15 nov 2008

IL CONCETTO DI JIHAD

IL CONCETTO DI JIHAD, questo è un discorso molto complesso e visto da fuori e da una concezione di "islam laico" ancora peggio e più difficile accettare il concetto fondamentale di JIHAD ed in una chiave un pò femminista si può anche parlare di JIHAD ROSA.

Ora partendo da questo punto di vera e propria importanza per i Credenti ( uomo o donna che sia ) ci tengo a precisarlo altrimenti si rischia di non capire il senso "neutro" della parola e generare così interpretazioni poco chiare da parte di chi legge.

Comincio subito dicendo che il termine "Jihad" significa "sforzo", il "jihad fi-sabili-llah" è lo sforzo sulla via di Allah. Nonostante l' interpretazione volutamente riduttiva che si segue in Occidente questa parola è pregna di una quantità di significati e disegna atteggiamenti diversi.

Cominciando dal più conosciuto ossia lo "sforzo militare" a cui i Credenti ( al-Mu'minun)  sono chiamati per difendere la loro Umma ( Comunità ). A tale proposito Allah dice:

"Vi è stato ordinato di combattere, anche se non lo gradite. Ebbene, è possibile che abbiate avversione per qualcosa che invece è un bene per voi, e può darsi  che amiate una cosa che invece vi è nociva. Allah sa e voi non sapete." ( Corano Al-Baqara, ayet 216 )

Quando la Comunità dei musulmani è aggredita, minacciata,oppressa o perseguitata, i Credenti hanno il dovere di combattere esercitando il loro diritto (dovere alla leggittima difesa).

Il Corano dice:"coloro che si difendono quando sono vittime dell' ingiustizia." (Ash-Shura , ayet 39)

La guerra obbedisce a precise norme chiaramente stabilite dal Libro di Allah e dalla Sunna dell' Inviato ( pbdl ).

Allah dice:"Combattete per la causa di Allah contro coloro  che vi combattono ma senza eccessi, che Allah  non ama coloro che eccedono". ( Corano Al-Baqara, ayet 190 ).

Ovviammente si parla di una guerra di carattere difensivo  e che quindi deve essere condotta senza lasciarsi  mai andare all' efferatezza e alla crudeltà.

Il Profeta (pbdl) disse:"Non uccidete i vecchi, i bambini, i neonati e le donne". e poi ancora disse:" I Credenti sono più umani anche negli scontri più crudeli".  A tale proposito vietò di utilizzare il fuoco come arma contro le genti, vietò il taglio degli alberi e l' inquinamento delle acque. Il diritto Islamico precisa le norme della dichiarazione di guerra, dell' ingiunzione della resa, del trattamento dei prigionieri e del loro riscatto. Ci si riferisce alla Belligeranza è intesa come condizione eccezzionale o di passaggio, che però deve essere cessata al più presto possibile.

Dopo i versetti che ordinano la guerra contro oppressori e persecutori dice Allah (pbdl):"Combatteteli finchè non ci sia più persecuzione e il culto sia [reso  solo]  ad Allah. Se desistono non ci sia ostilità, a parte contro coloro che prevarciano." ( Corano Al-Baqara, ayet 193 ).

Quando la guerra si conclude con la conquista da parte dei  musulmani di un territorio abitato da gente appartenente ad una delle religioni del Libro, la condizione  dei cittadini non musulmani in uno Stato retto dalla legge Islamica è quello di " dhimmy" cioè protetti. Essendo esentati dallo zakat ( la decima ), essi sono sottoposti  al pagamento della "jizya" (imposta di protezione)  e possono vivere indisturbati partecipando alla vita sociale e amministrativa dello Stato. La loro incolumità è garantita da un "hadith" del Profeta (pbdl) che disse:"Nel Giorno della Resurrezione, io steso  sarò nemico di chi ha dato fastidio ad un protetto".

