30 set 2009

Ricordate Ciampi e il burqa??... Anche il niqab è legale!


Da: www.islam.forumup.it

Secondo un'agenzia Apcom del 29 maggio u.s., alcune donne parlamentari (bontà loro?!) hanno presentato un progetto di legge che "fa propria e generalizza una circolare del Ministero dell'Interno del 2000, che impediva l'uso in pubblico di capi d'abbigliamento idonei a travisare i tratti delle persone che li indossano, e punta a modificare una legge del 1975 in materia di ordine pubblico. Il testo consta di un solo articolo, che recita: "Negli istituti scolastici pubblici e parificati, di ogni ordine e grado, in tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico, i segni e gli abiti che, liberamente scelti, manifestino palesemente l'appartenenza religiosa dei soggetti, devono ritenersi parte integrante degli indumenti abituali che concorrono, nel loro insieme, ad identificare chi li indossa, a condizione che la persona mantenga il volto scoperto e riconoscibile"."

Alcune sorelle, terrorizzate per mesi dalla campagna anti-hijâb di politici e mass media, culminata nell'assurda proposta di vietare alle minorenni di indossare il foulard (inasprendo la stessa legge francese, che lo vieta "solo" negli istituti scolastici) si sono sentite sollevate pensando "almeno l'hijâb è legale!!".
Ma, sorelle, questi politici ci stanno prendendo in giro! L'hijâb è SEMPRE stato legale in Italia… Già la circolare MI.A.C.E.L. del 15 marzo 1995, n°4, intitolata "Rilascio di carta d'identità a cittadini che professano culti religiosi diversi da quello cattolico – Uso del copricapo", recitava:

"L'Unione delle comunità ed organizzazioni islamiche in Italia ha espresso la difficoltà, incontrata dalle donne di religione islamica presso gli uffici comunali e circoscrizionali di appartenenza, ad ottenere il rilascio della carta d'identità dietro presentazione di foto che le ritraggono a capo coperto.
La questione per il passato è già stata sottoposta all'attenzione di questo Ministero, in relazione alla circostanza che determinate religioni impongono l'uso continuo del copricapo o del capo coperto.
Ciò premesso questo Ministero è dell'avviso che nei casi in cui la copertura del capo in vari modi: velo, turbante o altro, è imposta da motivi religiosi, la stessa non può essere equiparata all'uso del cappello, ricadendo così nel divieto posto dall'articolo 289 del regolamento del t.u.l.p.s.
Invero l'accennata disposizione regolamentare non parla di capo scoperto ma bensì fa riferimento al cappello cioè ad un accessorio dell'abbigliamento il cui uso è eventuale e che, per le sue caratteristiche, potrebbe alterare la fisionomia di chi viene ritratto.
Diverso è invece il caso in esame ove il turbante ovvero il velo delle religiose, sono parte degli indumenti abitualmente portati e che concorrono nel loro insieme a identificare chi li porta.
Ciò premesso si ritiene opportuno, anche alla luce di possibili richiami al precetto costituzionale della libertà di culto e di religione, che le richieste in argomento debbano trovare favorevole accoglimento presso le amministrazioni comunali, purché i tratti del viso siano ben visibili.
Si pregano le SS.LL. di curare la più celere e massima diffusione del presente documento presso i Comuni ed, in particolare, i servizi demografici".

