa creatura, sarebbero frutto della suggestione e dei gusto del sensazionalismo dei media.
Insomma, secondo gli scettici, gli abitanti di Point Pleasant avrebbero preso un abbaglio colossale o, peggio, avrebbero abusato della credulità popolare per attirare turisti e curiosità sulla loro piccola cittadina del West Virginia.
Dall'altra parte della barricata ci sono quelli che pensano che effettivamente qualcosa di misterioso è successo a Point Pleasant tra il 1966 e il 1967.
Tralasciando la "solita" ipotesi dell'origine extraterreste, che spunta sempre fuori quando si tratta di avvistamenti di creature misteriose, e anche quella che accusa l'esercito di aver fatto esperimenti biologici di cui il Mothman sarebbe un prodotto più o meno riuscito, dobbiamo un attimo soffermarci sulla teoria proposta da John A. Keel.
Keel è un famoso ufologo autore di svariati libri tra cui il "The Mothman Prophecies", da cui venne tratto il film omonimo interpretato da Richard Gere. Egli, dopo svariati studi sul tema, e dopo aver ascoltato vari testimoni, nega l'origine extraterreste dell'essere; propende, piuttosto, per la sua provenienza da un'altra dimensione.
Gli avvistamenti della creatura non furono l'unico evento strano che colpì il paese di Port Pleasant in quel periodo: avvistamenti di luci in cielo, l'arrivo in paese di strani personaggi vestiti di nero, attività di Poltergeist, fino al drammatico episodio finale di cui parleremo tra poco.
Tutti questi fenomeni, secondo Keel, sarebbero collegati tra di loro e si tratterebbero di segnali, da parte di entità, provenienti da universi paralleli, e capaci di conoscere il futuro, per mettere in guardia l'umanità di una imminente sciagura.
Oltretutto sembra che avvistamenti del Mothman ci siano stati anche in occasione del disastro di Chernobyl.
Ma qual'è il disastro su cui la creatura cercava di avvisare la popolazione di Point Pleasant ?
La sequela di avvistamenti, come abbiamo detto, rimase concentrata nel giro di pochi mesi a cavallo tra il 1966 e il 1967.
Il 15 Dicembre 1967 crollò il Silver Bridge, il ponte sul fiume Ohio, che provocò la morte di 46 persone.
Il ponte venne inaugurato il 30 Maggio 1928 ed era stato costruito per collegare Point Pleasant con il paese di Gallipolis, nell'Ohio.
Venne costruito con una tecnica ardita per quel periodo e, a causa del colore datole dal materiale usato, l'alluminio, venne chiamato dalla gente locale "Silver Bridge".
Sul finire del 1967, il 15 Dicembre, il ponte collassò causando decine di vittime. Sulle cause che portarono al crollo della struttura, le spiegazioni non furono unanime. L'ipotesi più realistica è che ci sia stato un cedimento strutturale dovuto al grande traffico di quel periodo quasi natalizio.
Ma il mistero rimane anche perchè alcuni dissero di aver avvistato dei Mothman poco prima che il ponte crollasse.
Qualunque sia stata la causa del disastro, da quel giorno, gli avvistamenti dell'uomo-falena di ridussero drasticamente.
I due avvenimenti sono in qualche modo in relazione tra loro ? Sembrerebbe di si, ma, come sempre, non sapremo mai la verità.
Gli avvistamenti di qualcosa che potrebbe assomigliare ad un uomo-falena, avvennero anche in altre zone del monto tra cui l'Inghilterra e l'India, ma il suo nome è legato alla cittadina di Point Pleasant che deve al Mothman la sua celebrità. Le autorità cittadine hanno addirittura dedicato, alla creatura, una statua (nella foto all'inizio dell'articolo).
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