30 ott 2008

educare i figli

L'educazione dei bambini
بسم الله الرحمان الرحيمNel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, il ClementissimoL’educazione dei bambiniShaykha Umm ‘Abdillah al-Wadi‘iyya (hafizahallah)
Dedichiamo questa traduzione alla piccola Kawthar, piccolo, meraviglioso dono dell'Altissimo, appena giunta tra le braccia dei suoi genitori... Allahumma, rendi questa nuova mu'minah un'occasione d'ingresso nel Jannah per i suoi genitori, donale l'îmân, la sapienza e la pietà filiale, e rendila una Ni'ma per la Ummah di domani... âmîn...
Umm Yahya e famiglia
L’educazione dei bambini è qualcosa di complesso che richiede pazienza e accortezza. Con alcuni bambini è necessario agire con dolcezza, e se si facesse il contrario, si ostinerebbero. Altri bambini richiedono una maggiore severità nei loro confronti, ma non bisogna che questa severità oltrepassi i limiti di ciò che è tollerabile. Se si oltrepassano questi limiti, ciò condurrà il bambino ad ostinarsi e a non ascoltare gli ordini dei genitori.Chiediamo ad Allah che Egli ci accordi una buona educazione (dei nostri bambini), e questa è una grande responsabilità che pesa sulle spalle dei genitori;Allah (‘azza waJalla) dice:يَا أَيُّهَا الَّذِينَ آَمَنُوا قُوا أَنْفُسَكُمْ وَأَهْلِيكُمْ نَارًا وَقُودُهَا النَّاسُ وَالْحِجَارَةُO voi che credete, proteggete voi stessi e le vostre famiglie da un fuoco il cui combustibile saranno uomini e pietre... (Corano LXVI. At-Tahrîm, 6)‘Abdullah ibn ‘Umar (che Allah sia soddisfatto del padre e del figlio) riferì che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “Ciascuno di voi è un pastore e ciascuno di voi è responsabile del suo gregge. L’Imâm è un pastore ed è responsabile del suo gregge. L’uomo è un pastore nella sua famiglia, ed è responsabile del suo gregge. La donna è un pastore nella casa di suo marito ed è responsabile del suo gregge. Il servitore è un pastore che ha la responsabilità dei beni del suo padrone, ed è responsabile del suo gregge. Così, ciascuno di voi è un pastore e ciascuno è responsabile del suo gregge” (Bukhârî e Muslim).I genitori devono necessariamente aiutarsi reciprocamente nell’educazione dei loro figli. E se uno dei due trascura questa responsabilità, vi sarà una mancanza da una parte, a meno che Allah voglia (che sia altrimenti).Occorre insegnare ai bambini in funzione del loro livello di comprensione, per esempio:1. Si ripete al bambino il nome “Allah”, mostrando col dito il cielo.2. Quando gli si dà qualcosa da mangiare, come il pane o qualcos’altro, glielo si dà nella mano destra.3. Se l’alimento è caldo, non bisogna soffiarci sopra, poiché il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) proibì di soffiare nel piatto. E se il bambino vede qualcuno farlo, lo imiterà immediatamente.Così, per ogni cosa, in conformità con la parola del Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam): “Ogni bambino nasce nella Fitrah (natura primordiale sana), e sono i suoi genitori che ne fanno un giudeo, un cristiano o un adoratore del fuoco”, così anche nell’hadîth riportato dall’Imâm Muslim, da ‘Iyad ibn ‘Umar, secondo cui il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “Allah ha detto: Ho creato i Miei servi sulla via del puro monoteismo (hunafa), poi i demoni li hanno sviati”.4. A partire da un anno e mezzo, se vuole mangiare o bere, gli si ricorda di dire “Bismillah”, in modo tale che in seguito ciò divenga normale per lui, e dirà da solo: “Bismillah”.5. Quando