Questa circolare era stata ottenuta dopo la battaglia "mediatica" di sorelle che non si erano arrese di fronte alla richiesta di presentare delle fotografie a capo scoperto per poter ottenere documenti di identità. Nonostante l'esplicito invito a "curare la più celere e massima diffusione" della circolare, dopo più di 12 anni sembra che questo chiarissimo documento non sia stato ancora recepito da tutti quei politicanti che pure si dicono grandi esperti dell'Islâm, e che ciclicamente (probabilmente quando sono in crisi di visibilità) riaccendono la polemica sul "velo islamico" caricandolo di significati politici che non hanno nulla a che vedere con l'hijâb…
Viene perciò da chiedersi: se da più di 12 anni il foulard è stato riconosciuto "legale", a che scopo presentare una nuova legge a riguardo? Ebbene, la nuova legge non mira a concederci gentilmente l'hijâb, mira invece a vietare il niqâb.
"Indossare il 'burqa' lasciando il volto scoperto sembra un buon modo per integrare e rispettare le culture religiose di ognuno senza perdere di vista la necessità di tutelare e garantire la sicurezza di tutti", si legge infatti nella presentazione che accompagna la proposta di legge.
Allora facciamo un passo indietro… perché forse i ritmi frenetici dei mass media tendono a farci dimenticare episodi importanti…
Siamo a Drezzo, piccolo Comune in provincia di Como amministrato dalla Lega, nel luglio del 2004. Sabrina Verroni, 34 anni, nata e residente a Drezzo, sposata con un marocchino e convertita all'Islâm, sta aspettando l'autobus, indossando, come fa da anni, il niqâb (velo integrale). Passa di lì un vigile e le fa una contravvenzione, contestandole il reato della violazione dell'articolo 85 del Regio decreto 773 del 1931, che vieta di comparire in luogo pubblico mascherati. Il risultato? 42 euro di multa.
Secondo l'avvocato Serena Soffitta, legale della nostra sorella Sabrina, la norma contestata è quella che vieta i mascheramenti in pubblico, e non sarebbe applicabile nel caso di veli indossati per motivi religiosi, come nella fattispecie. Ma il sindaco leghista, Tolettini, replica emettendo un'ordinanza che proibisce di circolare in burqa.
Il prefetto locale, Guido Palazzo, annulla l'ordinanza, rilevando «eccesso di potere e duplicazione di norme esistenti».
Sembra ormai innescata la "guerra del burqa", su cui si gettano come al solito tutti i giornalisti più cialtroni d'Italia…
Dopo aver ricevuto altre contravvenzioni, nel mese di settembre la sorella Sabrina decide di rivolgersi direttamente al Presidente della Repubblica, con una lettera aperta a Carlo Azeglio Ciampi, pubblicata dalla Provincia di Como e dalla cronaca locale del Corriere della Sera. Sabrina Verroni chiede «una sua autorevole presa di posizione, che saprà senz'altro placare questa rovinosa marea che sta per soffocare il senso della ragione, della tolleranza, della pacifica convivenza tra culture e civiltà diverse». Nella lettera la donna racconta la sua storia: la conversione all'Islam e la decisione di portare il velo: «Il velo, il cui nome tecnico è niqab - scrive - non è un'imposizione, indossarlo è una mia libera determinazione nel convincimento di osservare lo spirito più profondo della fede che ho abbracciato. Non ho mai dato fastidio a nessuno e i miei concittadini, a parte le iniziali, inevitabili incomprensioni, non ne hanno mai dato a me e ai miei familiari. Il tutto fino al luglio scorso, quando si è innescato il perverso meccanismo che ritengo Le sia noto e che ha ridotto la mia quotidianità a un incubo senza speranza di risveglio". "La verità - scrive ancora Sabrina Varroni a Ciampi - è che ho paura, paura per i miei figli, per mio marito, per me». «Senza che io potessi farci nulla questa vicenda ha travalicato i confini della mia piccola comunità, in cui ero accettata e compresa da moltissimo tempo, è esplosa, esasperata e fagocitata dalla macchina mediatica. Ora che sono state soddisfatte le manie di protagonismo, la brama di apparire ad ogni costo di qualcuno con cui pur dividevo i banchi di scuola (il riferimento è al sindaco leghista Cristian Tolettini, ndr.) chi tutelerà le mie creature? Ho paura della violenza che questa pubblicità da me non voluta è in grado di scovare, di snidare, di far affiorare, indirizzandola verso la mia famiglia, contro creature incolpevoli ed ignare». "Che male sto facendo?", è la drammatica domanda che si rivolge Sabrina Verroni. Che aggiunge: "Non ho mai rifiutato di farmi riconoscere; ho chiesto che a farlo fosse un impiegato di sesso femminile. La sua autorevole presa di posizione, conclude, saprà senz'altro placare questa rovinosa marea che sta per soffocare il senso della ragione, della tolleranza, della pacifica convivenza tra culture e civiltà diverse».

