Figlia mia...
بسم الله الرحمان الرحيمNel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, il ClementissimoLe raccomandazioni di una madre a sua figlia in occasione del suo matrimonio(dal Fiqhu-s-Sunnah di Sayed Sabiq)
‘Amr ibn Hijr, il re di Kinda, si fidanzò con Umm Iyâs bint ‘Awf bin Muhallim ash-Shaybâni. Al momento delle nozze, sua madre Umama bint al-Hârith si appartò con lei e le fece delle raccomandazioni che costituiscono la base del matrimonio ben riuscito, e che permettono di scorgere i doveri della sposa nei confronti di suo marito.
Le disse:
Figlia mia, se le raccomandazioni non potessero essere rivolte ad una figlia bene educata non l’avrei fatto, ma sono cosciente del fatto che esse sono un ricordo per colui che è distratto, e un aiuto per chi possiede l’intelletto.Se una qualsiasi donna potesse fare a meno di un marito, dato che i suoi parenti sono agiati ed hanno bisogno di lei, quella donna saresti tu; tuttavia le donne sono fatte per gli uomini così come gli uomini sono fatti per le donne.Figlia mia, hai lasciato la tua casa e il luogo dove sei cresciuta per un’abitazione sconosciuta, e un compagno che non conosci, e che sarà il tuo signore e il tuo sorvegliante. Sii per lui un’ancella, ed egli sarà il tuo schiavo imminente, e mantieni queste dieci qualità, l’avrai per te:La prima e la seconda consistono nel sottometterti a lui con gioia e nell’obbedirgli.La terza e la quarta sono di soddisfare la sua vista e il suo odorato, e ciò significa che non ti deve vedere se non in buona forma e non deve sentire di te altro che un buon profumo.La quinta e la sesta consistono nel badare al tempo del suo sonno e dei suoi pasti, poiché la fame e la mancanza di sonno causano dispute.La settima e l’ottava sono di custodire il suo denaro e di occuparti bene dei suoi figli e dei domestici. Per ciò che riguarda il denaro, la cosa più importante è saperlo stimare adeguatamente, per ciò che concerne i bambini devi saperli allevare correttamente.La nona e la decima consistono nell’obbedirgli e nel custodire i suoi segreti; se gli disobbedissi rischieresti di irritarlo, e se rivelassi un suo segreto non saresti al riparo dalla sua slealtà.E soprattutto non gioire quando egli è triste e non ti affliggere se egli è lieto.
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