si vede che può comprendere i pilastri dell’Islâm, della fede (Îmân) e della perfezione (Ihsân), glieli si insegna. Non preciso l’età, perché la parola e la memoria variano da un bambino all’altro.I pilastri dell’Islâm sono: Da Ibn ‘Abbâs (radiAllahu ‘anhu), il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “L’Islâm è basato su cinque pilastri: la Testimonianza che non vi è altra divinità degna di essere adorata che Allah, e che Muhammad è il Suo Messaggero; il compimento della preghiera rituale (salât), il pagamento della zakât (imposta rituale), il Pellegrinaggio alla Casa di Allah, e il digiuno del mese di Ramadân” (Bukhârî e Muslim).I pilastri della fede sono:Da Abû Hurayra (radiAllahu ‘anhu), il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: “La fede consiste nel fatto che tu creda in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Messaggeri, e che tu creda nel Giorno del Giudizio e nel destino” (Al-Bukhârî e Muslim).Il pilastro della perfezione (Ihsân) è: “...che tu adori Allah come se Lo vedessi, poiché – se tu non Lo vedi – Egli ti vede” (Al-Bukhârî e Muslim).6. Occorre anche insegnargli le regole delle abluzioni.7. Se mangia in un piatto, bisogna dirgli di mangiare ciò che vi è davanti a lui, secondo quanto riportato da ‘Umar ibn Abi Salama (radiAllahu ‘anhuma): “Mangiavo e la mia mano si muoveva dappertutto nel piatto, allora il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) mi disse: “Bambino mio! Pronuncia il nome di Allah, mangia con la mano destra e mangia ciò che vi è davanti a te”.”8. Bisogna abituarlo a compiere il bene, e quando raggiunge l’età di sette anni, occorre esercitarlo a compiere la preghiera. Abû Dâwûd riporta che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “Ordinate ai vostri bambini di compiere la preghiera all’età di sette anni, batteteli (se non la compiono) all’età di dieci, e (a quest’età) separateli nei letti” (...)9. Separare i bambini nei letti all’età di dieci anni, secondo l’hadîth precedente.10. Addestrarlo al digiuno, se ciò non lo indebolisce, affinché vi si abitui per quando sarà più grande. Al-Bukhârî intitolò un capitolo del suo Sahîh: “Il digiuno dei bambini”.Da Rubay’ bint Mu’awidh: “Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) inviò un messaggio alle città degli Ansâr il giorno di ‘Ashurâ’ in cui disse: “Colui che si sia alzato senza aver digiunato, che continui così, e colui che digiuna che termini il suo digiuno”.”Rubay’ disse: “Allora, digiunammo quel giorno, e facemmo digiunare i nostri bambini, e se uno di loro piangeva a causa della fame, gli davamo un giocattolo di lana perché pazientasse fino alla rottura”.11. Bisogna insegnare al bambino la dottrina autentica, dicendogli quel che diceva il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) a Ibn ‘Abbâs (radiAllahu ‘anhu): “Bambino mio! Ti insegnerò qualche precetto. Osserva i comandamenti di Allah, Egli ti proteggerà. Osserva i comandamenti di Allah, Lo troverai dinanzi a te. Se domandi qualcosa, domandala ad Allah. Se cerchi aiuto, cercalo presso Allah. E sappi che se (tutta) la comunità si unisse per farti del bene, non ti farebbero che il bene che Allah ti ha scritto, e se si riunissero per causarti del torto, non ti farebbero che il torto ce Allah ti ha scritto. I càlami si sono alzati e l’inchiostro dei fogli è seccato”.12. Bisogna consigliare il bambino alla maniera di Luqmân. Allah (‘azza waJalla) dice:وَإِذْ قَالَ لُقْمَانُ لِابْنِهِ وَهُوَ يَعِظُهُ يَا