E il 14 ottobre giunge la risposta del Quirinale, dodici righe a firma di Gaetano Gifuni, segretario generale della Presidenza della Repubblica, che sdrammatizza la situazione e vuole "assicurare la signora che in Italia c'è libertà di culto". Anzi, la Presidenza della Repubblica cita esplicitamente "il prefetto di Como", il quale "ha già fatto decadere l'ordinanza del sindaco di Drezzo".

Allahu Akbar…

Mi pare (correggetemi se sbaglio) che il Presidente della Repubblica sia il "garante della Costituzione"… dunque, come si dice, qui i casi sono due: o tutti quelli che definiscono il niqâb illegale prendono atto dell'autorevole posizione del Presidente, oppure si rendano conto che stanno buttando a mare la figura del garante costituzionale, nonché la Costituzione stessa.
Come giustamente aveva subito inteso il prefetto di Como (che Allah lo guidi al bene, âmîn!), la norma che vieta i mascheramenti in pubblico non può essere legalmente applicabile nel caso del niqâb, indossato per motivi religiosi, allo stesso modo in cui il cappello sulle foto per la carta d'identità non può essere paragonato all'hijâb, che viene indossato sempre e concorre nell'identificazione della donna ritratta.
E adesso, tre anni dopo, queste parlamentari vorrebbero riproporre la tesi leghista in una nuova salsa?!...
Celando per di più il tentativo di combattere il niqâb dietro la necessità di preservare la "sicurezza"… ma nessuna sorella munaqqaba si è mai sognata di impedire il "riconoscimento" in caso di necessità, dinanzi a un poliziotto o ad un carabiniere! Naturalmente, nel caso in cui ci siano poliziotte donne, le sorelle chiedono di essere riconosciute da queste ultime… allora dov'è il problema?!
Ricordiamo anche a chi se lo fosse dimenticato che alla Camera dei Deputati siede il cosiddetto "onorevole" Vladimir Luxuria, un/una?! travestito (con l'elezione del/la quale abbiamo fatto ridere il mondo), a cui di certo non viene chiesto ogni giorno di togliersi tutto il mascherone di trucco per verificare che la sua faccia corrisponda a quella dei documenti! E siede in Parlamento!
Per quanto riguarda fantomatici "terroristi travestiti da donne in burqa" per compiere attentati, sinceramente spero che nessun responsabile dell'ordine pubblico prenda sul serio tale ipotesi: quale "terrorista" sarebbe così folle da indossare il niqâb, attirandosi addosso tutti gli sguardi di poliziotti, vigili e carabinieri, invece di mettersi jeans e maglietta, passando così completamente inosservato?
Inoltre, seguendo questo stesso ragionamento si dovrebbero proibire le maschere di Carnevale; anzi, celarsi dietro una maschera veneziana sarebbe certamente un miglior modo di mimetizzarsi (sempre seguendo il ragionamento del loro ipotetico "terrorista"), perché le maschere sono migliaia, dunque è più facile confondersi nella folla, al contrario le donne che portano il niqâb in Italia sono abbastanza rare, e controllatissime…
Perché poi non vietare il casco integrale (che invece è obbligatorio?)… un terrorista, sempre seguendo l'assurdo ragionamento di cui sopra, potrebbe fare un attentato direttamente con la moto! Non mi pare un motivo per abolire né casco né moto!

