9 mag 2011

MAGDI ALLAM

« E' ora di dire basta! Basta con le moschee occulte che diffondono l'odio, la violenza e la morte! Basta con le moschee che operano sotto mentite spoglie violando la nostra legge e facendosi beffe di noi sfruttando la nostra ingenuità, la nostra ignoranza, il nostro buonismo e perfino la collusione ideologica dei cristiani che finiscono per essere più islamici degli islamici infervorandosi per la costruzione di nuove moschee mentre le chiese si spopolano sempre di più! Basta con l'islamizzazione strisciante di Milano e dell'Italia da parte di coloro che credono nel precetto della dissimulazione e che riescono ad accrescere sempre di più la rete delle moschee, delle scuole coraniche e degli enti assistenziali e finanziari islamici, prefigurando la costruzione di cittadelle islamiche regolate dalla sharia, la legge coranica, in seno al nostro stato di diritto!

E' arrivato il momento che i milanesi conoscano la verità dell'occupazione islamica della loro città, che gli italiani si sveglino dal torpore dell'ideologia relativista e buonista, che le istituzioni assumano la responsabilità di salvaguardare il nostro stato di diritto e la nostra sovranità, che la Chiesa si attenga all'unica verità in Cristo e la smetta di prodigarsi per la costruzione delle moschee. E' arrivato il momento di riscattarci per essere pienamente noi stessi, orgogliosi delle nostre radici giudaico - crisitiane, credenti nei valori non negoziabili, certi delle regole che si sostanziano di diritti e doveri, oppure proseguire nella china suicida del relativismo, del buonismo e dell'islamicamente corretto che ci ridurrà a diventare schiavi di Allah senza più certezza del bene della vita, della dignitià e della libertà. »

Magdi Cristiano Allam[Il Giornale, dom 24 aprile 2011, p.10 ]

Avete appena sentito il discorso che potrebbe fare un terrorista, estremista, fondamentalista islamico invasato, scritto da un egiziano la cui conversione al cristianesimo, lungi dall'avere il significato di abbracciare i valori della tolleranza, dell'accoglienza, di quel porgere l'altra guancia per cui il figlio di Dio si è immolato sulla croce, è di segno esattamente contrario. Egli si rivela essere cioè il vero invasore infedele, perchè porta i valori dell'intolleranza religiosa direttamente all'interno della comunità cristiana nella quale si è introdotto grazie al cavallo di troia dei media, ed è quindi infinitamente molto più pericoloso di qualsiasi comunità islamica che richieda la costruzione di una moschea, ovvero di un luogo di culto circoscritto, ben identificabile, dove non esiste nessuna confusione di ruoli o identità.

Magdi Allam, perchè di "cristiano" in questo suo intervento non c'è assolutamente niente, è peggio, infinitamente peggio di qualunque estremista islamico, perchè in luogo di combattere per difendere la propria religione in maniera discutibile ma sgombra da equivoci, prima si dichiara amico dei cristiani abbracciandone formalmente la confessione e poi, dall'interno, come un virus mutante, cerca lentamente di trasformarli in una comunità di talebani, predicando dalla sommità della sua moschea di carta, edificata senza licenza sulle pagine del Giornale.

Non è infatti il "come" chiamiamo le cose a cambiarne il senso, bensì la loro natura profonda. Allam prende i valori di un gruppo di integralisti, islamici o meno, ci appiccica sopra l'etichetta cristiana e poi va a caccia di proseliti con la violenza verbale di un nazista, cercando di far regredire la conquista di valori illuminati come la tolleranza, l'accoglienza e la contaminazione culturale al suo buio medioevo interiore da crociato che agita la spada in nome di Dio. Una simile chimera mi fa orrore.

"La retorica di Magdi Cristiano Allam incarna la vera, forse unica reale minaccia culturale dalla quale l'occidente, insieme a tutti coloro che onestamente rivendicano le loro radici, dovrebbe imparare seriamente a guardarsi."

Ora si scopre che Allam si è candidato alle comunali di Milano del 15 e 16 maggio, con una lista civica sua a sostegno della Moratti, al fine di ottenere l'assessorato all’immigrazione.

Dopo avere letto un articolo del tenore dell'estratto che vi ho riportato, mi sembra chiaro che affidare l'assessorato all'immigrazione a Magdi Allam sarebbe come affidare a Umberto Bossi la direzione delle operazioni di protezione delle frontiere di mare, al largo di Lampedusa.

Per farglielo sapere: magdicristiano.allam@ioamolitalia.it

L'articolo è stato preso da http://www.byoblu.com/post/2011/04/25/Magdi-Talebano-Allam.aspx

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