بُنَيَّ لَا تُشْرِكْ بِاللَّهِ إِنَّ الشِّرْكَ لَظُلْمٌ عَظِيمٌ (13) وَوَصَّيْنَا الْإِنْسَانَ بِوَالِدَيْهِ حَمَلَتْهُ أُمُّهُ وَهْنًا عَلَى وَهْنٍ وَفِصَالُهُ فِي عَامَيْنِ أَنِ اشْكُرْ لِي وَلِوَالِدَيْكَ إِلَيَّ الْمَصِيرُ (14) وَإِنْ جَاهَدَاكَ عَلى أَنْ تُشْرِكَ بِي مَا لَيْسَ لَكَ بِهِ عِلْمٌ فَلَا تُطِعْهُمَا وَصَاحِبْهُمَا فِي الدُّنْيَا مَعْرُوفًا وَاتَّبِعْ سَبِيلَ مَنْ أَنَابَ إِلَيَّ ثُمَّ إِلَيَّ مَرْجِعُكُمْ فَأُنَبِّئُكُمْ بِمَا كُنْتُمْ تَعْمَلُونَ (15) يَا بُنَيَّ إِنَّهَا إِنْ تَكُ مِثْقَالَ حَبَّةٍ مِنْ خَرْدَلٍ فَتَكُنْ فِي صَخْرَةٍ أَوْ فِي السَّمَاوَاتِ أَوْ فِي الْأَرْضِ يَأْتِ بِهَا اللَّهُ إِنَّ اللَّهَ لَطِيفٌ خَبِيرٌ (16) يَا بُنَيَّ أَقِمِ الصَّلَاةَ وَأْمُرْ بِالْمَعْرُوفِ وَانْهَ عَنِ الْمُنْكَرِ وَاصْبِرْ عَلَى مَا أَصَابَكَ إِنَّ ذَلِكَ مِنْ عَزْمِ الْأُمُورِ (17) وَلَا تُصَعِّرْ خَدَّكَ لِلنَّاسِ وَلَا تَمْشِ فِي الْأَرْضِ مَرَحًا إِنَّ اللَّهَ لَا يُحِبُّ كُلَّ مُخْتَالٍ فَخُورٍ (18) وَاقْصِدْ فِي مَشْيِكَ وَاغْضُضْ مِنْ صَوْتِكَ إِنَّ أَنْكَرَ الْأَصْوَاتِ لَصَوْتُ الْحَمِيرِ (19)E (ricorda) quando Luqmân disse a suo figlio: "Figlio mio, non attribuire ad Allah associati. AttribuirGli associati è un'enorme ingiustizia".Abbiamo imposto all'uomo di trattare bene i suoi genitori: lo portò sua madre di travaglio in travaglio e lo svezzò dopo due anni: "Sii riconoscente a Me e ai tuoi genitori. Il destino ultimo è verso di Me. E se entrambi ti obbligassero ad associarMi ciò di cui non hai conoscenza alcuna, non obbedire loro, ma sii comunque cortese con loro in questa vita e segui la via di chi si rivolge a Me. Poi a Me farete ritorno e vi informerò su quello che avrete fatto"."O figlio mio, anche se fosse come il peso di un granello di senape, nel profondo di una roccia o nei cieli o nella terra, Allah lo porterà alla luce. Allah è dolce e ben informato. O figlio mio, assolvi all'orazione, raccomanda le buone consuetudini e proibisci il biasimevole e sopporta con pazienza quello che ti succede: questo il comportamento da tenere in ogni impresa.Non voltare la tua guancia dagli uomini e non calpestare la terra con arroganza: in verità Allah non ama il superbo vanaglorioso. Sii modesto nel camminare e abbassa la tua voce: invero la più sgradevole delle voci è quella dell'asino" (Corano XXXI. Luqmân, 13-19)13. Bisogna insegnargli a chiedere il permesso quando vuole entrare; Allah (‘azza waJalla) dice:يَاأَيُّهَا الَّذِينَ آَمَنُوا لِيَسْتَأْذِنْكُمُ الَّذِينَ مَلَكَتْ أَيْمَانُكُمْ وَالَّذِينَ لَمْ يَبْلُغُوا الْحُلُمَ مِنْكُمْ ثَلَاثَ مَرَّاتٍ مِنْ قَبْلِ صَلَاةِ الْفَجْرِ وَحِينَ تَضَعُونَ ثِيَابَكُمْ مِنَ الظَّهِيرَةِ وَمِنْ بَعْدِ صَلَاةِ الْعِشَاءِ ثَلَاثُ عَوْرَاتٍ لَكُمْ لَيْسَ عَلَيْكُمْ وَلَا عَلَيْهِمْ جُنَاحٌ بَعْدَهُنَّ طَوَّافُونَ عَلَيْكُمْ بَعْضُكُمْ عَلَى بَعْضٍ كَذَلِكَ يُبَيِّنُ اللَّهُ لَكُمُ الْآَيَاتِ وَاللَّهُ عَلِيمٌ حَكِيمٌ (58)O voi che credete, vi chiedano il permesso (di entrare) i vostri servi e quelli che ancora sono impuberi, in tre momenti (del giorno): prima dell’orazione dell’alba, quando vi spogliate dei vostri abiti a mezzogiorno e dopo l’orazione della notte. Questi sono tre momenti di riservatezza per voi. A parte ciò, non ci sarà alcun male né per voi né per loro se andrete e verrete gli uni presso gli altri. Così Allah vi espone chiaramente i Suoi versetti, e Allah è Sapiente e Saggio (Corano XXIV. An-Nûr, 58)14. Bisogna insegnargli quali sono le cose proibite, affinché se ne allontani. Abû Hurayra (che Allah sia soddisfatto di lui) riferì che Al-Hasan (il nipote del Profeta – sallAllahu ‘alayhi waSallam) prese un dattero proveniente dall’elemosina, e il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) gli disse: “Sputa! Sputa! E allontanatene; non sai che noi (la Famiglia del Profeta – sallAllahu ‘alayhi waSallam) non mangiamo dell’elemosina?”