La guerra può essere parziale o totale. Nel primo caso sarà sufficiente che una parte  dei credenti vi partecipino, per assolvere  l' obbligo di tutta la Comunità. Se invece si tratta di una guerra totale, tutti i Credenti sono sono tenuti a parteciparvi, ognuno secondo le sue condizioni e possibilità. Quelli che partecipano alla lotta sulla via di Allah ( pbdl) sono chiamati mujahidin, e godono della massima considerazione della loro Comunità in questa vita e, nell' altra sono tra coloro che staranno più vicini al loro Signore. Se Allah ( pbdl) concede loro la vittoria, li colma di onore e di bottino; se perdono  la vita nella lotta, Egli perdona i loro peccati e li accoglie presso di Sè. Egli dice nel Suo Libro  Sublime:

"Non considerare morti  quelli che sono stati uccisi sul Sentiero di Allah. Sono vivi invece e ben provvisti dal Signore, lieti di quello che Allah, per sua Grazia concede". ( Corano Al-Imran, ayet 169-170 ).

Disse l' inviato di allah ( pbdl):" Chi non combatte per la causa di Allah, e Allah bene onosce colui che lo fa solo per Lui, è paragonabile a chi digiuna e prega in continuazione. Allah garantisce il Paradiso al mujahidin,  che incontra la morte. Se ritorna dal jihad sano e salvo, gli concede bottino e ricompensa".

Il jihad è la lotta per il bene, per il trionfo della Parola di Allah, per la sua diffusione tra i popoli del mondo. Questa lotta può anche essere anche svolta in modo non violento. La parola, gli scritti, l' esempio del musulmano (uomo o donna che sia ) son altrettante  sfide alla miscredenza e all' ingiustizia. Ogni comportamento  che vada  al di là di quanto è obbligatorio e prescritto, nella pratica rituale, nell' attività lavorativa, nello studio, nell' impegno sociale, può essere considerato jihad  ogniqualvolta lo sforzo prodotto tenda al compiacimento di Allah e alla visione del Suo Volto.

Infine il jihad è una forma di avvicinamento  ad Allah, è il segno  dell' amore del servo per il Suo Creatore. Disse il Profeta (pbdl):" Tutti color che moriranno senza aver partecipato al jihad o senza aver nutrito in cuor loro la speranza di parteciparvi, lasceranno la vita con una punta di ipocrisia".

 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

As-salam alaykoum sorella Muamera, è parecchio che manco e spero che ti vada tutto bene, inchallah.
Ti ricordi quei commenti di quella certa "Maria", la cristiana che ti chiedeva info sulla lapidazione??
Bene, siccome io la puzza la sento lontano un miglio, guarda qua che dritta ti do, vai un pò a leggere l'ultimo commento di quel cerebroleso di vitozzo71 (poi ti spiego il 71) nel link che ti riporto:
https://www.blogger.com/comment.g?blogID=881186088567137620&postID=823385060160622184
Dimmi tu come non si prova pietà e compassione per un...essere così, ha ha!!Non lo sa manco fare!!
Ti abbraccio sister e dai un baciottolo ai tuoi bimbi.

***AMINA***

Anonimo ha detto...

Cara Sorella hai visto bene, ma l'avevo capito che la "maria" puzzava di Vitozzo! Tanto vero che dopo unpò di risposte non ha più scritto ma vedi oltre che nell' Iman (fede)( lo scrivo perchè magari se la Santanchè legge capisce di che parlo) Mi hai Capito? Siamo forti anche nell' intuito! Si noi stiamo tutti bene hai visto sisters, magari su questo ci sentiamo in pvt! Comunque più che compassione a me viene da ridere, se passano il loro tempo a parlare di me e di noi convertite vuol dire che gli brucia!
Meno male che noi occupiamo il nostro tempo con altro... Allah (swt) ci è testimone!
Ti saluto dalle "montagne" come dicono loro, al freddo ci conserviamo meglio....
As-salam alaykum carassima sor!Grazie!

Anonimo ha detto...

Sorella, ti ho inviato una mail su splinder e anche un PVT sempre su splinder...nun se sà mai!!

***AMINA***