Vorrei seriamente rivolgermi prima di tutto alle sorelle: subhanaAllah, non abbiate paura che vi possano impedire di portare il foulard, e non lasciate che vi trascinino in un "gioco al ribasso"… InshaAllah difendete anche il niqâb, e anche se non lo indossate! Io non difendo il niqâb perché lo porto, lo difendo perché si tratta di un'adorazione di Allah (subhânaHu waTa'ala)! Inoltre, se ognuna di noi lotta solo per ciò che la riguarda, dov'è la sorellanza?
Chiedo inoltre ai fratelli responsabili di varie associazioni "rappresentative" dell'Islâm: difendete le vostre sorelle! Basterebbe una presa di posizione chiara per ribadire che anche il niqâb è legale… Inoltre, è evidente che il niqâb sia una scusa, come di volta in volta lo sono stati la poligamia (in una società adultera come quella italiana, si sono visti addirittura i partigiani dei matrimoni gay denunciare tranquilli fratelli poligami da vent'anni perché agirebbero "contrariamente al buon costume"! ma siamo seri!!), i matrimoni islamici tra minorenni (ossia: una ragazza di 17 anni in Italia può accompagnarsi "legalmente" con un uomo diverso ogni giorno, ma se firma in moschea un contratto islamico di matrimonio con quello che comunque – per la legge italiana – è sempre "il suo ragazzo", succede il finimondo!), e si potrebbero fare tanti altri esempi di attacchi pretestuosi contro qualsiasi cosa profumi di Islâm…
Per questo, ribadisco: cari fratelli cosiddetti rappresentanti dell'Islâm italiano, già una sorella a Milano è stata picchiata in mezzo alla strada soltanto perché indossava il velo, e non abbiamo sentito la vostra voce… ogni sorella deve difendersi da sola, e magari combattere contro la burocrazia leghista, prendere l'avvocato e arrivare fino al Presidente della Repubblica, come ha fatto la nostra meravigliosa sorella Sabrina mashaAllah, oppure inshaAllah possiamo sperare nel vostro sostegno fraterno?... e ricordate che il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi waSallam) disse: "Ogni Musulmano che abbandoni un altro Musulmano, quando venga attaccata la sua persona o il suo onore, Allah non verrà mai in suo soccorso in casi simili. Ogni Musulmano che accorra in aiuto di un altro Musulmano quando la sua persona o il suo onore siano attaccati, Allah lo soccorrerà" (riportato da Abû Dâwûd)

Umm Yahyâ
Jazakillahukhayran alla sorella Hannah
per la precisa ricerca delle fonti giornalistiche!!

22 set 2009

santanchè al corso di arabo....

care sorelle, mi rivolgo principalmente a voi perchè come avete già saputo la "fatina azzurra" degli italiani la sign. Santanchè, si è permessa di rovinare la nostra festa a delle nostre sorelle a Milano. Quello che dico io è che gliene hanno date troppo poche! Ma la fatina è andata a Milano perchè sapeva che ne avrebbe prese poche perchè ad esempio a fare un confronto in tv con me si è rifiutata insieme alla sua amica Sbai?
Se avessi potuto andare io a Milano altro che lifting le facevo le prsentavo mia figlia, con il suo bel veletto fucsia ed il suo tappetto per pregare rosa... e vedvi cosa gli diceva mia figlia che è gelosissima del suo velo, e se glielo toccava sai che morsi su quelle dita, tanto il ramadan, e non ramadam come dice la signora è finito quindi mangiare si può, anche se ho dubbi che le sue dita contengano carne che per noi è anche Haram quella carne lì, penso che siano di plastica pure quelle, poi un altra cosa dice Iman invece di Imam, e dice burqa al posto di hijab o forse devo dire velo perchè non sa la differenza. Oltre che stare unite care sorelle sapete che facciamo mandiamo la signora a......
fare un bel corso di Abbaro, come dice mia figlia che è meglio, così magari impara a dire che lei usa il cognome del suo ex marito (capisco perchè ex) e nn usa il suo vero cognome quindi io fossi l' ex chiederei i danni alla signora per sruttamento inproprio del suo cognome...


