30 ott 2008

nell' islam anche i bambini hanno diritti

La Dichiarazione dei Diritti del Bambino nell'Islâm
بسم الله الرحمان الرحيمNel Nome di Allah, il sommamente Misericordioso, il ClementissimoLa Dichiarazione dei Diritti del Bambino nell'Islâm

dai siti Islamonline & IslamophileIntroduzione alla Dichiarazione dei Diritti del Bambino nell'IslâmForte del ruolo della Commissione Islamica Internazionale per la Donna e il Bambino, che è una delle commissioni del Consiglio Islamico Internazionale per il Soccorso e la Predicazione, nella promozione del punto di vista islamico sulle questioni relative alla famiglia, alla donna e al bambino, la Commissione ha vegliato alla redazione di una Dichiarazione dei Diritti della famiglia, con la partecipazione di numerosi Sapienti della Ummah Musulmana, elaborata alla luce dei principi direttivi che regolamentano la famiglia nell'Islâm. Questa Dichiarazione si basa nella sintesi del contenuto dei suoi articoli e nella loro formulazione su una referenza unica emanante dal Sublime Corano e dalla Sunnah profetica purificata.I lavori relativi a questa Dichiarazione si sono svolti in due tempi:- L'elaborazione della Carta del Bambino nell'Islâm- L'elaborazione della Carta della Famiglia nell'Islâm.Presentiamo oggi la Dichiarazione dei Diritti del Bambino nell'Islâm, quale parte integrante della Dichiarazione dei Diritti della Famiglia nell'Islâm. Che Allah retribuisca tutti coloro che hanno partecipato a questo sforzo.IntroduzioneQuesto progetto è stato elaborato alla luce dei principi direttivi che regolamentano le questioni relative al bambino nell'Islâm, lasciando tutto ciò che tocca la legislazione e le leggi esecutive alla discrezione di ciascun Paese, allo scopo di assicurare una compatibilità massima tra gli articoli della Dichiarazione e le circostanze di ogni società musulmana. Un'attenzione particolare è stata riservata nella formulazione degli articoli della carta a stabilire un parallelo, sul piano del loro contenuto e del loro ordine, con gli accordi internazionali, allo scopo di facilitare il confronto tra la concezione islamica del bambino e le altre concezioni.Abbiamo fatto attenzione affinché i diritti del bambino, negli articoli della Dichiarazione, siano presentati contemporaneamente ai suoi doveri. Riaffermiamo così che l'educazione del bambino deve essere fondata su un equilibrio tra i suoi diritti e i suoi doveri, in maniera graduale lungo gli stadi della sua crescita, finché egli raggiunga lo stadio della piena responsabilità.Questa Dichiarazione raggruppa tutti i diritti del bambino, che richiamano in compenso dei doveri verso la società e la famiglia, che si tratti dei diritti legali protetti dal sistema giudiziario, dei diritti dettati dalle esigenze di una natura sana, della religione o della società, o dei diritti preliminari a tutto ciò, durante la fase dello sviluppo fetale.Ci siamo basati nella sintesi del contenuto degli articoli della Dichiarazione e nella loro formulazione su una referenza unica proveniente dal Sublime Corano e dalla Sunnah Profetica purificata. Gli scritti antichi e contemporanei relativi all'argomento sono serviti ad illuminare i principi costitutivi degli articoli della Dichiarazione.La protezione del bambino fin dalla formazione della famigliaArticolo 1:- Avere un bambino è una grazia divina, e corrisponde ad un'aspirazione naturale dell'essere umano.- La Legge Islamica incita alla procreazione allo scopo di preservare il genere umano.- Pertanto, la Legge Islamica vieta la sterilizzazione di uomini e donne e proscrive l'isterectomia senza una ragione medica e tutti i mezzi che impediscono la perpetuazione dell'umanità.- Il bambino ha diritto a venire al mondo attraverso un matrimonio legittimo tra un uomo e una donna.Articolo 2:- La protezione del bambino da parte della Legge Islamica ingloba le fasi seguenti:1. La scelta reciproca degli sposi2. La gravidanza e il parto3. Dalla nascita all'età della ragione (fase in cui il bambino non sa ancora distinguere il bene dal male)4. Dall'età della ragione alla pubertà (fase in cui il ragazzo sa distinguere il bene dal male).