.15. Bisogna spiegargli il senso dei versetti o degli ahadîth che gli si recitano.16. Occorre legare il suo cuore ad Allah (‘azza waJalla), mentre il cuore di certi bambini si lega a questa vita o ai diplomi. I loro cuori sono colmi di tenebre, e può darsi che queste tenebre lo travolgano...17. Bisogna aver cura di insegnargli il Corano, occorre insegnargli tutti i giorni, anche soltanto un versetto. Coloro che si dedicano al Corano sono le migliori delle persone, com’è riportato da Al-Bukhârî, da ‘Uthmân ibn ‘Affân (radiAllahu ‘anhu), che riferì che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “Il migliore di voi è colui che impara il Qur’an e lo insegna agli altri”.E il Messaggero di Allah (pace e benedizioni di Allah su di lui) raccomandò di dare importanza al Qur’ân. Al-Bukhârî riporta che Talha chiese a ‘AbdAllah ibn Abi Awfa: “Il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) raccomandò qualcosa?”. Gli disse: “Come dunque è pervenuta alla gente la sua parola: “Abbiamo loro ordinato ma non raccomandato” ?”. Spiegò: “Raccomandò loro il Libro di Allah”.Al-Hafiz Ibn Hajar (Al-Asqalanî, rahimahullah, commentatore del Sahîh al-Bukhârî, ndr) disse: “Il senso della sua parola “Raccomandò loro il Libro di Allah” significa impararlo a memoria, seguirlo, mettere in pratica i suoi ordini, allontanarsi dai suoi divieti, recitarlo e apprenderlo costantemente”.E il Qur’ân intercederà per colui che lo apprende, come è riportato dall’Imâm Muslim, da Abû Umama al-Bahili: il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “Leggete il Qur’ân, poiché esso intercederà il Giorno della Resurrezione per coloro che lo leggevano”.Riportò anche, da An-Nawas ibn Sam’an al-Kilabi che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “Verrà fatto venire il Qur’ân, e coloro che lo mettevano in pratica. Sûratu-l-Baqara e Âl-‘Imrân saranno davanti, e intercederanno per colui che le avrà apprese”.Vi sono molti ahadîth sulle virtù del Qur’ân e di coloro che lo apprendono:‘Aisha (radiAllahu ‘anha) riportò che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “Colui che legge il Corano agevolmente è tra gli scribi nobili e pii (gli Angeli), e colui che lo legge con difficoltà ha due ricompense” (Al-Bukhârî e Muslim).Abû Mûsâ al-‘Ash’ari riferì che il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: “Il credente che legge il Qur’ân è come il limone, il suo profumo e il suo gusto sono buoni; il credente che non legge il Qur’ân è come il dattero: non ha profumo, ma il suo gusto è buono; l’ipocrita che legge il Qur’ân è come il basilico: il suo profumo è buono, ma il suo gusto è amaro; e l’ipocrita che non legge il Qur’ân è come la coloquintide: non ha profumo e il suo gusto è amaro” (Al-Bukhârî e Muslim).‘Abdullah ibn ‘Umar (radiAllahu ‘anhuma) riferì che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “Tramite questo Libro, Allah eleva dei popoli e ne abbassa altri” (Muslim).‘Abdullah ibn ‘Amr ibn al-‘Âs (radiAllahu ‘anhuma) riferì che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa Sallam) disse: “Verrà detto a colui che recitava il Qur’ân: recita melodiosamente come recitavi sulla terra, il tuo grado (in Paradiso) srà in funzione dell’ultimo versetto che reciterai” (Ahmad, Abû Dâwûd, at-Tirmidhi).