Sorelle sto mettendo in piedi un associazione che a trento non abbiamo ancora di donne musulmane, e poi tutte all' attacco ABBASSO LA SANTANCHE'

almeno noi siamo capici di parlare non ci confondiamo con le parole...
faccaimo una colletta e la spediamo in arabia li si che le fanno imparare l' arabo!!
UNITE SORELLE SEMPRE

cara santanchè nessuno ti ascolta...

Amici, mi sembra che Le condizioni della Santanchè non siano così gravi: Ieri ha fatto incursioni a trasmissioni telefoniche e presso gli studi Rai di corso Sempione, ha poi fatto un veloce salto a Telelombardia !? Mi sa che i 20 giorni di prognosi siano più politici che diagnostici!?

Daniela ha tenuto a precisare lamentandosi, che le femministe tacciono!?
Ma le femministe in Italia sono sparite dal 1968, e le loro « bambine oggi ventenni » fanno le veline, le letterine, partecipano al Grande fratello e mirano all’obbiettivo « neo laureate a cui manca sempre un esame » al titolo di Miss Italia o candidate Sindaco nonché Onorevole di questa nostra povera Repubblica degli aranci tarocchi!

Cara Daniela ma con tutti i problemi che questa Repubblica tiene, Tu, donna tutta di un pezzo, dal dito MEDIO facile, perdi tempo e Ti fai massacrare per chi decide di indossare il burqa ??? (forse 1000 donne in Italia!?!?)

Mi sa che sulle DONNE hai le idee un poco confuse!?
Cara Daniela, a Te evidentemente delle DONNE che subiscono violenze e mobbing quotidiano, perdono il lavoro per NON aver ceduto a molestie sessuali, che lavorano otto ore al dì, più straordinari tra le mura di casa, che restano disoccupate prima degli uomini e che tra poco dovranno lavorare fino a 65 per la pensione, Tu carissima Daniela, con tutti i problemi che le DONNE ITALIANE hanno, LOTTI senza patria e quartiere per le donne che sono costrette a indossare il burqa in Italia !?!?

Le donne islamiche, nei propri paesi d’origine, il burqa lo indossano normalmente, fa parte della loro cultura religiosa! Se in Italia una LEGGE lo vieta, non è un problema Tuo ma di chi non fa rispettare la LEGGE !?

Cara Daniela Santanché, mi sa che Tu abbia le idee un poco confuse su diritti delle DONNE e FEMMINISMO! Forse è per questo motivo che le femministe tacciono, NON Ti è venuto il dubbio che NON ti considerino!!!

leggi tutto

19 set 2009

15 set 2009

(Burkini u Njemackoj) Burkini in Germania e dove comprare leggete sotto

Ecco cari fratelli  e sorelle vi consiglio il sito dove potete comprare il burkini http://www.vetislam.com/

Evo  braco i sestre u Islamu savjetujem vam sito ako ste zainteresirani da kupite burkini http://www.vetislam.com/

14 set 2009

---- esselamu aleykum a tutti/e vi propongo una questione:

"se vi dicessero che durante il mese di ramadan per sehur bisogna fare un astensione di 10 min e quindi iniziare 10 min prima del tempo stabilito e per iftar posticipare di 10 min quindi aumentare di dieci minuti il tempo stabilito per il digiuno voi lo fareste oppure vi atterreste agli orari prescritti a livello mondiale?"

Fatemi sapere che fareste pi vi spiegherò inshallah il perchè di questa mia domanda...

9 set 2009

RITORNO DELL'ISLAM

In effetti, il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi waSallam) ci annunciò la buona novella riguardante la costituzione di uno stato islamico e il ritorno del Khilafah (il Califfato), senza parlare del fatto che ciò fa parte dei comandamenti di Allah Ta'ala. Meglio ancora, è obbligatorio per ogni musulmano fare del suo meglio per instaurarlo.