- A ciascuna di queste fasi emergono per il bambino dei diritti adatti alla sua età.Articolo 3:La famiglia costituisce il nido e l'ambiente naturale necessario per apportare al bambino le cure e l'educazione di cui ha bisogno. Essa è la prima scuola in cui cresce e riceve i valori umani, etici, spirituali e religiosi.Articolo 4:- Fa parte dei diritti del bambino nei confronti dei suoi (futuri) genitori che essi siano esigenti nella loro scelta l'uno dell'altra, e che essi basino tale scelta sui criteri ispirati dalla Legge Islamica e che mirano a realizzare l'interesse della Ummah Musulmana, quello della famiglia in generale e l'interesse del bambino in particolare.- Tra questi criteri di scelta degli sposi, vi sono la religiosità e l'equivalenza.- Tra questi criteri, vi è anche la scelta di un congiunto esente da malattie ripugnanti, contagiose o da malattie genetiche gravi.Le libertà e i doveri umani generaliArticolo 5:- Fin dalla formazione del feto, il bambino ha il diritto alla vita, all'esistenza e alla crescita.- È illecito abortire un feto, salvo nel caso in cui la vita della madre sia esposta ad un pericolo certo, che non può essere evitato se non attraverso l'aborto.- Il feto ha il diritto di ricevere le cure mediche e l'alimentazione appropriata, per mezzo delle cure e della protezione prodigate a sua madre.- È illecito arrecare pregiudizio al feto in maniera generale, e conviene punire chiunque gli rechi pregiudizio.Articolo 6:Alla nascita, il bambino ha il diritto di vedersi imporre un bel nome, di essere ricevuto nella gioia e nella gaiezza, che ci si feliciti della sua venuta al mondo e che si celebri questo avvenimento. A questo riguardo, la legislazione islamica ordina che bambini e bambine vengano trattati allo stesso modo. Essa vieta di riservare alle figlie una cattiva accoglienza o di nuocere loro in qualsiasi maniera.Articolo 7:Il bambino ha il diritto alla protezione della sua identità, ivi compreso il suo nome, la sua nazionalità, la sua parentela, così come la sua lingua, la sua cultura e la sua appartenenza religiosa e culturale.Articolo 8:La legislazione islamica vieta ogni discriminazione tra i bambini, a causa della loro razza, della razza dei loro genitori o del loro tutore legale, del colore della loro pelle, della loro etnia, della loro nazionalità, della loro lingua, della loro religione, delle loro opinioni politiche, della loro origine nazionale, etnica o sociale, della loro fortuna o indigenza, del loro luogo di nascita o a causa di qualsiasi altra considerazione suscettibile di creare una forma di discriminazione.Articolo 9:Il bambino ha il diritto di ricevere le migliori cure mediche e di ricorrere agli organismi incaricati della prevenzione, delle cure e della riabilitazione.Articolo 10:Il bambino ha il diritto di ricevere da parte dei suoi genitori e degli altri un trattamento affettuoso, equo e di natura atta a realizzare il suo interesse.Articolo 11:Il bambino ha il diritto di godere della sua infanzia. Nessuno può negargli il diritto al riposo, al godimento del suo tempo libero, al gioco, al divertimento, alla partecipazione alla vita culturale e artistica, in maniera appropriata a seconda della sua età e nel rispetto della sua identità.Articolo 12:- Nei limiti definiti dalla Legge (Islamica), il bambino ha il diritto alla libertà di pensiero, alla libertà di coscienza e alla libertà di avere una religione.- I genitori del bambino e i suoi tutori legali hanno dei diritti e dei doveri per ciò che riguarda l'orientamento del bambino nell'esercizio dei suoi diritti, in armonia con le sue facoltà man mano che si sviluppano e il suo reale interesse.Articolo 13:- Il bambino ha il diritto alla libertà di espressione.