‘Abdullah ibn ‘Umar (che Allah si compiaccia del padre e del figlio) riferì che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “La gelosia è proibita tranne in due casi: (nei confronti di) un uomo cui Allah abbia donato il Qur’ân e che lo metta in pratica notte e giorno, e un uomo cui Allah abbia donato del denaro, e che lo spenda (nella Via di Allah) notte e giorno” (Al-Bukhârî e Muslim).E colui che apprende deve ripassare, per il rischio di dimenticare rapidamente quanto ha appreso; l’Imâm Al-Bukhârî riferì da Abû Mûsâ (radiAllahu ‘anhu) che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “Ripassate il Qur’ân, perché – per Colui che detiene la mia anima nella Sua mano – esso è più rapido a salvarsi della cammella che non sia legata”.18. Non bisogna lasciare che i bambini frequentino i figli della gente volgare, poiché facendo ciò acquisirebbe le loro cattive abitudini, e ciò distruggerebbe quel che ha imparato.Il poeta disse:Il bambino apprende ciò che gli si dona e non lo dimentica,poiché il suo cuore è come un gioiello puro.Scolpisci nel suo cuore ciò che vuoi, se ne ricorderà.L’anima del bambino è vuota, pronta ad accettare tutto, come si dice: “scolpire durante la giovinezza è come scolpire nella pietra”.19. Non bisogna lasciare il bambino uscire la sera, poiché i diavoli si diffondono in questo momento e possono causargli del torto. L’Imâm Al-Bukhârî riportò, da Jabir ibn ‘Abdillah (radiAllahu ‘anhu), che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “Quando il sole tramonta, fate rientrare i bambini, perché i diavoli escono in quel momento. Poi, quando sarà passata un’ora, lasciateli. E chiudete le porte menzionando il nome di Allah, poiché i diavoli non possono aprire una porta chiusa”.20. Talvolta bisogna lasciare il bambino a giocare da solo, perché se gli si impedisce sempre di giocare, sarà meno disponibile intellettualmente e si annoierà.Se i genitori vogliono (ben) allevare i loro bambini, che donino loro un’educazione islamica, che insegnino loro il Qur’ân e la Sunnah.Tra le cose che elevano i genitori nell’Aldilà – se sono Musulmani – vi è l’invocazione del figlio pio per loro, com’è riportato dall’Imâm Muslim, da Abû Hurayra (radiAllahu ‘anhu): il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui) disse: “Quando il figlio d’Adamo muore, le sue opere si arrestano, tranne tre: un’elemosina che continua, una scienza da cui la gente tragga profitto, e un figlio pio che invochi per lui”.Abû Hurayra (radiAllahu ‘anhu) riferì che il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) disse: “Verrà elevato il rango del servo pio in Paradiso, ed egli dirà: “Oh Signore, come potrei avere ciò?”. Gli verrà risposto: “Grazie alla richiesta di perdono di tuo figlio per te”.” (Sahîh, al-Musnad)Se i genitori e i figli sono pii, ma questi ultimi non raggiungono il livello dei loro genitori, Allah li eleverà al livello dei loro genitori; Allah (‘azza waJalla) dice:Coloro che avranno creduto e che saranno stati seguiti nella fede dalla loro progenie, Noi li riuniremo ai loro figli. Non diminuiremo in nulla il merito delle loro azioni, poiché ognuno è pegno di quello che si sarà guadagnato (Corano LII. At-Tûr, 21)Il figlio può essere un beneficio per i suoi genitori, obbedendo loro, essendo buono con loro, ed è ciò che i pii chiedono al loro Signore, come dice Allah (subhânaHu waTa’ala):وَالَّذِينَ يَقُولُونَ رَبَّنَا هَبْ لَنَا مِنْ أَزْوَاجِنَا وَذُرِّيَّاتِنَا قُرَّةَ أَعْيُنٍ وَاجْعَلْنَا لِلْمُتَّقِينَ إِمَامًا (74E coloro che dicono: “Signore, fai delle nostre spose e dei nostri figli la consolazione dei nostri occhi, e fai di noi delle guide per i timorati (di Allah)” (Corano XXV. Al-Furqân, 74)21. Bisogna fare in modo che il bambino frequenti la gente pia, per questo motivo quella madre pia che era Umm Sulaym (radiAllahu ‘anha) condusse suo figlio Anas (radiAllahu ‘anhu) dal Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam), dicendo: “Oh Messaggero di Allah, Anas è al tuo servizio, invoca Allah per lui!”. Disse allora (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Oh Signore! Aumenta e benedici la sua ricchezza e i suoi figli!”.Umm Hudhayfa (radiAllahu ‘anha) chiese a suo figlio, Hudhayfa ibn al-Yaman (radiAllahu ‘anhuma): “Quando devi vederlo?” (voleva dire il Profeta sallAllahu ‘alayhi waSallam). (Hudhayfa raccontò): Le risposi: “Non l’ho visto dal tal giorno”. Non smise di rimproverarmelo, finché le dissi: “Lasciami, andrò a pregare con il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam) a preghiera del maghrib, e gli chiederò di domandare perdono per te e per me”. Andai poi a trovare il Profeta (sallAllahu ‘alayhi waSallam), pregai con lui la preghiera del maghrib, poi egli se ne andò e io lo seguii. Sentì la mia voce e disse: “Chi è là? Hudhayfa?”. Risposi: “Sì, sono io”. Disse: “Che cosa desideri, che Allah ti perdoni, così come a tua madre?... Quest’angelo non era mai sceso sulla terra prima di questa notte, ha chiesto il permesso ad Allah di salutarmi, e mi ha annunciato che Fatima è la principessa delle donne del Paradiso” (at-Tirmidhi).I genitori devono fare molti sforzi nell’educazione dei loro figli, e la guida resta nelle mani di Allah. L’uomo non può guidarsi da solo, come potrebbe farlo per qualcun altro? Così come Nûh (Noè), uno dei Profeti di Allah (pace su di lui), che non poté guidare suo figlio, e lo incitava, tuttavia, ad essere con loro (i credenti) e non con i miscredenti, come dice Allah (‘azza waJalla):وَنَادَى نُوحٌ ابْنَهُ وَكَانَ فِي مَعْزِلٍ يَا بُنَيَّ ارْكَبْ مَعَنَا وَلَا تَكُنْ مَعَ الْكَافِرِينَ (42) قَالَ سَآَوِي إِلَى جَبَلٍ يَعْصِمُنِي مِنَ الْمَاءِ قَالَ لَا عَاصِمَ الْيَوْمَ مِنْ أَمْرِ اللَّهِ إِلَّا مَنْ رَحِمَ وَحَالَ بَيْنَهُمَا الْمَوْجُ فَكَانَ مِنَ الْمُغْرَقِينَ (43)...Nûh chiamò suo figlio, che era rimasto in disparte: “Figlio mio, Sali insieme con noi, non rimanere con i miscredenti”. Rispose: “Mi rifugerò su un monte che mi proteggerà dall’acqua”. Disse (Nûh): “Oggi non c’è nessun riparo contro il decreto di Allah, eccetto (per) colui che gode della (Sua) misericordia”. Si frapposero le onde tra i due e fu tra gli annegati (Corano XI. Hûd, 42-43)Allo stesso modo in cui Ibrâhîm (Abramo, su di lui la pace) esortava suo padre ad abbandonare il politeismo, come è riportato in numerose Sûre, tuttavia egli non seguì i consigli di suo figlio, dicendo al contrario:لَئِنْ لَمْ تَنْتَهِ لَأَرْجُمَنَّكَ وَاهْجُرْنِي مَلِيًّا“...Se non desisti, ti lapiderò. Allontanati per qualche tempo” (Corano XIX. Maryam, 46)Così come il nostro Profeta Muhammad (sallAllahu ‘alayhi waSallam), che incitava suo zio Abû Tâlib a sottomettersi, malgrado tutto egli rifiutò e morì sul politeismo. E gli esempi sono numerosi, ivi compresi i Salaf:Shu’ba ibn al-Hajjaj diceva: “Ebbi un figlio e lo chiamai Sa‘d, ma non ebbe riuscita (mâ sa‘ada). Gli dicevo: vai a trovare Hisham