A – Il Profeta (Pace e Benedizioni di Allah su di lui) disse: "Allah ha avvicinato le estremità del mondo per me. Ho visto le sue estremità all'oriente e all'occidente. La dominazione della mia Ummah (comunità) raggiungerà queste estremità che mi sono state avvicinate" (riportato da Muslim, Abu Dawud, Ibn Majah e Tirmidhi)

Ciò è ancora valido poiché vi sono dei Paesi che non sono ancora stati conquistati dai musulmani, fino ad oggi, e questo accadrà inshaAllah.

B- Il Profeta (sallAllahu 'alayhi waSallam) disse: "La cosa (l'Islâm) raggiungerà certamente ciò che la notte e il giorno hanno raggiunto e Allah (SWT) farà entrare questo Dîn (religione) in ogni casa di ogni villaggio, città e deserto per l'onore dell'onorevole e per l'umiliazione dell'umiliato, un onore mediante cui Allah (SWT) onorerà l'Islâm e un'umiliazione mediante cui Egli umilierà i miscredenti" (Ahmad, Tabarani e Al-Haithami lo classificarono sahîh)

C: Nell'hadîth, Abu Qubayl riferì: Mentre ci trovavamo a casa di 'Abdullah Ibn 'Amr ibn al-'As (che Allah sia soddisfatto di loro), qualcuno gli domandò: "Quale delle due città sarà conquistata per prima, Costantinopoli o Roma?". Allora 'Abdullah chiese di dargli una cassetta sulla quale vi erano dei cerchi, e ne estrasse un libro, poi disse: "Mentre eravamo seduti con il Messaggero di Allah (sallAllahu 'alayhi waSallam), intenti a scrivere, qualcuno gli chiese: "Quale delle due città sarà conquistata per prima, Costantinopoli o Roma?". Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) rispose: "La città di Eraclio (ossia: Costantinopoli) sarà conquistata per prima"." (sahîh, riportato da Ahmad e Darami)

In effetti, la prima conquista avvenne per mano di Muhammad al-Fatih, il Califfo ottomano, e ciò avvenne otto secoli dopo la buona novella trasmessaci dal Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) a questo proposito. Allo stesso modo, la seconda si realizzerà per davvero, inshaAllah. E voi lo saprete certamente tra qualche tempo.

D- Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse: "La profezia resterà tra voi finché Allah (SWT) desidererà che vi resti, poi la farà finire quando vorrà; dopo vi sarà il Khilafah (Califfato) secondo il metodo della profezia e rimarrà finché Allah (SWT) desidererà, poi di nuovo Egli lo farà finire quando vorrà. In seguito vi sarà il regno ereditario che durerà finché Allah (SWT) vorrà, poi Egli vi porrà termine quando vorrà. Poi, vi sarà il regno tirannico. Durerà finché Allah (SWT) vorrà e poi Egli lo farà finire quando vorrà. Poi vi sarà il Khilafah (Califfato) secondo il metodo della profezia, che governerà la gente mediante la Sunnah del Profeta (sallAllahu 'alayhi waSallam), poi l'Islâm conoscerà un'audacia sulla terra e gli abitanti dei cieli e della terra ne saranno felici. Poi pioverà a dirotto, poiché Allah (SWT) libererà tutte le acque e la terra farà crescere (per volontà di Allah) tutta la sua vegetazione e i suoi frutti benedetti" (Al-Hafidh al-Iraqi via Ahmad – sahîh)

Il regno ereditario in effetti è giunto al termine. In quanto al regno tirannico, esso giunge per mezzo di colpi di stato che permettono a coloro che vi si celano dietro di governare contro la volontà del popolo.

Questo hadîth annuncia una buona novella a proposito del ritorno dell'Islâm alla nostra epoca, dona speranza al risorgimento islamico e informa i musulmani che essi avranno un futuro brillante in termini di economia e di agricoltura.