- Questo diritto comprende la ricerca di ogni genere di informazione e di pensiero integri, che non si oppongano ai principi dell'etica, della religione e del patriottismo; il fatto di riceverne l'insegnamento e di propagarli oralmente o per iscritto, mediante la produzione artistica o con ogni altro mezzo adatto alla sua condizione e alle sue facoltà intellettuali.- Il bambino che sia capace di formarsi le proprie opinioni ha il diritto di esprimerle liberamente in tutte le questioni che lo riguardano; le sue opinioni devono ricevere la considerazione che si impone a seconda della sua età, della sua maturità e del suo reale interesse.- Questa libertà è limitata soltanto dal rispetto dei diritti altrui e della loro reputazione, o dalla protezione della sicurezza nazionale, dell'ordine pubblico, della salute pubblica e della moralità pubblica.I diritti relativi allo statuto personaleArticolo 14:- Il bambino ha il diritto di essere affiliato ai suoi veri padre e madre- Pertanto, è vietata ogni pratica introducente un dubbio riguardo all'attribuzione del bambino, come il ricorso ad un "utero in affitto" o altre pratiche simili.- Le filiazioni sono stabilite conformemente alle disposizioni della Legge Islamica.Articolo 15:Il neonato ha il diritto di essere nutrito al seno materno, salvo nel caso in cui ciò si opponga all'interesse del neonato, o che la salute della madre non lo permetta.Articolo 16:- Il bambino ha il diritto di essere sotto la custodia di una persona che lo allevi e lo educhi, e che si prenda cura dei suoi bisogni vitali e psicologici. La madre è privilegiata per ottenere la custodia di suo figlio, conformemente alle disposizioni della Legge Islamica.- Il sistema di custodia dei bambini si estende agli orfani, ai bambini abbandonati, ai bambini con bisogni particolari, ai rifugiati, ai bambini privati provvisoriamente o definitivamente del loro ambiente familiare, ai bambini maltrattati così come a quelli che siano stati rifiutati dai genitori o altri.- La Legge Islamica non autorizza l'adozione (affiliando il bambino alla famiglia che lo accoglie), ma si fa garante dei diritti sociali dei bambini, di qualsiasi natura.- Tutti gli organismi della società, a cominciare dallo Stato, forniscono il sostegno e i servizi necessari per aiutare le madri/affidatarie ad adempiere alla loro responsabilità.- I due genitori sono i detentori originali della custodia del loro figlio; il bambino non può essere separato da loro, né da uno di essi, se non a causa di una necessità manifesta, che deve essere apprezzata in maniera proporzionata.- I genitori sono entrambi e di concerto responsabili della protezione del loro figlio, della realizzazione del suo interesse e del fatto di assicurare la sua sussistenza. In caso di bisogno, possono ricorrere agli organismi di protezione sociale specializzati, o ai tribunali, per raggiungere tale scopo.- L'interesse del bambino può essere apprezzato dai professionisti e gli specialisti dei dominii giudiziario, sociale e medico a seconda del contesto specifico proprio a ciascun bambino.Articolo 17:- Ciascun bambino ha il diritto ad un livello di vita adatto al suo sviluppo corporeo, mentale, religioso e sociale.- Questo diritto è dovuto al bambino – che non abbia dei mezzi personali – da parte di suo padre, poi da parte dei suoi parenti benestanti, conformemente alle disposizioni della Legge Islamica.- Questo diritto si prolunga per il bambino di sesso maschile finché sia capace di guadagnarsi la vita ed abbia trovato un impiego, e per la figlia fino al matrimonio o alla realizzazione della sua indipendenza finanziaria.- Tutti gli organismi della società, ivi compreso lo Stato, devono aiutare i genitori, o qualsiasi altra persona che detenga la custodia del bambino, ad assicurare le condizioni di vita necessarie al suo sviluppo.

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