ad-Dustawa’i. Mi rispondeva: preferisco divertirmi coi piccioni” (Mizan al-‘itidal 2/122).Ismâ‘îl ibn Ibrâhîm ibn Muqasim era un uomo pio, e tra i suoi figli vi era Ibrâhîm, apparteneva alla setta dei Jahmiyyah, sosteneva che il Qur’ân fosse creato...La guida è dunque tra le mani di Allah, ma occorre mettere in opera le cause (della guida), e se Allah vuole del bene (a questo bambino), gli farà seguire i consigli (dei suoi genitori), e se Egli vuole altra cosa per lui, resterà su quella via, come disse il poeta:Se la natura è malvagia, né il buon comportamento,né l’educatore saranno di alcuna utilità.Alcuni bambini sono delle prove per i loro genitori, per questo Allah (‘azza waJalla) dice:يَا أَيُّهَا الَّذِينَ آَمَنُوا إِنَّ مِنْ أَزْوَاجِكُمْ وَأَوْلَادِكُمْ عَدُوًّا لَكُمْ فَاحْذَرُوهُمْO voi che credete, nelle vostre spose e nei vostri figli c’è (talvolta) un nemico per voi. State in guardia... (Corano LXIV. At-Taghâbun, 14)In questo versetto “nei” (mim) significa: (in) alcuni.يَا أَيُّهَا الَّذِينَ آَمَنُوا لَا تُلْهِكُمْ أَمْوَالُكُمْ وَلَا أَوْلَادُكُمْ عَنْ ذِكْرِ اللَّهِ وَمَنْ يَفْعَلْ ذَلِكَ فَأُولَئِكَ هُمُ الْخَاسِرُونَ (9)O credenti, non vi distraggano dal ricordo di Allah i vostri beni e i vostri figli. Quelli che faranno ciò saranno i perdenti (Corano LXIII. Al-Munâfiqûn, 9)Il figlio è una prova per i suoi genitori se è la causa del loro allontanamento dalla religione, e tra gli esempi possiamo citare:1. Se il padre è Musulmano e suo figlio si ammala, ed egli cerca con tutti i mezzi di guarirlo, al punto da recarsi dai veggenti, dagli indovini, la qual cosa è una miscredenza, poiché essi pretendono di conoscere l’Invisibile, che soltanto Allah conosce:وَمَا كَانَ اللَّهُ لِيُطْلِعَكُمْ عَلَى الْغَيْبِ...Allah non intende informarvi sull’invisibile... (Corano III. Âl-‘Imrân, 179)وَعِنْدَهُ مَفَاتِحُ الْغَيْبِ لَا يَعْلَمُهَا إِلَّاهُوَEgli possiede le chiavi dell’invisibile, che solo Lui conosce... (Corano VI. Al-An‘âm, 59)E vi sono molte altre prove. Così, a causa di suo figlio, questo padre commetterà un atto di politeismo.2. Altri trascurano i loro doveri (religiosi) per provvedere al bisogno dei loro figli e distrarli.3. Altri installano la televisione a casa loro per distrarre i loro bambini, nonostante la televisione sia harâm per tutto il male che racchiude: le immagini, gli strumenti musicali, il fatto di guardare uomini e donne, la sua adesione ai princìpi dei nemici dell’Islâm, e ancora altri mali.È in questo che il bambino può essere un nemico per i suoi genitori, e non sarà loro di alcuna utilità nel Giorno della Resurrezione, al contrario, si allontanerà da loro, come dice Allah (‘azza waJalla):يَوْمَ يَفِرُّ الْمَرْءُ مِنْ أَخِيهِ (34) وَأُمِّهِ وَأَبِيهِ (35) وَصَاحِبَتِهِ وَبَنِيهِ (36) لِكُلِّ امْرِئٍ مِنْهُمْ يَوْمَئِذٍ شَأْنٌ يُغْنِيهِ (37Il Giorno in cui l’uomo fuggirà da suo fratello, da sua madre e da suo padre, dalla sua compagna e dai suoi figli, poiché ognuno di loro, in quel Giorno, avrà da pensare a se stesso (Corano LXXX. ‘Abasa, 34-37)E chiunque sia messo alla prova con un figlio disobbediente, che invochi il suo Signore, come ha detto Allah (‘azza waJalla):وَقَالَ رَبُّكُمُ ادْعُونِي أَسْتَجِبْ لَكُمْIl vostro Signore ha detto: “InvocateMi, vi risponderò...” (Corano XL. Al-Ghâfir, 60)La dolcezza dei genitori è ristretta dai limiti della Legislazione, non è dunque permesso compiere un’azione illecita per il proprio figlio.

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