FONTE: http://ummusama.wordpress.com/

6 set 2009

L’Occidente mette il velo per paura di toglierlo all’islam

Qui sotto vi riporto un affermazione di Magdi (Cristiano) Allam. La domanda che mi pongo è: se sapeva che l'Occidente è ormai sconfitto  (affermazione che risale da Ottobre 2006 Trento), perchè  è andato in un'azzienda che sta per fallire o meglio dire già fallita? Voi andreste in un'azzienda che sta per fallire o già fallita? La sua scelta vi sembra banale o NO? Che cosa si aspettava dalla sua conversione all Cattolicesimo? Forse la conversione in stile Islamico dove tutti ti lodano , ti chiamano fratello \sorella? E dell'inadeguatezza della nuova veste, si era reso conto anche lui: "Ho preso atto che all'Italia piacevo più da musulmano che ora da cattolico". Dite la vostra.

Ammettiamo la nostra sconfitta: in Europa abbiamo a tal punto paura dell’islam, (...) (...) di Allah, del Corano, di Maometto e della sharia che abbiamo già accettato una condizione di sudditanza ideologica e di arbitrio giuridico che già oggi ci rende incapaci di essere pienamente noi stessi a casa nostra. Tanto è vero che noi stessi consideriamo religiosamente un peccato mortale e civilmente un reato penale sostenere liberamente e pubblicamente che siamo contrari all’islam, ad Allah, al Corano, a Maometto e alla sharia, pur non avendo alcun pregiudizio nei confronti dei musulmani come persone, mentre al tempo stesso ci vergogniamo di identificarci laicamente nella civiltà europea riconoscendo la verità storica delle radici giudaico-cristiane e credendo nei valori non negoziabili che sostanziano l’essenza della nostra comune umanità. Siamo diventati a tal punto islamicamente corretti che quando ci opponiamo alla penetrazione della sharia, la legge coranica, lo facciamo arrampicandoci sugli specchi adducendo ragioni di ordine pubblico che tuttavia vengono facilmente confutate dalla magistratura nostrana, ammalata di laicismo e relativismo nonché infatuata del formalismo giuridico, in quanto sarebbero norme discriminatorie, mentre sono le stesse istituzioni laiche e democratiche a legittimare la sharia attribuendo acriticamente valenza positiva alle prescrizioni vere o presunte del Corano, anche se in flagrante contraddizione con i più elementari diritti della persona. Pavidi e servili Questo atteggiamento pavido, servile e connivente è riemerso con il riproporsi in Europa della questione del velo integrale islamico, noto come burqa nella versione afghana o niqab nella versione mediorientale. Si tratta di fatto di una gabbia di stoffa che avvolge integralmente la donna dalla testa ai piedi con un’unica fessura all’altezza degli occhi, occultandone il corpo in quanto oggetto intrinsecamente peccaminoso e annullandone la personalità in quanto essere inferiore da sottomettere. Il caso più recente è quello del Belgio. In una dichiarazione pubblicata il 3 settembre dal quotidiano Le Soir, Christine Defraigne, capogruppo del Movimento Riformista nel Senato belga, ha annunciato la presentazione di una proposta di legge che vieta di indossare gli indumenti che coprono totalmente il viso ostacolando l’individuazione dell’identità nei luoghi pubblici, in cui si cita espressamente il burqa e il niqab. Ebbene, dopo aver dichiarato che “il codice penale deve sanzionare l’uso del burqa”, specificando che “si tratta di una questione di pubblica sicurezza ma anche di rispetto dei nostri valori”, la Defraigne ha ritenuto doveroso discolpare e quindi legittimare il Corano, come libro sacro, e l’islam, come religione, sostenendo che “nel Corano non se ne fa alcuna menzione. Rifiutare di indossarlo non significa rifiutare l’islam come religione, bensì opporsi ad una deriva riconosciuta. Il burqa e il niqab incarnano l’asservimento dell’individuo e la disumanizzazione sociale”.http://www.libero-news.it/articles/view/570075

5 set 2009

Vergognoso silenzio della stampa europea



Stupisce come tutta la stampa europea, pronta a riempirsi di titoloni per le traversie del Dalai Lama (che vorrebbe tornare a fare il feudatario del Tibet aguzzino dei contadini tibetani e delle loro mogli e dei loro figli) o per gli arresti domiciliari alla ineffabile agente della Cia in Birmania signora Aung che ha avuto la tracotanza di ricevere nella sua abitazione un nuotatore "americano" portatore di un messaggio onirico inviatogli dagli Dei di oltre atlantico ...) non dica una sola parola, non esprima una opinione, si limiti al massimo a registrare con caratteri piccini piccini la polemica tra Svezia e Israele.Naturalmente fa eccezione il glorioso giornale svedese, alfiere di libertà nella libera Svezia educata alla civiltà ed alla umanità da oltre un secolo di socialismo che ha inciso profondamente nella coscienza del popolo facendone una nazione veramente civile
E se la rottamazione dei palestinesi e la loro riduzione in organi da espiantare e vendere fosse vera come gridano inutilmente, nel silenzio assordante del mondo, le madri palestinesi?
La stampa occidentale ha la bocca tappata. Se qualcuno sgarra viene subito etichettato come antisemita e, se è giornalista, viene lasciato morire di fame con la sua famiglia dal momento che nessun giornale dal Corriere della Sera al Figarò di Parigi vorrebbe nella sua redazione un "antisemita" ...Lo stesso silenzio assordante circonda le mille bombe nucleari di Israele mentre viene contestato al pacifico Iran che non ha MAI aggredito nessuno (a differenza di Israele) il proposito di dotarsi di energia e forse di bombe nucleari ...


http://wwwjanuacoeli.blogspot.com/2009/09/vergognoso-silenzio-sella-stampa.html
Vergognoso silenzio della stampa europea

4 set 2009

Cosa mangiare durante Ramadan???


Durante il sacro mese del Ramadan, è importante osservare dei consigli alimentari per non sottoporre il fisico ad uno stress eccessivo: il prolungato digiuno durante un mese molto caldo, infatti, mette a dura prova il fisico e il metabolismo.
Ricordiamo per chi non lo sapesse, che durante il sacro mese del Ramadan, i fedeli hanno l’obbligo di digiunare fino al tramonto, quando poi si riuniscono per l’iftar.
Ecco quindi alcuni consigli utili per affrontare nel migliore dei modi questo periodo di prova per l’organismo:
mangiare cibi ad alto contenuto di fibre, verdura, frutta con la buccia durante il suhur (pasto consumato prima del sorgere del sole)
compensare la mancata assunzione di acqua durante il giorno (in genere si dovrebbero bere almeno 10-12 bicchieri al giorno) bevendo succhi di frutta o consumando frutta ad alto contenuto d’acqua (tipo l’anguria) durante suhur e iftar
consumare cibi appartenenti a tutti i gruppi alimentari durante l’iftar:
carne e derivati
latte e derivati
cereali e derivati
frutta e verdura
grassi e condimenti


non bere troppo thè durante l’iftar, in quanto il suo effetto diuretico porterebbe ad urinare eccessivamente durante il giorno (espellendo così sali minerali preziosi)
non eccedere nei cibi precotti da fast food, nè eccedere con il cibo in genere durante l’iftar
non eccedere con il cibo al termine del digiuno
Oltre il significato religioso legato al digiuno, molti dietologi concordano sugli aspetti positivi di tale pratica: il sistema intestinale si purifica, il digiuno aiuta a debellare una serie di disturbi legati all’alimentazione (infiammazioni del colon, mal di stomaco, obesità, iper-tensione)

tratto da: http://www.dubaiblog.it/index.php/2009/09/02/la-giusta-dieta-durante-il-ramadan/